Marmellata agli Agrumi

… e Noce Moscata.
Ecco a voi: i piccoli di casa!
Ultimi arrivati nella lista di regali Nata(de)liziosi 🙂
Dopo un’ardua ricerca abbiamo trovato questi vasetti minuscoli (150 gr), carinissimi e perfetti per un pensierino.
Fare la marmellata è stato altrettanto faticoso, non so se ci cimenteremo di nuovo in un’avventura del genere…
Il processo è piuttosto lungo, soprattutto per quel che riguarda la preparazione della frutta ma, se siete abbastanza temerari, ecco la nostra ricetta:

Vi dò le nostre quantità, come al solito si puo’ fare a proprio piacimento, basta mantenere le proporzioni frutta-zucchero.

Ingredienti:
4 kg di arance bio
12 limoni bio piuttosto grossi
1,2 kg di zucchero di canna grezzo
4 bicchierini di rhum
noce moscata
sale
barattoli di vetro (in totale ne abbiamo ricavato 18 da 150 gr e una decina da 300gr barattolo più barattolo meno)
bacinella e coperta

Procedimento:
Laviamo ed asciughiamo la frutta ed immergiamola in acqua fredda all’interno di una casseruola piuttosto capiente (noi ne abbiamo usate due, perchè non abbiamo un paiolo, sigh…).
Portiamo ad ebolizione e lasciamo cuocere a fuoco medio fintanto che non diventi morbida, facile da bucare con uno spiedino.
Col senno di poi consiglio di separare limoni e arance in cottura, perchè sono abbastanza differenti come tempistiche.
Una volta cotta, scoliamo la frutta ed immergiamola in una bacinella colma d’acqua fredda. Lasciamo macerare dalle 24 alle 48 ore, cambiando l’acqua più spesso che si può. Una volta al mattino ed una alla sera per due giorni è stato il nostro massimo.
Questo procedimento è molto importante per togliere alla frutta il gusto amaro della parte bianca fra la buccia e la polpa; quando taglieremo la frutta potremo notare come questa si sia effettivamente “disintegrata”.
Trascorse le 48 ore, possiamo preparare la nostra marmellata.
Tagliamo la frutta in 4 parti, avendo l’accortezza di fare l’intero procedimento all’interno di una casserola, o una scodella, in modo da non perdere il succo. Noi abbiamo usato un semplice piatto girato all’interno di una ciotola.

Eliminiamo i semi e ricaviamo sottilissime listarelle di scorza e polpa. C’e’ chi elimina la scorza, oppure chi aggiunge quella dei limoni in ultimo. A noi piace, quindi l’abbiamo messa in cottura: nel caso vogliate fare altrettanto il nostro consiglio è di tagliarla il più sottile possibile, perchè si ammorbidisce ma non si scioglie e se i pezzi rimangono troppo spessi la marmellata risulta impossibile da spalmare.

Uniamo scorza, polpa e succo allo zucchero (se usate due pentole dividete tutto in proporzione), aggiungiamo una presa di sale e due di noce moscata grattuggiata sul momento, e portiamo il tutto in cottura.
Indispensabile è avere lo spandifiamma! Noi ne avevamo solo uno e ad un certo punto, in cucina, c’e’ stato il panico!!!
Rimestando spesso lasciamo cuocere la composta per circa un’ora, schiumando se necessario e facendo super attenzione perchè si brucia con una facilità estrema.

Poco prima di spegnere il fuoco aggiungiamo il rhum.
Siamo pronti!
Come al solito avremo sterilizzato i barattoli nel forno; riempiamoli di marmellata bollente e chiudiamo subito, ricordandoci di immergere prima le capsule in alcol puro.

Riponiamo i barattoli a testa in giù all’interno della bacinella foderata dalla coperta, avvolgiamoli e lasciamo riposare fintanto che non si saranno raffreddati del tutto. A noi ci sono volute 24 ore, ma avevamo davvero tanti vasetti!


Una volta raffreddati, capovolgiamoli e assicuriamoci che sia avvenuto il sottovuoto. Consumare subito un vasetto per rendersi conto di quanto siamo stati bravi e resistere alla tentazione di tenersi tutto per sè.Conservare al buio e in un luogo fresco per almeno un mese… o fino a Natale! 🙂

Il punto:
E’ vero, è estremamente impegnativo, ci vanno bacinelle grandi che occupano docce piccole, ci va qualcuno di così paziente (la mamma è sempre la mamma) che abbia voglia di cambiare l’acqua alla frutta prima di andare a letto, ci va un’intera domenica di passione e la meticolosità di un certosino nell’affettare scorze e scorzette (lavoro che ti lascia, per qualche oretta, con le dita “cotte” come quando si sta troppo in acqua) ma non credo sia possibile rimanere più soddisfatti di così al termine del lavoro.
Si passano ore intorno al tavolo della cucina, si chiacchiera e si discute, si lavora (mentre il gatto dorme),


ci si dà da fare, insomma!
Non so voi, ma io amo visceralmente questi momenti!
Facendo per gli altri, in realtà faccio molto di più per me, mi prendo tempo, lavoro con calma, mi gusto gli attimi.
C’e’ così poco per noi, nella vita di tutti i giorni… e io voglio promuovere l’amore per le piccole cose, vorrei che si tornasse ad usare le proprie mani, che si tornasse ad apprezzare la calma ed il silenzio di una casa immersa nella luce tenue di un tamonto invernale, che ci si ritrovasse, in qualche modo, anche se solo una o due domeniche al mese, vicini  a noi stessi.
E’ qualcosa di estremamente importante e lo ribadirò ogni volta che posso, a chiunque mi capiti a tiro, fintanto che non avrò qualche marmocchio da “indottrinare” 😛 e continuerò comunque!
Buona settimana a tutti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Complimentissimi per la preparazione !!!
    Sono molto d’accordo col tuo punto…
    … se mi regalassero un vasettino con questa marmellata così bbbbbbuona e fatta con così tanto amore me lo centellinerei come se fosse oro ! 😉

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  2. Irene che bontà e che pazienza! Sono d’accordo con te cucinare con altri e per gli altri è trapeutico!

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  3. volevo dire terapeutico! purtroppo o per fortuna io lo posso fare solo con mio marito!

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  4. La fatica ripaga 😉 La bontà e la genuinità di questa marmellata messi assieme alla gioia di dedicare tempo a se stessi e a chi si ama non sono cosa da poco… a me quei momenti fanno capire quanto siamo fortunati!

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  5. con questo post mi è sembrato di esser lì,nella luce del tramonto a preparare questa dolce marmellata;hai dipinto ,con le tue parole e attraverso le tue foto, degli attimi di armonia e semplicità davvero impagabili

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  6. Belli i vasetti, buona la marmellata, belle le foto…. Complimenti!

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  7. Che lavoro, io non riuscirei mai ad avere tutta la pazienza necessaria! Sicuramente però concordo con il tuo “punto” ed in più il risultato sembra eccellente.
    Il tuo gatto è strepitoso con quelle zampette penzolanti ed anche le foto sono stupende!

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  8. Complimenti!!!! una preparazione con i fiocchi, la fotografia è stupenda una bellissima presentazione 🙂

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  9. hai ragione, è bello ritrovarsi un po’ vicini a noi stessi…anch’io amo questi momenti…sono l’essenza stessa dello stare in casa. Bellissimo reportage e complimenti per i risulatati! 🙂

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  10. d’accordo su tutto e il risultato……………ottimo!!!! grandiosa davvero! ^__^

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  11. Ma che belle foto! 😛

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  12. complimenti!un lavoro meraviglioso!

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  13. Fai delle marmellate fantastiche, bellissimo anche come sono confezionate. Brava

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  14. si è vero è stato faricoso ma molto bello,momenti impagabili con la mia figlioleta GOLOSA!

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  15. Davvero deliziosa questa marmellata, anche se un po’ lungo il procedimento come dici tu certe cose servono per rilassarsi condivido tutto ciò che dici nel tuo punto 😛 Bravissima anche alla mamma…beato però il dormiglione 😛

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  16. Ciao, bella la tua ricetta ma molto lunga per i miei gusti, io la faccio in un modo più semplice ,che posterò la prosima volta che la preparo …mi sono emozionata leggendo il punto…sei molto romantica…

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