Quante ricette e quante idee!!! Siamo tanti e tutti bravissimi! Davvero questo blog fa venir voglia di stare sempre ai fornelli, ma non si può. Così anch’io butterò una piccola goccia in questo mare infinito che sta diventando il Veganblog con delle variazioni sul tema marmellate che spero possa interessare o incuriosire.
Ingredienti:
pere
malto di frumento
agar agar
menta
cacao in polvere
cannella
zenzero
more
Procedimento:
Come ho già spiegato altre volte faccio cuocere la frutta a pezzetti anche con un pò di bucce finchè non è cotta quindi non molto. Il liquido che si forma lo filtro e lo metto in bottiglia per avere così un vero succo di pera che si può far bollire per conservare insieme alle marmellate, ma non sono mai riuscita a conservarlo perchè finisce subito essendo buonissimo. Quello che resta lo passo al minipinner e dolcifico all’occorenza e se è troppo liquido aggiungo un pò di agar-agar. E qui avviene la variazione sul tema. Dopo naturalmente passo all’imbarattolamento e sterilizzo i vasetti facendoli bollire da 20 a 30 munuti. Si conservano benissimo.
Il punto:
Le prime pere che avevo raccolto erano poche ed ho pensato di unirle ad un pò di more (anch’esse le prime di quelle grosse senza spine che noi coltiviamo) ed ecco il primo esperimento. Ieri poi siamo andati vicino casa dove ci sono alcuni alberi di pere abbandonati che noi visitiamo ogni anno. C’era un tappeto di pere che nessuno raccoglie. Siamo andati con la macchina perchè potete immaginare quante ne abbiamo raccolte. Ne abbiamo fatto solo due ceste, ma tra qualche giorno ci torneremo perchè c’è anche pieno di more ed aspettiamo che siano mature. Quelle sane le ho messe da parte per mangiarle e quelle più sciupate le ho pulite per fare la marmellata. Vi faccio vedere.
Pensate quanto ben di Dio viene sprecato e sono pure biologiche!!!!! E siccome a noi piace il recupero e non sprecare niente, pure le bucce sono andate alle galline che hanno fatto festa anche loro. Tornando alla preparazione una parte delle pere cotte le ho frullate con la menta, un’altra parte le ho mescolate con il cacao in polvere, ma penso sarebbe meglio farci sciogliere del cioccolato fondente a scaglie (che non avevo al momento) quando è ancora calda… verrebbe ancora più buona. A un’altra parte ho aggiunto dello zenzero fresco grattugiato (o anche in polvere se non lo avete fresco).
Ed ecco qua la nostra scorta di buone, vere e sane marmellate che ci ricorderanno l’estate. Buona colazione a tutti!!!!!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
bè, vuoi avere una notizia ancora più triste cara pina? i vicini di casa dei miei hanno una coltivazione enorme di pesche strabuonissime che dalla prossima settimana abbatteranno completamente perchè da anni sono in perdita (mi pare mi abbiano detto che guadagnano 40 centesimi al kg delle pesche migliori, di 1^ categoria, o qualcosa del genere), non posso pià permettersi di mantenerle. vi rendete conto??? o__O
morale della favola: domani mi sono presa una giornata di permesso per aiutare la mamma a confezionare quanti più vasi possibili di pesche in sciroppo, marmellata di pesche e tutto quello che ci verrà in mente di realizzare…
se penso a quelle povere piante passo il resto della giornata a piangere, sono arrabbiatissima!!!!!
a parte questa triste notizia, le tue idee marmellatose sono grandiose!! ^__^
Ma è tutto fantastico! le marmellate senza zucchero, poi! le mie preferite!!! bravissima Pina, grazie per aver condiviso con tutti le tue prelibatezze. L’agar agar è in polvere, vero? lo fai cuocere qualche minuto, vero?
buonissime!su una fetta biscottata o su una bella crostata mmm che gola!
io ho provato una volta a fare la marmellata di gelsi senza zucchero e pure avendo fatto bollire i vasetti una quarantina di minuti, quando l’ho aperta ho scoperto una patina ammuffita sopra, ci sono rimasta malissimo. Come fai a preservarle?
pere biologiche, aromatizzazioni squisite, conserve casalinghe… che dire? non si può chiedere di meglio…! 🙂 🙂 🙂 quest’inverno sarà come aprire un barattolo di estate 🙂 anche se temo che non ci arriveranno…troppo buone!
Complimenti per la tua ricetta! Condivido a pieno l’idea di recuperare il più possibile, senza sprecare ciò che la natura ci dona con tanto amore.
Questo tripudio di marmellate è fantastico..sopratutto l’utilizzo della cannella!! Anch’io sono per il recupero e con ciò che avanza o si sta rovinando, invento piatti che alla fine risultano davvero appetitosi!!
Marta: anche vicino casa mia, un’azienda agricola ha tagliato centinaia di alberi di pesco per problemi economici e di resa. Mio padre, pensionato, li ha aiutati nel taglio ricavando della legna per il camino però mi è dispiaciuto vedere quella piantagione completamente distrutta, ma anche il proprietario aveva le sue ragioni e se non guadagna, non mangia…è tutto il sistema economico che non fuziona..sarebbe un discorso davvero lungo…
Non hai idea di quanta gola mi stiano facendo quei vasetti aromatizzati alla cannella e al cacao!!!
Che meraviglia, ottime queste marmellate le assaggerei volentieri tutte! Avete fatto molto bene a prendere quelle povere pere abbandonate, ma come si fa a sciupare un ben di dio del genere…stessa cosa per le pesche citate da Marta! Sono dello stesso parere di Shanti, guai sprecare le bontà che ci offre la natura, è un vero peccato e secondo me è anche un segno di scarso rispetto ed intelligenza…
Ma hai fatto benissimo: lasciare marcire la frutta dispiace sempre!!!! E poi hai fatto più versioni. A me intriga quella con la menta
Marta:Anche noi abbiamo un amico vecchio contadino che ha un pescheto magnifico ma che non può più curare perchè gli costa troppo.Così noi andiamo a cogliere le pesche anche se non proprio sane ma con un profumo e un sapore incredibili e gliele paghiamo come è giusto,per fare marmellata.
Elena:L’agar agar in polvere lo trovo molto comodo.Per la quantità vado ad occhio e lo faccio bollire qualche minuto.La marmellata si solidifica raffreddandosi.
Anna B:Io di solito uso il malto, ma questa volta in alcune non ho messo nulla perchè erano dolcissime di suo. Anche lì assaggio e decido se aggiungere dolcificante o no. Per quanto riguarda la conservazione anche senza zucchero ho avuto dei vasetti che mi ero dimenticata da tre anni.Bè sempre buona! Io li faccio bollire 20 o 30 minuti e quando a volte mi è successo di trovarne uno fermentato perchè c’era entrata aria, il tappo si era subito aperto. Penso che dipenda proprio da chiudere bene il coperchio (io lo faccio fare a mio marito che ha più forza)
A proposito ho dimenticato di dirvi che ho fatto anche le pere secche. Le ho messe al sole in un vecchio essiccatoio rudimentale che abbiamo fatto noi dove faccio seccare anche i pomodori e altra frutta. Alla prossima occasione ve lo faccio vedere.Oggi le ho assaggiate e sono buonissime. Perfette per ricordare ancora i profumi e i sapori dell’estate.
Fantastiche!!!! originali le variazioni, sono una vera fans delle marmellate, sopratutto quando c’è la possibilità di avere frutta naturalmente bio!!!! buonissime 🙂
ciao Pina, puoi spiegarmi cosa è questo agar agar e a cosa serve, dove lo compri e dove trovi il malto, io mi diletto da due anni a preparare marmellata di pere variando con: cacao,cannella,zafferano(buonissima),limoni, uva bianca, proprio ora sto preparando quella al vino bianco per la prima volta e voglio provare quella alla menta, e ho intenzione di sperimentarne altre; ma uso lo zucchero anche se ne diminuisco le dosi e mi chiedo perché è così odiato se poi lo troviamo abbondantemente un po’ ovunque? e spesso non si evitano i cibi che ne sono ricchi? io comunque se riesco a evitare lo zucchero o a diminuirlo al minimo sono pure contenta. Mi fai sapere? Grazie. Linda.
Linda: L’agar agar è un’algha che si trova sotto varie forme,fiocchi,polvere che serve per addensare creme, budini, marmellate, gelatine.Sia questo che il malto lo trovo nei negozi di alimenti naturali che si trovano ormai un pò dovunque. Dei supermercati non mi fido perchè hanno prodotti secondo me scadenti e non biologici.Ci sono anche altri dolcificanti naturali. Il succo concentrato di mela , lo sciroppo d’agave,d’acero e il fruttosio della frutta appunto, che somiglia più allo zucchero ma non è dannoso come lo zucchero.Sullo zucchero ci sono tanti libri che parlano del “dolce veleno”e delle controindicazioni al loro uso di cui non sto a parlarti e che sono tante, prima tra tutte la depauperazione di sali minerali importanti come il calcio e tante altre.Del perchè lo troviamo dappertutto ed è per questo che è difficile evitarlo, è perchè costa poco e le multinazionali che ne hanno il monopolio fanno di tutto per rifilarcelo anche con pubblicità menzognere tipo “Il cervello ha bisogno di zucchero”che è vero, ma ha bisogno di “zuccheri” complessi più equilibrati e meno dannosi all’organismo e lo succhero è saccarosio uno zucchero semplice che non ha sostanze nutritive ma è un’eccitante del sistema nervoso, dà assuefazione ecc, ecc,Se cerchi di informarti vedrai che lo abbandonerai al più presto. Perciò vai con le marmellate naturali dove predomina il sapore della frutta e non dello zucchero.Ne trarrà vantaggio il sapore e soprattutto la salute.
Che spettacolo *____*
Grande Pina!!!! 😛 😛
Pina mi ero dimenticata di dirti una cosa: se hai ancora delle pere, prova a fare un barattolo aromatizzato con baccelli di vaniglia in polvere, sono davvero il massimo! 🙂
favolose queste marmellate! 🙂
Ciao Pina, grazie per avermi risposto, volevo porti altre domande:
questi sostituti dello zucchero garantiscono la lunga durata delle conserve e come mi regolo con le dosi rispetto al quantitativo di zucchero della ricetta? Sterilizzi sempre le tue conserve per garantirne la lunga durata o può andar bene il metodo del barattolo caldo capovolto per fare il sottovuoto? L’agar agar serve ad addensare e il malto di frumento ( se ho capito bene) é un dolcificante come quelli che mi hai elencato e che sono probabilmente più reperibili? Ho letto anche che non sbucci tutte le pere, non si sente la buccia perché passi al mixer? Vorrei provare a fare il succo con la buccia per accelerare il lavoro,chissà se viene come quello che ho già fatto…ciao grazie.Linda.
Linda:La durata dipende dalla sterilizzazione.C’è chi usa il metodo di strilizzare prima i vasetti e una volta riempiti li capovolge, ma io preferisco bollirli per sterilizzarli. Per le dosi ti ho già detto che li assaggio per sentire se è dolce giusto ma qui dipende dai gusti. Considera che lo zucchero dolcifica di più dei dolcificanti naturali. Esiste anche la stevia che è una pianta le cui foglie sono 200 volte più dolci dello zucchero, ma in italia non è ancora legalizzato il suo uso purtroppo .Per il succo , quando bolli la frutta si forma un liquidi che io filtro semplicemente.Quello è vero succo di frutta e, secondo che frutta, talmente dolce da non aver bisogno di dolcificanti. Se è frutta biologica poi lascio una parte di buccia perchè contiene molte sostanze nutritive, sempre se è biologica , che è un peccato buttare. Passandole poi col minipinner o il frullatore non si sente per niente perchè diventa una crema uniforme.Se hai altri dubbi fammi sapere, ti risponderò volentieri.E quando avrai provato a fare altre marmellate fammi saper come ti sono venute.
Cavoli che buone……pensa che ultimamente stò producendo quasi solamente marmellate… appena vedo un frutto mi chiedo e se ne facessi una marmellatina?
Le pere che hai usato sono pere “coscia”?
Sono ottime… soprattutto se mangiate con tutta la buccia!
Purtroppo le compro al supermercato e non sono deliziose e bio come le tue!
Complimenti ancora per le tue marmellate… che soddisfazione vedere quei bei vasetti colorati strapieni di autentica bontà!
Pere e menta deve essere superba! 😉
ps… ho adottato anche io il metodo della poca cottura… il risultato è ottimo, la frutta è più compatta e saporita!
Pina sei grandiosa! Hai tutta le mia ammiraione, sì sì, lo so: a te sembra normale, è la tua vita, vivi in mezzo al verde e ti piace cucinare… la cosa grandiosa è l’ntusiasmo che hai, e ti prendi anche il tempo di venire qui a condividere con noi le prelibatezze che prepari… marmellate miste? UN SOGNO! Ci vedremo presto! (A settembre…) 🙂