Ricetta di carnevale semplicissima e molto particolare, questo dolce fa parte della tradizione ischitana più antica! Si differenzia da quello classico napoletano per l’uso degli spaghetti, invece che della semola, mentre la ricetta antica prevedeva l’uso della farina di miglio (qualcuno potrebbe anche provarci! =D), da cui il nome. Ho provato ad aggiungere dello zafferano per dargli il colore di quello che faceva mia nonna (e per ingannare i familiari diffidenti), e ho scoperto che il sapore si valorizza di molto!
Ingredienti:
500 g di spaghetti
500 g di zucchero
30 g di margarina
scorza di 1 limone intera
2 bustine di zafferano in polvere
6 cucchiai di fecola sciolti in un po’ di acqua
700 ml di latte di riso
noce moscata qb
cannella in polvere qb
Procedimento:
Fate cuocere gli spaghetti in acqua leggermente salata per la metà del tempo indicata sulla confezione, dopodichè scolateli e rimetteteli a cuocere nel latte con la scorza di limone fino a quando non saranno scotti e avranno assorbito gran parte del liquido. Togliete la scorza di limone, unite lo zucchero, la fecola, la margarina, lo zafferano, la noce moscata, la cannella. Trasferite tutto in una teglia ricoperta di carta forno e fate cuocere in forno a 180° per 60 minuti o fino a quando non sarà bello asciutto. E’ il tipo di dolce che acquista sapore con il tempo, quindi non siate frettolosi nel finirlo!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Pensa un po’!
Io sono napoletana e come migliaccio conosco solo quello fatto con la semola (che, come – stranamente – tutti i dolci della tradizione, non amo)!
Non sapevo che ad Ischia ci fosse l’usanza di farlo con gli spaghetti!
Grazie per avermi insegnato una cosa nuova!
Che bel dolce!! Non vedo l’ora di provarlo!!
Ho problemi a trovare una buona margarina, tra gli ingredienti vedo mille nomi strani e pure il latte O.0
Io conoscevo la frittata con i spaghetti..ma sinceramente questo dolce non l’ho mai sentito. Deve essere proprio buono. 🙂
Ma dai! Chissa’ che buono! Io come “migliaccio” conoscevo solo il professore… Complimenti 🙂
Che dolce curioso, dev’essere squisito 😉
Interessante…mi piacciono un sacco i dolci fatti con ingredienti così..come la pasta o il pane raffermo 😉
che curiosità che ho per i dolci campani 🙂 lo so ora mi appassionerò alle varianti di questo migliaccio, il tuo Lihan è simpaticissimo e senz’altro buonissimo…
interessante… conoscevo il migliaccio di nome! proverò a farlo col miglio, come in origine… brava e grazie! 🙂
errata, bravo francesco…
che splendido piatto!!! e che bella idea fare gli spaghetti con il miglio!!! grazie di aver condiviso questo splendore!
AAAAHPPERO’! Quante cose si scoprono qui, grazie! Invitante davvero!
Ha riposato tutta la notte, e adesso è molto più compatto! Freddo è decisamente più buono =D
@Pan Meli: nella ricetta originale non era prevista la margarina nè altri tipi di grasso, quindi puoi anche ometterla!
@Enri: Fammi sapere come viene con il miglio!
Un dolce davvero curioso però molto originale!!bravo!!!
@Lihan: va bene, grazie mille! :d
Ciao Francesco, tanti anni fa assaggiai (ospite di una famiglia salernitana) una frittata di pasta dolce, loro la chiamavano pastiera, non era male, ma prediligo la versione salata. Certo la tua versione è probabilmente diversa e potrei provarla. Anche io come Ilaria conosco solo il migliaccio fatto con la semola, ma non ricordo la ricetta … a casa mia non piaceva molto.
Se tutto va bene a fine aprile faccio un salto nella tua splendida isola e mi rilasso al sole, nel frattempo salutamela 😉
Molto particolare questo dolce! Non credo di averlo mai sentito prima. Mi ispira 🙂
interessante….. nn conoscevo qst dolce, e mi hai dato 1 idea: nn avevo mai pensato di mettere lo zafferano nei dolci
@Nadir: Quello è il periodo che io preferisco di più qui sull’isola. Ottima scelta!
La ricetta con la semola dovrebbe essere più o meno uguale, alcuni ci mettono i canditi, ma a me non sono mai piaciuti XD
Che bella Lihan!! Siccome non posso il glutine, mi sapresti dire a occhio quanto miglio dovrei mettere? Proverò, magari con l’arrowroot (non posso le solanacee)…che ne pensi? 🙂
@Terri: non ho mai usato la farina di miglio, ma credo che le dosi siano le stesse. Ottima idea per l’arrowroot, che aiuterà sicuramente a non renderlo un “mattone” =), oppure potresti provare ad usare il miglio soffiato! Ne verrà fuori un dolce molto originale, sicuramente profumatissimo. Fammi sapere!
Ciao Lihan , sono contento di aver trovato un’altro ischitano vegetariano…ho letto la tua presentazione e mi piace il tuo sogno che è anche il mio…quindi potremmo essere soci…https://www.facebook.com/pages/VegIschia/197595860337072
ho creato questa pagina FB…se ti va iscriviti… a presto… e complimenti per la ricetta del migliaccio che quanto prima proverò di certo…
@sergio: che strana coincidenza! ti ringrazio per i complimenti ed è bello sapere che qualcuno condivide le mie passioni. Mi iscrivo subito alla pagina 🙂
io mi chiamo Migliaccio, e voglio provare questa ricetta, e mangiando questa torta ricorderò il mio papà che non c’è più.
grazie.