Ingredienti:
1 l di alcool 95° per alimenti
1 bicchiere da pasto pieno di semi di mele
1,4 l di acqua (cercate sempre di usare acqua povera di calcio e residui fissi)
700 g di zucchero di canna
Procedimento :
Tenere in infusione nell’alcool i semi di mela per 30-40 giorni agitando ogni 2-3 giorni . Togliere l’alcool e aggiungere l’acqua ai semi di mela. Agitare e tenerli a bagno per 1 giornata. Aggiungere lo zucchero e l’acqua all’alcool aromatizzato. Agitare fino a soluzione dello zucchero. Resa circa 2,800 l a 33° circa. Il sapore è molto simile al famoso amaretto. Semplicissimo, basta solo avere pazienza e costanza nel raccogliere i semi di mela. Magari fatevi aiutare da qualche parente!
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che ideona!! Peccato che non la potrò gustare per l’ultimo dell’anno, visto il tempo lungo di infusione..va beh, andrò nella tua cantina e troverò sicuramente un’altra gustosissima idea!! 😀 😀
Terri, nella mia cantina ci sono quasi 90 litri di liquoretti vari pronti all’uso ! Ho fatto l’inventario pochi giorni fa ! Secondo me si può fare anche con i semi di pera, non ci ho mai provato, ma penso di sì . Stasera provo a masticarne uno e poi lo metto sui messaggi.
Ciao Michele! Bentornato! Sai che ho assaggiato già questo liquoretto meraviglioso su gentile concessione di amici di famiglia… La pazienza che ci vuole per mettere via i semi di mela senza dubbio ripaga il gusto formidabile del prodotto finito, noi lo abbiamo usato anche come bagna in alcune preparazioni dolci!!! é imbattibile davvero lo consiglio anche a chi non è abituato a bere! Grazie per aver condiviso la ricetta, mi impegnerò come uno scoiattolino…. 😛
Bentornato, magico Mago Michele!!! 😀
Sto già rosicchiando la prima mela eheheheh !!
Vi invito ad evitare di usare i semi delle Rosacee contengono Amigdalina che diventa tossica con qualsiasi reazione idrolitica (diventa cianuro in pratica). Le rosacee sono:
• Mandorla amara (la mandorla dolce non contiene amigdalina)
• Albicocca
• Pesca Nettarina
• Susina
• Ciliegia
• Pera
• Nespola
• Mela
• Lampone
• Fragola
Si puo’ sopravvivere tranquillamente se le dosi sono relativamente piccole. Ma la loro tossicità rimane inalterata. False le voci sulle loro proprietà anticancro mentre confermate le quantità non tollerate dall’uomo. Per esempio, 60 mandorle amare sono sufficienti per un avvelenamento da cianuro. Se trovo online il testo di ricerca (ovviamente sarà in americano) ve lo proporrò volentieri.
Salve a tutti! =)
Premessa: non voglio creare nessun allarmismo e nessun fatto di cronaca.
Non usate nessun seme della famiglie delle Rosacee nella vostra cucina e nella vostra alimentazione, contengono Amigdalina un glicoside che diventa tossico in fase digestiva (idrolisi enzimatica). Diventa cianuro in pratica.
Fanno parte della famiglia di questa famiglia anche:
Mandorla amara (la mandorla dolce non contiene Amigdalina)
Albicocca
Pesca Nettarina
Susina
Ciliegia
Pera
Nespola
Mela
Lampone
Fragola
Un bicchiere di semi di Mela è indubbiamente tossico.
Creando un liquore dove se ne beve in 1 goccetto su 1,5 litri le dosi sono minime ma sempre tossiche, magari non ne risentite a livello fisico ma sicuramente si compromette la funzionalità della flora intestinale.
Mi dispiace fare il rovina feste, sono sicuro che il liquore è buono, spero Michele mi perdonerà per questo commento.
Ciao! a presto!!
Andrea.
Ciao Michele!! 🙂
Di mele… Fantastico! 🙂
anche la foto è molto bella…bravissimo!
felice giornata… 🙂
Come hai fatto a mantenere i semini mentre li accumulavi?
Andiamo per gradi. Prima rispondo a Giopepi : si conservano benissimo . Il tempo che passa tra un certo quantitativo di semi e l’altro messi nel bicchiere o in una tazza fanno sì che questi si asciugano esternamente. Per una maggior sicurezza si possono tenere larghi su di un piattino e poi metterli nel bicchiere. La nuova serie di semi nel piattino e poi nel bicchiere.
Ad Andrea dico : indubbiamente è risaputo che i cianuri e derivati sanno di mandorla. L’estrazione avviene in ambiente alcoolico e non idrico. I trenta giorni di macerazione non producono fermentazione idrolitiche perché in ambiente alcoolico. Il contatto con l’acqua è minimo, una specie di risciacquo. Poi il tutto torna in ambiente alcoolico 33°. Poi c’è il discorso del quantitativo con cui si viene a contatto su 2,8 l di prodotto se ne bevono ogni tanto quanto una tazzina di caffè , 40 cc. Non penso che questa quantità possa nuocere. Poi conta la pratica. In effetti è un liquore vecchio come il cucco e non ho mai sentito che abbia fatto male ad alcuno. E’ un liquore tradizionale, si sarebbe sparsa la voce. L’ho fatto altre 2-3 volte nel corso degli anni e non mi è mai successo niente. Posso capire invece se si triturano 300-400 gr. di noccioli di albicocche o pesche e si impastano per fare un dolce che poi mangi a fette o biscotti in breve tempo. Qui poi parliamo di alcool e derivati e la sua tossicità per il fegato è nota a tutti. Tutto sta sempre nel non esagerare. Comunque sono contento per la nota chimico clinica. Approfondirò .
Perdonate il doppio post. Errore mio.
Si Michele, sono dosi minime e indubbiamente l’alcool è il male maggiore di quel prodotto. Infatti non volevo fare notizia, solo informare, non vorrei che qualcuno, come hai giustamente già detto, ne faccia una bella torta!
Forse non mi ero espresso bene, la molecola di Amigdalina, se non sbaglio, non rilascia lo ione cianuro se immersa in acqua ma solo se digerita, cioè in reazione enzimatica ( beta-glucosidasi ). Dovrebbe uscire glucosio, benzaldeide e acido cianidrico, questo a prescindere dall’ambiente in cui si trova.
a bologna questo liquore si utilizza per fare la torta di riso tradizionale. ma si mettono a macerare mano a mano i semi di mela nell’alcool e il sapore è proprio di mandorla amara!
X Nica : si può anche fare così, ma come fai a sapere la dose, i grammi ? L’esperienza di una massaia dice dopo un po’ di volte che lo fa bastano questi. Ma io devo dare una specie di unità di misura che dovrebbe aggirarsi tra i 180 – 200 grammi di semi per litro di alcool.
X Andrea : Sono andato ad informarmi su vari siti. Quello che dici è vero, ma è anche vero che i semi di mela circa 5 volte meno amigdalina rispetto alle mandorle amare o ad altre ossa tipo pesche. Come vedi per esempio nel commento di Nica a Bologna c’è una tradizione. Sarebbe da misurare quanta amigdalina viene estratta da quella quantità di alcool, dividerla per porzioni di “bevuta” che sono circa 60 – 70 per 2.800 cc. . Anche la caffeina fa male e magari provoca problemi se uno si beve quattro caffè tutti in una volta. Comunque sono d’accordo nel non esagerare. Ti dirò che una volta ho fatto un vino liquoroso 22° – 23 ° con i noccioli delle amarene con la parte legnosa rotta. Non mi è successo niente. Ciliegie, amarene e visciole ne contengono di più di quest’amigdalina. Adesso mi sorge un dubbio. Ma siamo sicuri che con tutti gli amaretti, marzapane, ecc… che circolano tutti siano fatti con mandorle dolci ? Dubbio grosso.
ciao Andrea grazie dell’informazione, comunque io da piccola facevo ( senza sapere) delle mangiate di mandorle di albicocca!!
Poi ho letto che sono antitumorali mah:
In effetti sono racchiuse e ben protette dal guscio…quasi che la natura dica….stanne lontano!!!
un caro saluto a tutti..