Marmellata Pere e Cannella

Eccomi con la mia prima ricetta

Ingredienti:
pere  ( Con 1kg e 7 etti di frutta abbiamo ricavato cinque vasetti da 300 gr di marmellata.)
qualche mela renetta (per addensare la marmellata, dal momento che la pera tende a rimanere molto liquida)
350 gr di zucchero di canna grezzo e non trattato
un cucchiaio raso di cannella in polvere
una bella grattuggiata di zenzero
vasetti di vetro col tappo in buono stato
una bacinella ed una coperta

Procedimento:
Dopo aver lavato ed asciugato la frutta, sbucciate le pere (alle mele, se ne conosciamo la provenienza e ci fidiamo, possiamo lasciare la buccia che ha la più alta concentrazione di pectina e risulata essere un ottimo addensante) e ricavatene dei piccoli tocchi che sistemeremo in una pentola (se ne abbiamo una col fondo spesso è meglio, così non rischiamo di bruciare la composta)
Aggiungete lo zucchero.

Se proprio lo devo usare preferisco lo zucchero di canna biologico, quello brutto e scuro, umidiccio e grumoso.
Lo so, non ha un bell’aspetto, ma per lo meno è non è trattato.
La proporzione è solitamente quella di 200 gr per Kg di frutta.
Ne ho messo un etto in meno perchè l’avevo terminato e la composta risulta comunque parecchi odolce.
La pera forse, in quanto già dolcissima di suo, richiederebbe d’esser zuccherata il meno possibile.
Diciamo che 300 gr sarebbero stati sufficienti, ma dipende dai gusti!
Aggiungete la cannella e lo zenzero, anche qui, va a gusti. (Lo zenzero è piccantino, pertanto il mio consiglio è quello di andarci piano.)
Fate cuocere tutto a fuoco medio, mescolando gli ingredienti fra loro, in modo che si amalgamino per bene.
Per evitare che la composta si bruci, se come me non avete le pentole “moderne” usate uno spandifiamma.
Chiudete con un coperchio e portate ad ebolizione.
Il tempo di cottura dipende dal tipo di frutta che stiamo usando.
Diciamo che, in questo caso, un’oretta buona è servita.
Di tanto in tanto controllate lo stato di cottura, rimestando con un cucchiaio di legno, la composta dovrebbe rapprendersi, diminuendo notevolemente il suo volume, e la frutta dovrebbe sciogliersi quasi del tutto.
La prova del nove possiamo farla versando un cucchiaino di liquido su un piattino piano: se inclinandolo non scivola via come fosse olio, ma rimane compatta, siamo pronti!
A me le pere non si sono sciolte quasi per nulla e dal momento che mi piace la marmellata spalmabile ho frullato tutto col minipimer.

Quando la marmellata ha raggiunto la densità voluta, siamo pronti per reparare i barattoli!
Precedentemente lavati e sterilizzati (io li metto in forno) andranno riempiti con la composta ancora bollente e immediatamente richiusi e riposti sottosopra all’interno di una coperta.
Non so se si faccia così dappertutto, ma sono i metodi della nonna.
Si avvolgono i vasetti con la coperta fintanto che non si siano raffreddati completamente e nel momento in cui li si capovolge nuovamente dovremmo aver conferma del sottovuoto avvenuto.
Se il coperchio non si gonfia e non fa il tipico “clack” di quelli già aperti, possiamo ritirare la marmellata in dispensa. Capitasse mai il contrario, è meglio gettare la composta, non si sa mai!

Solitamente andrebbe lasciata riposare per almeno un mese intero, riposta al buio.
Ma se proprio non resistete, si può mangiare anche subito.
Ovviamente non sarà compatta come una vera marmellata, rimarrà più una crema di frutta, comunque ottima!

Vi dirò com’è andata a finire fra un mese, nel frattempo, spero che questa ricetta vi sia utile.