Il pasticciotto è un dolce tipico della zona del Salento, composto da pasta frolla farcita di crema pasticcera. Nasce nel 1745 in un piccolo paese salentino, Galatina, e da allora ad oggi sono state proposte tante varianti a questo dolce che ha contribuito a rendere famosa la tipica cucina salentina.
È tipica abitudine dei salentini consumare questo dolce appena sfornato e ancora caldo per la colazione.
Oltre ad essere preparato nella sua classica forma di un piccolo tortino ovale, esiste anche nella forma di una torta rotonda, la torta pasticciotto. Inoltre oggi si trovano in commercio anche il pasticciotto profumato all’arancia, il pasticciotto con crema pasticcera e marmellata di amarene, il pasticciotto con crema al cioccolato e il pasticciotto nero di pastra folla al cacao con all’interno o crema gianduia o crema al cioccolato o crema pasticcera e pezzetti di cioccolato.
Come già detto, il pasticciotto nasce nel 1745 a Galatina nella bottega pasticciera della famiglia Ascalone durante le festività di San Paolo, guaritore delle tarantate. Nicola Ascalone si arrovella per inventare una novità che possa risollevare la critica situazione economica della bottega e tra una torta e un dolce si ritrova un impasto e un po’ di crema che non sono sufficienti per cuocere un’altra torta. Decide allora di utilizzare questi resti ponendoli in un piccolo recipiente di rame facendone una piccolissima torta di crema che lui stesso definisce un pasticcio. Mette ugualmente il pasticcio nel forno e lo regala ancora caldo a un passante. I complimenti e le lodi si sprecano. Il pasticcio è veramente ottimo e l’uomo ne vuole qualcuno da portare in famiglia. Nasce così il “pasticciotto de Lu Scalone”. Il successo è immediato e la voce si sparge in provincia. Sono passati 265 anni e il pasticciotto è ormai un dolce tipico del Salento. La città di Lecce lo ha riconosciuto come dolce tipico leccese ed è presente nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali redatto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
( tratto da Wikipedia.org/wiki/Pasticciotto)
Essi quando si viene in provincia di Lecce si fa colazione così caffè e pasticciotto caldo…non so nel resto della Puglia…io mangio quelli vegani della pasticceria bio se non ho voglia di farli a casa…i miei preferiti sono quelli ripieni di nocciole e cacao…
Ingredienti per la frolla:
- 300 gr di farina
- 100 gr di zucchero di canna
- 3/4 di un panetto di margarina
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
- latte di soya per impastare
- 1 bustina di vaniglia
Procedimento:
In un recipiente mischiate la farina con lo zucchero, il bicarbonato e la vaniglia…fate ammorbidire la margarina e unitela alla farina e il resto amalgamando bene con un cucchiaio o con le mani!aggiungete latte per impastare meglio dovrebbe andare bene anche l’ acqua (?)…e se è troppo appiccicosa aggiungete altra farina!fate una bella palla, impellicolatela e tenetela in frigo 1 o 2 ore…ora la cosa che forse vi manca sono gli stampini a forma di pasticciotto che qui abbiamo tutti…questi sono quelli antichi di mia nonna
comunque potete farli rotondi o quadrati il sapore non cambia…stendete la frolla con il mattarello e ne mettete un pò in ogni stampino riempite con la crema pasticcera o la vegella o la marmellata e chiudete tutto con un coperchio di frolla…spennellate con il latte e in forno per 20 min a 180° per la torta pasticciotto invece basta fare tutto in una forma per torta invece che in uno stampino…
Naturalmente la ricetta originale prevete un paio ingrediente in più…
Miraccomando mangiateli ancora tiepidi a colazione!mmmmmmm….
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
mmmmmmmm!!!!!!che buono caldo a colazione poi!!!adoro la colazione ho deciso!!!
Ora ce ne starebbe proprio bene uno!
Ma quando pieghi la frolla per adattarla allo stampo non si rompe?
che MERAVIGLIA! i tuoi pasticciotti rendono onore al salentu intero…
mi hai fatto venire una voglia di mare incredibile e tanta fame.
la frolla è bella elastica di solito…hai visto che non è neanche sottilissima poi…non si dovrebbe rompere…come se fai delle crostatine diciamo…
Bellissimo non lo conoscevo! Che meraviglia assolutamente da fare!
Ok, grazie 🙂
Che goduria..
Non ci posso credere… hai veganizzato i pasticciotti! Assolutamente da rifare!!! Ma dove la trovi la pasticceria bio a Lecce?
Proprio come ha detto Tati…che goduria!!
Lau ma sei di Lecce? Sta a Maglie in provincia…è un negozio bio e vende anche i dolci che fanno loro…cè dentro un piccolo laboratorio 🙂
Si,sono di lecce,speravo fosse in città…
dai Maglie è vicinissima sono 15 minuti in macchina…comunque ci sarà anche a Lecce un negozio bio credo…dai un occhiata 🙂
Ah Lau sai dove sta forse un negozio che può avere qualcosa?in via Taranto…si chiama mi pare La Bottega del Nonno…
Grazie! Andrò presto alla ricerca… Altrimenti i pasticciotti posso sempre farli in casa,no? …Penso che mi iscriverò presto a questo sito,è proprio bello!
O che bello questo dolce, ma la cosa che mi piace di più sono gli stampini di nonna, pensa quanti dolcetti hano sfornato 🙂
Questo dolce è proprio bello e solare come Lu Salentu!! 😀
@ Lau: fai bene! iscriviti! si si se li fai da sola sono sempre meglio! se hai una tua ricetta per la pasta frolla basta che segui quella…
@ Chicca: eh si mia nonna non la ferma nessuno va per i 90 e fa ancora le orecchiette a mano…
Uh non conoscevo questo dolce, sembra davvero buono! Poi gli stampini della nonna hanno di per sé qualcosa di godereccio solo a guardarli 😀 Lo metto tra le ricette da provare!! Magari con della composta di mirtilli dentro… bontà!
@Valerie quelli con la marmellata si chiamano Fruttoni e sono una variante, ripieni di marmellata e coperti di cioccolato fondente, di solito con la cotognata…io li preferisco al cioccolato però 😛
Sto per svenire… Interessante anche la storia di questo dolce.. Da provare sicuramente 😛
Brava,io non riuscirei a fare una cosa del genere, poi trovare un laboratorio bio da queste parti e impossibile ,mi accontento di sognarmelo!
E io questo stavo aspettando!!! Bravaaaaaaa
eh Giancarlo pensavo la stessa cosa…infatti l ho scoperto per caso…davo per scontato che qui non poteva esistere 😛
Ciao!
Con nostalgia ricordo la fragranza e il profumo del “vero” pasticciottoo leccese…fatto purtoppo cn lo strutto e con la crema pasticcera…è una delle poche cose che mi mancano…io lo faccio in casa(ma andrò a provare quelli del negozio di Maglie di cui tu parli), ma non è la stessa cosa…vabbè, a qualcosa bisogna pur rinunciare per salvare i ns animali!
Ah! La bottega del Nonno a Lecce non vende dolci “freschi” perché nn ha un laboratorio, ma vende solo qualche alimento bio confezionato.
Qamar anche tu sei di Lecce? in quello che faccio io con la crema pasticcera la differenza non si nota mia madre era convinta che ci fossero le uova, sono una goduria eh si…prova lì in negozio se ti trovi a passare ma ti consiglio di farteli meglio in casa 🙂
Eh sì, sono di Lecce…seguirò la tua ricetta perché quelli che faccio io sono solo la brutta copia del Pasticciotto! In realtà è difficile trovare un buon pasticciotto, anche nn vegan, fatto in casa!
Ti farò sapere…
P:S: come si chiama la pasticceria a Maglie? La via?
Grazie
L’ importante è stare attenti alla cottura non aspettare troppo…per la crema invece senza perdere troppo tempo puoi usare i preparati, che di solito non contengono derivati animali, si frullano con il latte di soia a freddo e in 2 minuti hai una crema buonissima e uguale alla normale crema pasticcera…il negozio non è una pasticceria ha solo una vetrinetta con qualcosa tra cui i pasticciotti, vende anche frutta e verdura, prodotti confezionati..è come un alimentari diciamo è in VIA GIUSEPPE GARIBALDI 59 MAGLIE (LE) tel: 0836428574 si chiama Pronto Bio
La Sarda io ti devo conoscere!! Scherzo, ma sei davvero un vulcano. Assaggerei volentieri questi pasticciotti!
Pippi sono sicura che alla prossima sagra del seitan ci conosceremo tutti!! l’ anno prossimo infatti starò a Milano e mi sarà mi semplice andarci…grazie mille per i complimenti 🙂
Chemmeravigliosità !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Te ne prenoto una decina già da adesso, per quando vieni a Milano, l’anno prossimo… 😉
Che meraviglia di dolcetti! E gli stampini della nonna?? FAN-TA-STI-CI!!!!!!
Allora devo rubare gli stampini alla nonna e metterli in valigia mi sa 😉
Sì sì, ruba ruba e porta a Milano…eh eh
uh signur!!!!! bontà!!!! stavo già sbavando con la fotografia, nel leggere le prime righe ho iniziato praticamente a fare come Homer con le ciambelle,hai presente?! O____o
Eh sì, DEVI portarli a Milano… Eheheheh ! 😀
oooohhhh…. che buonoooooooo!!!!
Buono? Strabuono. Bravissima. 😉
che bontà credo proprio che li proverò che la crema pasticcera!
Grazie mille per questa ricetta marvegliosa. Ma una domanda: 3/4 di un panetto di margarina – quanti grammi sono?
Scusa, ma quanti grammi sono 3/4 di un panetto di margarina? Grazie!
Ciao la sarda, grazie per le tante ricette pugliesi! Sono di lecce ma vivo in germania da un po di anni e devo dire che ogni tua ricetta che hai postato mi fa aprire tanti ricordi….
Grazie
Se trovate a Lecce la pasticceria che fa i pasticciotti vegan avvisate, mi raccomando!!! grazie
Cara,
la tua ricetta è davvero ottima e mi ha fatto tornare a Lecce almeno con il pensiero! Io e la mia fidanzata stiamo provando a riprodurre i pasticciotti, ma abbiamo avuto difficoltà con la quantità di margarina poiché la quantità che tu indichi è molto relativa… potresti essere più precisa rispetto agli altri ingredienti?
Grazie! 😉
Ma il ripieno che c’è qui nella foto come lo fai?