Ultima ricetta della trilogia etnica. Non so se sia effettivamente un piatto tipico siciliano, ma qui dalle mie parti è di certo una preparazione tradizionale.
Il trappeto, inventato dai romani per l’estrazione dell’olio dalle olive attraverso l’uso delle macine fatte roteare da un animale, oggi è poco usato, sostituito dai metodi più moderni. Mi dicevano che era consuetudine preparare questo piatto per fare gustare ai clienti del trappeto l’olio appena spremuto.
Ingredienti :
fave secche
aglio
semi di finocchio
olio extra vergine di oliva dei monti Iblei
sale integrale
prezzemolo
Procedimento :
Si fanno cuocere le fave private dei “nasi” per circa 30 minuti. Si scolano al dente. Si fa soffriggere abbondante aglio tritato in altrettanto abbondante olio con del sale e vi si passano poi le fave per una ventina di minuti. Cinque minuti prima di spegnere si mettono i semi di finocchio e poi si serve con prezzemolo tritato e, volendo, un filo di olio crudo.
Vanno di certo accompagnate con un buon vino rosso corposo.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Buonissime! Così e fave potrebbe dire di si anche chi non le ama particolarmente! Sono stupende!
Bello conoscere le origini delle cose. Le fave mi piacciono, per “nasi” intendi la pellicina intorno? Non ho l’olio dei monti Iblei…
ma questo di sicuro non mi fermerà 🙂
Ma che buone! Non mi stancherò mai di ribadire il mio grande amore per le fave: sono in assouto il mio legume preferito! 😀
Le voglio proprio provare, anche se invece dell’olio dei monti Iblei userò quello degli uliveti randazzesi del nonno 😛
Buone la fave, io le mangio crude di soltito ma negli ultimi tempi ho provato a metterle nel minestrone e devo dire che sono ottime anche così. Provero a cuocerle così come fai tu, sono senz’altro deliziose.
anch’io adoro le fave di solito le mangio crude..ma anche cosi’ m’ispirano tantissimo 🙂
E vai con le ricette regionali. Bravo Sebastiano!
Mamma mia che buona. Bravo. 😉
Ottimissima e buonissima!!! 😛
Questa ricetta la devo fare sicuramente al mio papa’ che adora le fave e grazie a tutti gli chef di veganblog ho trovato svariati modi di cucinarle,io quando mi piace una ricetta tendo ad essere ripetitiva,ma adesso con tutte queste ricette variare è d’obbligo
Ottimo questo piatto, mi immagino la scena nei frantoi siculi, ci sono stata qualche anno fa durante la spremitura delle nostre olive e si crea un atmosfera molto particolare e casereggia a me è capitato di vedere chi porta il pane fresco per assaggiare l’olio 🙂 Mamma mia quanto è buono il nostro olio!
Lo trovo magnifico!
E lo farò appena compro le fave secche.
Ma si può fare anche con le fave fresche?…so che di sicuro non avrà lo stesso sapore.
Grazie
Mo’
Sebastiano, una sola cosa: ti adooooroooo!!!
Ciao Seba, finalmente!!! Bellissima ricettina, complimenti!
Oh le fave! Che bontà! Copiare copiare copiare! 🙂
buone le fave …quelle nuove?