Volevo mettere alla prova l’arrow root, che ho letto essere un buon sostituto delle uova. Così ho fatto alcune ricette di dolci, la prima è questa cioccolatosa delizia con sorpresa…
Ingredienti:
300 gr farina integrale (o 1/2 integrale e 1/2 00)
300 gr zucchero di canna
50 gr cacao amaro (se li preferite più amari mettetene 100 gr)
3 cucchiai di arrow root
250 gr yogurt soia
4 cucchiai di olio di arachidi
150 ml di marsala semi-secco
1 bustina di lievito per dolci vanigliato
1 pera
Procedimento:
Mescolate in una terrina gli ingredienti secchi, poi aggiungete quelli umidi fino ad ottenere una crema gonfia e spumosa. Ungete lo stampo e metteteci il composto, poi infilate un pezzetto di pera cruda al centro.
Cuocete in forno a 180° fino a che la prova stecchino non vi dirà che sono cotti. Servite con una salsa calda di vaniglia o del tè alla menta bello forte.
Il punto:
il mio primo esperimento con l’arrow root è stato un successo, restate sintonizzati per le altre arrow-realizzazioni 🙂 🙂 Questa fecola è piuttosto cara, ma si usa a cucchiaiate e perciò ha una discreta resa. Inoltre svolge perfettamente la funzione che ci si aspetta. Ma scopriamone qualcosa in più… L’arrow root è una fecola di qualità sopraffina, molto digeribile e priva di glutine, ottenuta dalle radici di una pianta tropicale di nome Maranta arundinacea. Di solito si trova nei negozi di alimentazioen naturale, nel reparto cibi macrobiotici. Il nome ha una etimologia incerta e potrebbe derivare sia dal popolo degli indios Arawak che per primo la utilizzavano oppure dal fatto che questa pianta era da loro considerata medicinale e veniva posta sulle ferite da frecce avvelenate o sui morsi di animali velenosi (scorpioni, serpenti, ragni) per assorbire le tossine dalla ferita. Veniva usata persino per i casi di cancrena. Attualmente viene utilizzata come addensante per salse, budini e passati. Ha la caratteristica di non conferisce alle preparazioni la consistenza viscosa che danno invece la fecola e la maizena e di avere, inoltre, un sapore più neutro. E’ insostituibile nelle salse a base di frutta in quanto rimane sempre perfettamente trasparente e agisce già a basse temperature: infatti va sempre sciolta in acqua fredda e poi aggiunta a liquidi caldi e cotta solo fino ad addensamento raggiunto. Nella cucina asiatica viene utilizzata per addensare cibi aciduli, nei gelati fatti in casa previene la formazione dei cristalli di ghiaccio. L’utilizzo che risulta più interessante ai fini vegan è come sostituto dell’uovo, nella ragione di un cucchiaio colmo ogni uovo eliminato. Da prove fatte è ottima nei dolci ma perfetta anche per preparazioni salate.
Una curiosità:
Con questo amido si può preparare un ottimo shampoo secco per gatti recalcitranti al bagno (ossia quasi tutti): basta unirlo alla polvere di radice di giaggiolo, massaggiarlo accuratamente sul pelo e lasciarlo in posa 10 minuti prima di spazzolarlo via (c’è da dire che, in casi rarissimissimi, come ogni cosa può dare allergia).
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Belli e buoni questi muffins. Complimenti. Te chiedo una
cortesia, dove hai trovato questo arrow root? Perchè ho
visto nel google che è proprio una farina che usiamo noi
in Brasile in tante piatti soprattutto dolci e quindi mi
piacerebbe averla. Grazie.
Che splendida ricetta mi hai fatto venire l’acquolina in bocca …. La provo e ti dico ..
Interessantissimo questo prodotto! Ma è la stessa pianta dalla quale si ricava l’agaranta! Se vai nella mia ricetta dell’aspic trovi le caratteristiche. Dovrò cercarlo, se dici che ha una resa migliore rispetto all’amido… deliziose roselline, anch’io ho gli stessi stampini, un pò più grandi 🙂 🙂
Grazie per queste info Luu.. molto interessante! Qui non si finisce mai di imparare.. é un continuo arricchimento!
ma che buoni…
@ Xuxa: da Naturasì 🙂
@ Danygu: prova e sappimi dire… 🙂
@ rossella: interessante… 🙂 adoro gli stampi a rosellina 🙂
@ Elly: 🙂 🙂
@ LisaHay: grazie! 🙂
aggiornamento dell’indomani: forse un pochino più olio (o margarina di soia) è meglio…
Interessante l’arrow root…non l’ho mai presa per via del costo e poi non sapendo la riuscita, ho sempre evitato!!Però vedo che il tuo esperimento è andato bene e misà che ci ripenso..grazie Luu!!
Buonissimi questi muffin! Anche a me ha sempre incuriosito l’arrow-root ma non l’ho mai comprato perché pensavo servisse solo come addensante, non sapevo che sostituisse anche le uova nei dolci! Una dritta davvero utile, grazie mille 😉
Aspetto divino!
Interessante questa arrow root!!! 🙂
Che belli! E grazie mille per le info, nel negozio nel quale mi rifornisco io, purtroppo non ce l’hanno…ancora! Ma presserò per ordinarlo!
Ma che belli, come hai fatto a dargli la forma di rosa??? Con gli stampini??
Wow… masala e cioccolato: grazie dell’idea, la testo subito
Mi piace scorrere la ricetta e arrivare al Punto. Mi piace questo punto ! Spieghi tante cose interessanti. Magnifici muffin !
Che buone queste roselline *____*