Brutta torta di compleanno 2

Questa brutta torta di compleanno (parte 2), la dedico a tutti voi, che fate parte di questo blog e che un giorno spero di incontrare di persona.

Ingredienti:
800 g di yogurt di soia
100 g di farina di farro integrale
20 g di germe di grano
20 g di fiocchi d’avena
50 ml di latte di soia
1 cucchiaio di concentrato di dattero
vaniglia
200 g di cioccolato di modica
50 ml di olio evo

Procedimento:
Appendere lo yogurt in frigo in un telo, la sera prima. Preparare l’impasto con la farina, il germe di grano, l’avena e aggiungere i liquidi che avrete precedentemente mescolato. Lavorare la pasta e stenderla con le dita. Infornare per 10 minuti a 180 gradi.  Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e aggiungerlo al vegrino mescolandolo energeticamente aggiungendo anche un pò di vaniglia. Versare il composto sulla base, che si sarà raffreddata, e grattare il cioccolato rimasto con un coltello. Mettere la torta in frigo e servirla fredda.

Il punto
Volevo ringraziarvi per le parole che mi avete detto e per il sostegno morale di tutti voi, per chi mi ha scritto in privato e per chi mi ha deticato una rosa 😉 . Vi abbraccio forte, anche se virtualmente 🙁 . Ora però basta, mi sono depressa abbastanza, è ora di ubriacarsi… Bisogna esser sempre ubriachi. Tutto sta in questo: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che rompe le vostre spalle e vi inclina verso la terra, bisogna che vi ubriachiate senza tregua. Ma di che? Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro, ma ubriacatevi. E se qualche volta, sui gradini d’un palazzo, sull’erba verde d’un fossato, nella mesta solitudine della vostra camera vi risvegliate con l’ubriachezza già diminuita o scomparsa, domandate al vento, all’onda, alla stella, all’uccello, all’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, domandate che ora è; e il vento, l’onda, la stella, l’uccello, l’orologio, vi risponderanno: “È l’ora di ubriacarsi! Per non esser gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi; ubriacatevi senza smettere! Di vino, di poesia o di virtù, a piacer vostro.” Charles Baudelaire.