Eccovi la mia ricetta della pastiera vegana che oggi a pranzo abbiamo molto apprezzato. Tanti auguri !!!
Ingredienti per la base:
250 g di farina manitoba
110 g di burro di soya Provamel
50 g di zucchero integrale di canna
la scorza grattugiata di 1/2 limone
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 pizzico di sale
latte di soya
Ingredienti per il ripieno:
50 g di ricotta di soia
1 vasetto di yogurt di soya
1 scatola di grano precotto per pastiera
50 g di zucchero integrale di canna
70 g di cedro candito
la scorza grattugiata di 1/2 limone
acqua di fiori d’arancio
1 cucchiaino di margarina non idrogenata
gocce di cioccolato
Procedimento:
Per ottenere 50 g di ricotta di soya, fate bollire 1/2 litro di latte di soya, e versate il succo filtrato di 1/2 limone. Con un cucchiaio, raccogliete in un colino i piccoli fiocchi che vengono a galla, schiacciandoli un poco per far colare il siero; infine risciacquate per togliere il sapore di limone. Quindi preparate la base di pastafrolla impastando farina, margarina (a temperatura ambiente), zucchero, lievito, scorza di limone, sale e un po’ di latte di soya, fino a formare una palla liscia e morbida. Lasciatela riposare per mezz’ora in frigorifero. Preparate il ripieno mescolando in una pentola ricotta, grano, cedro candito, scorza di limone, zucchero, yogurt e margarina, e riscaldateli per qualche minuto a fuoco basso, fino ad ottenere un composto cremoso. Spegnete e versate 1 cucchiaino di acqua di fiori d’arancio. Stendete i 3/4 della pasta in uno stampo a cerniera, passato con della margarina e del pangrattato, versatevi il ripieno, quindi cospargete la superficie di gocce di cioccolato. Disponetevi sopra le striscette ottenute dalla rimanente pasta tagliate con l’apposita rotellina. Infornate per circa 30 minuti a 200°.
Lasciatela completamente raffreddare e ponetela in frigorifero.
Va servita a temperatura ambiente, meglio se un paio di giorni dopo la cottura, spolverizzata di zucchero a velo.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Sembra golossissima questa bella pastiera 🙂
Domanda: per ricotta di soia intendi il tofu??
Ciao Ele e buona notte 🙂
P.s. : scusa ho letto ora come hai ottenuto la ricotta 🙂
Ma che bellissima pastiera!!!! Complimenti!!!!
E’ meravigliosa!!!!
Complimentoni!!!
Ma che ,meravigliaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Buongiorno Elettra! Non ho ancora fatto colazione e ti vedo ‘sta fettonza di torta che mi fa sbavare! Mi piace l’idea della ricotta di soia, devo provare. Si può usare anche per delle torte salate, immagino, no?
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
io adoro la pastiera… ADORO!!
mmmmmmmm
adoro anche te ora….
Auguri a tutti, volevo chiedere ma la margarina idrogenata o no che sia, è un veleno. Questo è quello che ho letto, allora come si fa. La vedo spesso fra le vostre preparazioni e visto che bisogna fare attenzione a quello che si mangia mi è sorto questo dubbio. NOn è una critica la mia ma voglio sapere.
Yuki, che bella la foto del tuo profilo! Mi piace tanto!
Grazie ragazze per i complimenti, siete sempre così carine…
Devo dire che sono molto soddisfatta di questa mia creazione, in famiglia é piaciuta a tutti gli onnivori che sono rimasti veramente sbalorditi quando gli ho detto che era vegan !!!
@ Loira: sì, direi che la ricotta di soya si potrebbe utilizzare anche per delle torte salate, tipo la Pasqualina (visto che siamo in tema…) con gli spinaci, seppure io la farei anche con del semplice tofu sbriciolato… Basta provà, che cce’ vo’ ? 😉
@ Silvia, io di base sono contraria alle margarine, ho eliminato il più possibile dalle mie consuetudini alimentari i grassi idrogenati o parzialmente idrogenati, che si trovano soprattutto nelle margarine appunto, perché favoriscono l’insulino-resistenza ed aumentano il colesterolo.
Detto questo, di solito mi preparo io le torte ed i dolci a casa mia utilizzando sempre olio extra vergine di oliva o di semi e molto – ma molto – raramente questo burro di soya della Provamel, non compro mai nulla di industriale perché se mi va bene trovo nelle etichette quantomeno gli oli vegetali, che sono comunque oli saturi, dannosi per la salute.
Comunque penso che per pochissime volte all’anno, per delle occasioni così speciali, si possa utilizzare anche una semplice margarina non idrogenata, soprattutto per delle preparazioni di pastafrolla, come questa, dove la sostituzione con l’olio é molto difficile…
Baciotti,
Ele.
Buonasera signorina/ra Elettra,
Le devo porre alcuni quesiti che un pò mi lasciano perplesso:
1)la ricotta di soya ottenuta facendo boliire il latte (di soya) e unendo il limone non è tofu?
(anche se il tofu io lo preparo con la soia gialla)
2)Per preparare la pastafrolla si può sostituire la margarina con dell’ olio di semi od altro?
3) Cosa intende per gocce di cioccolato?
Grazie di un Suo cenno di riscontro Le auguro una buona Pasquetta e una buona serata
Buonasera Sig. Michele,
penso che il procedimento per ottenere la ricotta di soya sia lo stesso di quello per ottenere il tofu, solo che il tofu penso vada pressato per fare uscire bene il siero dai fiocchi (io non mi sono mai cimentata nel fare il tofu in casa, non vorrei sbagliarmi…).
Penso che la pastafrolla si possa preparare anche utilizzando dell’olio (il mio “pasticcere preferito”, Salvatore De Riso, fa una pastafrolla all’olio extravergine di oliva, solo che utilizza anche ingredienti di origine animale, quindi…), purtroppo nei miei esperimenti non mi é mai venuta bene, utilizzo quindi il burro di soya e vado sul sicuro.
Le gocce di cioccolato sono fatte da cioccolato a forma di gocce; se non le trova (strano, perché in un qualsiasi supermercato si trovano, nel reparto dei prodotti di pasticceria…), può utilizzare del cioccolato fondente da lei tritato o fatto a scagliette.
Grazie per gli auguri che ricambio e buona serata anche a Lei,
Ele.
Buonasera Signorina Elettra,
ma lo sa che questa pastiera mi sembra proprio niente male? Complimentoni.
Notte 😉
Elettra è semplicemente fantastica! sembra appena uscita da una pasticceria napoletana! complimentissimi!
Approfitto per salutare il Sig.Michele che ogni tanto ci delizia con la sua gentilezza d’altri tempi!
Scusami, ma solo 50 grammi di ricotta???
Non è un po’ poca?
Sarei molto interessata a veganizzare la pastiera, ma si tratta di un dolce fondamentalmente a base di ricotta, in cui questa dev’essere prevalente insieme al grano e ho paura che se ne mette così poca, alla fine cambi del tutto la sua consistenza di dolce a base di farcia umida (il gusto invece, ma questo è ovvio, cambia sicuramente).
Grazie Paola e Klichen per i complimenti, il Sig. Michele è proprio mitico !
@ paola, io ho usato 50 g di ricotta in quanto poi ho aggiunto lo yogurt di soya, quindi ti assicuro che l’umidità c’era tutta, ma volendo farla più “ricottosa” tu puoi evitare di mettere lo yogurt e raddoppiare la dose di ricotta. Per quanto riguarda il gusto, a noi non é parso poi così tanto diverso dall’originale, anche se quella napoletana in realtà non ha le gocce di cioccolato (infatti la ricetta non l’ho intitolata Pastiera napoletana ma La mia pastiera vegana, appunto perché é differente…).
😉
Sei grandissima Ele…. 😛
E’ meravigliosa questa pastiera
Mimi:
😀
Beeeelllllllaaaa questa!!!! Devo ringraziare Mimi per avermela fatta scoprire, che capolavoro!!!!
@ Mau: 😉
Sempre fuori tempo eccomi qui pronta a preparare la mia prima pastiera anche io! Avevo pensato di veganizzare la ricetta del nostro amico di Sorrento, che ogni anno delizia le parigine papille con la sua pastiera… Ma non ne ho bisogno: copio la tua! 😉
Anche Francesco, appunto l’amico Sorrentino, mette le gocce di cioccolato… mmmmh!
Quanta acqua di fiori di arancio dici vada messa? 3/4 c.minestra?
Grazie per questa ricetta, la proverò quest’anno e se supera la prova “sorella” sarò promossa!!! 😀
Sperimenterò anche la stevia con questa ricetta, così accontento anche i miei genitori che hanno il diabete, io per la linea e mia sorella perchè non c’è ricotta vaccina!!!
Thankssssss ^_^
uau proprio ieri sera ho mangiato una pastiera veg!
Pizza: anche io ti rispondo – purtroppo – fuori tempo massimo !!! Nella ricetta ho scritto: “un cucchiaino di acqua di fiori d’arancio”, quindi fai tu l’equivalente col cucchiaio da minestra…
dharma: spero superi ampiamente la prova-sorella. poi fammi sapere ! Molto interessante la stevia, ad avercela… 😉
Mirtilla: 🙂 .
Guarda io la stevia l’ho ordinata il 15 aprile nel primo pomeriggio e lunedì mi è arrivata a casina 😀
Per ora ho fatto la ricotta di Concita domani faccio il resto! 🙂
Una domanda il vasetto di yogurt è quello da 125gr?
perchè io ad esempio della sojasun l’ho trovo solo da 250gr qui 🙁
Sì dharma, il vasetto di yogurt è quello da 125 g. Spero tu sia riuscita a farla… 🙂
Colgo l’occasione per salutare tutti gli chefs all’ascolto !!!
Baciotti, Ele.
DOVRO’ SENZA DUBBIO PROVARE LA TUA PASTIERA VEGANA HO GIA’ L’ACQUOLINA…..A MANETTA!!!! COMPLIMENTIIIIII
Un po in ritardo, ma il dolce è riuscito!!!! 😀
Ha lasciato solo un po’ perplessi, al primo boccone, il retro gusto della stevia, ma poi se la sono spazzolata tutta velocemente!!!!
@Elettra immagginavo fosse inteso da 125gr il vasetto, ma volevo esser sicura anche se io ho abbondato ed è andata molto bene!!!
GRAZIE per la tua ricetta ^_^
io non uso mai la margarina per la pasta frolla provate la panna di riso o di soya che non contiene nulla di pericoloso per la salute.