Un’ottima alternativa al pangrattato per gratinare le vostre pietanze? L’okara!! Rende i piatti davvero buoni, croccanti ed io sono felice perché ho trovato un altro modo per utilizzare i residui della preparazione di tofu! Adorate spinaci, coste & Co., ma non li cucinate perché ne mangereste solo voi? Provate questa ricetta, gli uomini di casa Mammabio hanno apprezzato.. 🙂
Ingredienti (per 3-4 persone):
300 g di fagioli cannellini cotti (preferibilmente non in scatola)
300 g di coste rosse sbollentate
1 scalogno mondato e affettato
1 cucchiaio i semi di girasole
6-7 foglie di menta
50 g di okara
sale
pepe misto
olio evo
riso basmati al vapore
tanto amore
Procedimento:
Tagliare le coste a tocchetti, farle saltare in padella con un filo d’olio e lo scalogno. Aggiungere i semi di girasole, le foglie di menta e frullare il tutto. Aggiustare di sale e mettere da parte. Scaldare i fagioli con un po’ della loro acqua di cottura, quindi frullarli con un filo d’olio evo , una macinata di pepe. Regolare di sale. Ungere una pirofila con poco olio evo e cospargerla con metà dell’okara. Versare il composto di fagioli e livellare. Aggiungere quindi la purea di coste e terminare con l’okara rimanente e un filo d’olio. Gratinare in forno già caldo a 200° per una decina di minuti. Servire il gratin accompagnato da del riso basmati al vapore. Buon appetito!
Il punto:
Per gratinare ho utilizzato dell’okara fatta seccare in forno a 200° per una ventina di minuti (era molto bagnata e non sono riuscita ad utilizzare il metodo dell’asciugatura a freddo). La grana non era finissima e questo ha dato al piatto una croccantezza particolare che ben si sposava alla morbidezza delle due purée. Le coste rosse non le avevo mai utilizzate prima. Sono davvero buone – un po’ più dolci delle sorelle – e se non sono stracotte, conservano un rosso brillante veramente molto bello.
Tornando in tema okara ecco la foto del mio ultimo esperimento, una variazione “alla pizzaiola” (ho aggiunto dei pomodori secchi e dell’origano) dei cracker che faccio praticamente ormai tutte le settimane..
Se non fosse che faccio una fatica immane a stendere l’impasto così sottile li farei tutti i giorni… non durano molto e… creano dipendenza! Se qualcuno fosse interessato, pubblicherò la ricetta prossimamente. Alla prossima!!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Io sono interessata! Infatti pensvo avessi messo anche la ricetta dei crackers.COmunque complimenti, splendita ricetta e ottimo modo di usare l’okara.Io ancora sperimento, ma non va sempre a buon fine.Ho provato però a metterla in forno con una pastella di ceci e una verdura e mi è piaciuta.Anche in un dolce e non era niente male, ma i crackers mi incuriosiscono parecchio.
Complimenti! Per la ricetta, la fantasia, le coste rosse e la bella presentazione! 🙂
Anch’io uso l’okara secca per panare e gratinare e la trovo fantastica!!!posta la ricetta dei crackers!!!
cara mammaBio, un piatto da favola 🙂
lo rifarò presto, con un gran sorriso, felice!
Grazie, alla prossima Elena.
Ma che buono questo gratin, bellissima anche la presentazione! Anche io sono molto interessata alla ricerca dei crackers, in questi giorni sono alla ricerca di una ricettina interessante al proposito ma niente, o non la trovo e se la trovo non ho gli ingredienti…l’okara ce l’ho 😉
I crackers !!!!! Attendiamo fiduciosi !!!!!
Ps Non è che mi adotteresti ?
crackers crackers!!!
ti stimo: metterei l’okara ovunque… e quei crakers sembrano deliziosi