Si avvicina la primavera. Voglia di leggerezza, colori e profumi. I miei amici giapponesi su Fb fanno a gara a chi pubblica più fiori di prugna e ciliegia. Ed eccomi di nuovo con i miei amati shirataki (しらたき) con una ricettina al solito, veloce e colorata.
Ingredienti:
30 g di bok choy (kcal 21.19, kcal 13/100 g)
242 g di spaghetti shirataki (kcal 12.1, kcal 5/100 g)
6 g di himanthalia elongata (kcal 10.70, kcal 178.3/100 g)
36 g di peperone rosso (kcal 10.8, kcal 30/100 g)
15 g di cipollotto (kcal 3.9, kcal 26/100 g)
1 g di aglio (kcal 0.8, kcal 80/100 g)
58 g di mentsuyu (kcal 95.01, kcal 163.81/100 g)
Procedimento:
Diluire la salsa mentsuyu con acqua (sarebbe meglio konbu dashi, ma oggi non avevo voglia di prepararlo) in una padella anaderente e ammollare l’himanthalia per 10 minuti circa. Quindi accendere il fuoco e aggiungere l’aglio tritato fine fine. Lasciare cuocere fino a che il liquido sarà circa la metà di quello iniziale. A questo punto aggiungere gli shirataki e cuocere fino a totale assorbimento dei liquidi. Nel frattempo tagliare i bok choy, i peperoni e anche il cipollotto in striscie sottilissime, come gli spaghetti. Iniziare ad aggiungere i peperoni nella padella e cuocere qualche minuto. Quindi versare cipollotto e bok choy e mescolare bene, ma non cuocere per più di 1 minuto: Le verdure dovranno ammorbidirsi, ma non perdere il loro colore brillante. Impiattare e gustare.
Considerazioni:
Semplici, freschi e buonissimi. Tot kcal 154, in realtà meno perchè le calorie della salsa mentsuyu sono sovrastimate non avendo tenuto conto dell’evaporazione dell’alcool che è ciò che dà il maggior apporto calorico.
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Rita quando scrivi giapponese non capisco un tubo 😆 😆 … però questo arcobaleno di colori é proprio bello 😉
il tocco della super alga è da elogi infiniti
bless and love!
Fresca e colorata come piace a me,concordo sul fatto di non stracuocere le verdure. Un piatto così fa venire acquolina in bocca.
ahahahah Lali, ho scritto in giapponese la parola shirataki 🙂 . Ora che ho imparato al 99% i due sillabari (qualche sillaba ancora non si è inchidata nel mio cervellino datato) mi diverto moltissimo a usarli e devo dire che a volte si fa prima che scrivere in italiano. Ora piano piano, un kanji alla volta imparerò anche gli ideogrammi eheheheh. Ho trovato un manuale super bello per imparali. Sembra di leggere un romanzo: ogni ideogramma è spiegato con una micro storiella … troppo carino
Grazie Luca. Delle alghe non posso più fare a meno: un piatto senza alghe ormai per me è triste e malinconico.
Nella ricetta c’è un errore: la quantità di bok choy era in realtà 30g solamente. Sorry
vero R purtroppo qui in occidente siamo soliti pensare alle alghe come a quelle “cose verdi che danno fastidio al mare e non farti il bagno che poi stai male!!” quando in realtà sono un dono più che divino, quasi un elemento fondamentale per noi, senza esagerare ovvio
bless and love!
si si Luca. Di solito quando dico che le alghe sono essenziali nella mia dieta mi rispondono “Mangi alche !? Che impressione!!!” ahahahah
Però sai una cosa?. Credo che gli onnivori (sarebbe meglio dire carnisti) e tutti quelli che ancora si intossicano con farine e zuccheri raffinati abbiamo le sensazioni del gusto molto diverse dalle nostre. Non percepiscono più i sapori delicati e sofisticati. Il loro dolce per me è troppissimo dolce, il loro salata per me è immangiable etc. etc.
si esatto anche io il salato il dolce farine bianche e zuccheri raffinati non riesco a mandarli più giù , mi bruciano subito in gola, il mio corpo li riconosce subito come invasori nocivi. Io penso che i “carnisti” o “onnivori” o in genere meglio dire un’altissima percentuale della popolazione sia “foderata” ovvero non ha la benché minima idea del senso dei sapori, in fondo i prodotti alimentari maggiormente consumati sono ricchi di queste “fodere” di sapori
bless and love!
Le ho assaggiate le alghe (mi sembra di ricordare che in Tailandia facessero delle chips di alghe al peperoncino… ) ma non ho mai pensato di consumarle prima semplicemente perché non mi viene in mente di farlo, dal momento che il mare non l’avevo nemmeno mai visto…. Penso sia normale, non è per forza chiusura mentale o atteggiamenti simili il non consumare certi alimenti, solo il fatto che siano estranei a un area geografica… Nella casa di famiglia il pesce non era per niente popolare, quello di lago semmai rarissimamente, ma frutti di mare ecc non li ho mai mangiati…. Mi sembra anche giusto che “si mangia quello che c’è ” … Un po’ come rispettare la stagionalità… Comunque, domandone, le uniche alghe edibili sono quelle di mare ??
Infiammazione interna generalizzata Luca … almeno, così ho imparato su eurosalus.it e dietagift.it
Ho sempre voluto provare gli shirataki, mi farò ispirare dalla tua ricetta 🙂
Mi fai venir voglia di studiare le lingue orientali.
Grazie delle tue ricette colorate, veloci e piene di stimoli.
Un saluto, Erb
Mi stuzzica tanto, soprattutto per la presenza del bok choi, è da tanto che non ne trovo in giro, immagino ti rifornisci dal solito cinese di via dolcetta
Saludi et trigu, integrale ovviamente
Ho già assaggiato spaghetti shiritaki… buonissimi… 🙂
Questo piatto è ricco di sapore e bontà!
Io le alghe le consumo tutti i giorni 🙂 🙂
Anche io mi sono beccata occhiate strane nel dire che le mangio… 🙁
Si Zumi, compro da Wen Zhou in via Del Fangario, parallela a via Dolcetta. Ci sono stata venerdì e avevano appena rifornito. Tanta roba fresca. I bok choy, adesso è il periodo, li trovi freschi e croccani e se hai modo di farci un salto comprane un po’: in frigo si conservano perfettamente minimo 10 giorni. Anche il daikon era uno spettacolo. Il momen tofu era freschissimo e a prezzo ribassato: quasi due chili e mezzo mi sono costati solo 4.800 euro.
El ahrairah anche io un tempo non sapevo nemmeno che le alghe si potessero mangiare. Poi le ho provate ed è stato amore a prima vista. All’inizio non ti viene in mente di usarle semplicemente per abitudine, ma ora per me è il contrario. Anche le alghe di acqua dolce sono edibili, per esempio, la spirulina (per me la regina delle alghe) è di acqua dolce.
Mia cognata mi raccontava che quando era piccola, c’era a Carloforte un ragazzo che andava a pescarle e gliele portava fresche, non essicate …
Bellissima insalatona, fa venire davvero voglia di primavera! E di fare un giro a Chinatown e sperimentare con tutti questi ingredienti esotici 🙂 🙂
purtroppo è fuori dai miei giri, chissà se un giorno o l’altro non faccia la pazzia di andarci all’uopo, daikon e cavoli napa sono invece disponibili anche al banco del mercato civico infatti è li che me ne rifornisco, ho chiesto alla mia pusher se poteva procurarmi tal cauolo bieta ma mi ha guardato storto, chissà se ha capito cosa le ho chiesto!!
inoltre questa ricetta è facilmente rawizzabile usando spaghetti di daikon o zucchina e salicornia (che non è un alga ma d’assimbillat), wanna try
Rita ho già sentito parlare della spirulina (forse solo qui sul blog?) ma non credo di averla mai assaggiata! Acqua dolce intendi lago o fiume? Dove vivo io ora c’è un lago e ovviamente ci sono pure le alghe, dici che è azzardato provare a mangiarle per curiosità? Ovviamente avendo cura di prenderle lontano da zone dove si fa il bagno, porti ecc… Scusa la domanda un po’ naive ma davvero non ne ho idea, ma l’idea mi incuriosisce. Poi forse non è il massimo per via di tutto quello che finisce nell’acqua… Barche, scarichi e altre robaccie…. Mmmmh… Tu che abiti vicino al mare le peschi o le acquisti?? Quelle in commercio da dove provengono? Grazie 😉
Certo zumi, immagino che tu possa usare qualsiasi verdura. Il mio consiglio è di metterci un po’di aglio (poco ma essenziale) e del cipollotto fresco che da un sapore buonissimo. Ma tu dove stai? Di quale mercato civico parli? San Benedetto? Quirra?
El ahrairah non so se puoi mangiare le alghe che trovi. Se le conosci e sai che cosa sono immagino di si. Ti faccio un esempio. Capita che sulla spiaggia ci siano delle alghe bellissime, verde chiaro brillante, sembrano foglie di lattuga un po’riccia. Viene voglie di raccoglierle e mangiarle, ma nonso cosa sono e non mi azzardo. Io le compro principlamente su algheria.it e in genere vengono dalla Bretagna. L’alga wakame e hijiki però che compro da asiamarket.it e domechan.com e vengono dal Giappone.
ciao Rita, scusa il ritardo, io mi reco in quel di quartu dato che li vi risiedo, pochi banchi invero, ma due sono abbastanza forniti; l’aglio non manca mai nei miei piatti, personalmente non sento il bisogno di spaghetti o dei suoi surrogati, io sono un minestronista convinto, ma quelle poche volte che ospito qualcuno può essere un’idea simpatica proporre qualcosa di simile
ciao e buona giornata
ah ecco zumi, stai a Quartu. Parte opposta del golfo. Ci sta mia sorella. Beh allora SanBenedetto o via del Fangario non sono poi cosìinacessibili, anche più accessibili che non a me che midevo fare 20km a tratta 🙁 . A me gli shiratake piacciono non tanto perché sento il bisogno di spaghetti, ma perché di loro non hanno un gran sapore e prendono subito il sapore dei condimenti. Quindi con pochi ingredienti saporiti ne viene fuori un piatto sempre sorprendente e ricco e si cucina in cinque minuti, al volo.