Questo konnyaku ha un sapore molto vellutato e piacevole. Moderatamente proteico ma versatile: utilizzabile in pietanze sia dolci che salate. Oggi l’ho utilizzato a fettine come lasagna nella Konnysagna SoyProt.
Ingredienti:
10 g di proteine isolate della soia (kcal 37.9, kcal 379/100g)
25 g di farina di konjac
4 g di calcio lattato (opzionale, ma utile)
11 g di kanten (kcal 1.6, kcal 16/100g)
1 lt. di acqua
Procedimento:
Mescolare molto bene con la frusta tutti gli ingredienti in polvere. Aggiungere acqua a filo mescolando rapidamente per non formare grumi. Mettere sul fuoco e, sempre mescolando, portare ad ebollizione. Lasciare bollire per una decina di minuti o fino a quando il composto sarà liscio e lucente e inizierà appena a formare grossi grumi (da schiacciare e sciogliere accuratamente).
Versare in uno stampo in vetro precedentemente inumidito. È di vitale importanza inumidire la forma.
Considerazioni:
TOT 907 g freddo kcal 39.5 kcal 4.36/100g L’aggiunta di calcio lattato o idrossido di calcio (introvabile in Italia!!) non è essenziale, ma ho notato che migliora la consistenza del konnyaku e aggiunge poco, ma salutare calcio. Anche il kanten non è essenziale, ma anche lui è utile per dare maggiore consistenza al konnyaku, che così può essere più facilmente modellato pur mantenendo la sua cremosità. Inolte, una gelatina senza la farina di konjac, ma solo con il kanten, non sarebbe in grado di addensare una tale quantità di acqua. Ottimo a fettine cosparse di stevia e cacao amaro in polvere, ma le possibilità di abbinamento sono pressoché infinite … degustubus
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Qui in China gli spaghetti di konjac sono quasi l’unica roba locale che me compro (da poco tutt’ora) e che mi fa impazzire!
L’idrossido di calcio si trova in Italia, 4 anni fà l’ho comprato in una farmacia romana durante uno dei miei viaggi di lavoro nella Città Eterna, perché mi serve per fare il tofu – non mi fido nemmeno del tofu prodotto qui con tanti OGM, acqua non pulita, pezzi di calcestruzzo (non scherzo)…
Grazie a tutti per tutte le vostre ricette!
R sei avanti eoni luce
bless and love!
CB.Beijin dimmi dove posso trovare l’idrossido di calcio. Qui in una farmacia si sono resi disponibili ad aordinarmelo, ma costa 300 euro al chilo … robe da matti!!
Grazie Luca, ma non sono eoni luce avanti, solo mi diverto a fare prove ed esperimenti, è la mia natura di ex-fisico (anche se ero teorico, molto matematico!!).Cmq, scherzi a parte, il konnyaku fatto in mille modi diversi è diventata una passione e, insieme al momen tofu che compro dal cinese, una vera dipendenza: ogni giorno un po’di entrambi,riesco a farne a meno. Aspetta a che mi pubblicano la mia konnysagna allo yubagù … è in attesa, prima o poi comparirà 😀
Wow!! ingredienti un po’ impegnativi da trovare forse 😀 ma di certo ne vale la pena!! 🙂
EnricaAnnalisa, la farina di konjac la trovi su TiBioNa.it e se la provi te ne innamori. Il lattato di calcio puoi sostituirlo con il solfato di calcio, sempre si Tibiona, ma credo che qualsiasi sale idrato di calcio vada bene. Il kanten è il nome giapponese per l’ agaragar. Ok ingredienti un po’ costosi, ma se bastano pochi grammi di ciascuno, quindi alla fine la spesa è davvero minima.
grazie mille Rita!! 😀 purtroppo sono gli ordini su internet che ci limitano un sacco!! Dobbiamo trovare quantità adeguate di merce da acquistare…e non è sempre molto facile! 🙂
Oddio hai raggione, quel che avevo comprato è calcio solfato!
R ma se io prendo gli spaghetti di konjac disidratati e li trito finissimo modello farina potrebbe esser un’espediente per ovviare alla carenza della farina!? che dici!?
Luca non ho idea di cosa possa succedere. MA perché non acquisti la farina che ti rende la vita molto meno complicata? Ordini su INternet e ti arriva aa casa in due giorni. Dove sta il problema? Guarda, io abito fuori città e la merce arriva in poco tempo senza problemi, ormai il corriere in questo centro residenziale è qui tutti i giorni perchè tutti acquistano online … molto più economico e meno inquinante che non sprecare benzina per farsi i 20 km che ci separano da CA per poi correre il rischio di non trovare quello che si cerca. Dunque credo che anche se tu abiti fuori città questo non sia un problema, giusto?
hai più che ragione R ma io sono un giovane vecchio eremita misantropo, mi piace acquistare ciò che vedo quando lo vedo….un po’ come per la musica, compro i cd o i vinili dal negoziante e non gli mp3-4-5-6 da internet e così via 🙂 magari un giorno accetterò il fatto che il Mondo va da una parte e ogni tanto dovrei forse andarci pure io 😉 nel dubbio però come canta Alborosie “dem tich mi to sey yes and mi still to sey no” (è in slang jamaicano ma credo si capisca)
bless and love!