Ciapalà, la mezza vegetariana di una volta non esiste più, ora c’è una nuova persona che è riuscita non solo a lasciar andare i propri finti bisogni (uova, latticini) lontani da sè, non solo è riuscita a ri-scoprirsi e ad amarsi di più amando anche tutti gli esseri viventi, non solo si è sentita fiera di sè stessa per aver raggiunto uno dei tanti obiettivi postisi, ma soprattutto è riuscita a farsi un seitan spettacolare da sola!!! E (non si inizia una frase con “E”!!), sì su Veganblog ci sono un sacco di ricette per farsi il seitan in casa ma… sono così felice che non posso fare a meno di pubblicare la mia (scusatemi l’eccesso di felicità, ma dopo i primi 3 tentativi – uno troppo piccolo, uno troppo stopposo ed uno troppo colloso – sono felice di essere riuscita a farmi l’equivalente di 5 confezioni di seitan della Coop con solo 45 centesimi di euro di farina della Lidl ;-).
Ingredienti:
1 kg di farina
acqua qb
1 pizzico di sale (poco, altrimenti il seitan diventa salatissimo!!!)
spezie
brodo vegetale
aromi a piacere
Procedimento:
Tempo indispesabile previsto: 2 ore. Tempi di ammollo/cottura durante i quali potrete farvi i beneamati ca**i vostri: ad libitum!! Far bollire circa 2 l di acqua ed aggiungere il sale (come per preparare la pasta). Far raffreddare. Impastare l’altra acqua (quella non salata) e la farina come per fare la pizza (l’impasto deve essere solido, non deve attaccare alle mani)… Il mio consiglio è di versare prima 1 l di acqua, aggiungere la farina ed impastare fino ad ottenere una finta pizza, poi aggiungere l’altro l di acqua ed il resto della farina sempre poco alla volta. Quando avrete ottenuto una palla simile alla pasta della pizza, mettetela in ammollo nell’acqua salata preparata precedentemente. Ammollate la palletta e lasciate riposare 2-4 ore. In un padellone della nonna mettere altra acqua, il brodo, gli aromi e le spezie (io ho usato timo, rosmarino, erba cipollina, origano del mio balcone e poi curcuma, noce moscata e bacche di ginepro vergognosamente acquistate al supermercato). Far bollire e lasciare il gas accesso al minimo. Nel frattempo scolate la pallozza. Ricoprire il lavello con carta forno unta (serve per recuperare l’amido – ampiamente riutilizzabile sia come concime che come mangime sia come veganrich – in maniera civile, senza sporcare 600 contenitori come facevo io le prime volte). Nel medesimo lavello mettete uno scolapasta e nello scolapasta posizionate la pallozza. Inizia la fase “mi diverto, ma mi rompo le azze!!! “: fate scorrere l’acqua a filo (alternando calda e fredda, oppure sempre tiepida scegliete voi… l’importante è iniziare e finire con acqua quasi gelida !). Mentre l’acqua scorre, continuate ad impastare anche se vedrete pezzi importanti della pallozza scappare via. L’amido rimasto dal primo “ammollo” inizia a staccarsi. Continuate così alternando se vi va la temperatura dell’acqua e staccando obbligatoriamente qualunque pezzetto bianco “similgrasso”. Ficcate il tutto in un contenitore con la forma che desiderate per il vostro seitan e metteteci sopra un peso (così scolerà l’acqua in eccesso e riassorbirà le proprietà rilasciate senza riassorbire la propria parte liquida). Quando il padellone della nonna bolle, versateci il vostro seitan-formina, richiudete con il coperchio, abbassate la fiamma e lasciate andare finchè il seitan non avrà raggiunto la dimensione desiderata (bollendo si gonfia sempre più!). Scolate, fate raffreddare, affettate (oppure scubettate), marinate nel liquido di cottura per 1/2 ora, et voilà, quasi pronto! Fate bollire nuovamente, ma questa volta affettato/scubettato/quadrangolato. Ora mancano poche cose… fate asciugare il seitan al sole (mollerà tutta l’acqua e si asciugeherà senza ammuffire), poi se volete conservarlo per pochi giorni cacciate il seitan in un contenitore qualunque (o quasi)… se invece volete conservarlo per molti mesi, fate una cottura veloce al vapore e poi insacchettate sotto vuoto (potete usare un sacchetto della spesa ed un tappo di bottiglia di plastica per il sottovuoto).
Nota:
Colgo l’occasione per chiedere una “categoria” dedicata al riciclo, perchè essere vegan è anche quello e vorrei spiegare il metodo del sottovuoto (così come il germogliatore-fai-da-te) senza dover per forza pubblicare una ricetta culinaria… sarebbe un passo in più per Veganblog, per far capire alle persone che essere vegan non è solo mangiare etico, ma è una scelta di vita che si può portare avanti senza grosse difficoltà…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Che bello il tuo seitan!
Anche io lo preparo in casa, risparmio davvero un sacco!
La prossima volta proverò il tuo metodo! 🙂
🙁 🙁 a me non riesce mai! Ho rinunciato da tempo ad autoprodurlo
E visto che nemmeno lo acquisto pronto, lo preparo con l’instant seitan 😛
Certo cara Jujole, il tuo è certamente più buono!!!
A me qualche fettinaaaaaa… 🙂
Complimenti 🙂
Beh direi che il tuo seitan é fantastico Jujole! 🙂 Non ho capito bene il sistema del sottovuoto col sacchetto e il tappo di bottiglia però… 🙄 potresti spiegarmelo? Complimenti e GO VEGAN !!! Un bacio 😉
Brava! Sia per il seitan (non ho tempo per farlo e ammiro chi si cimenta nell’auto-produzione) sia (e soprattutto) per la scelta consapevole di diventare vegana al 100%.
Io sono molto fai-da-me eheheh ! Vorrei sapere come si fa il germogliatore casalingo perché spesso combino un casino! 🙁 Perché non pubblichi su “considerazioni” o su “un’idea per…” , dai… Grazie !!! 🙂
ciao
alcune domande:
1-non ho ben capito quale contenitore si può usare come formina
2-deve avere dei buchi per fare uscire l’acqua quando metti sopra il peso?
3-fai bollire il seitan senza avvolgerlo in un panno? Ho sempre fatto così perchè era previsto in tutte le ricette che ho letto
4-dopo aver affettato il seitan e averlo fatto marinare, lo fai ribollire completamente coperto? Per quanto tempo?
grazie
Francesca
La categoria c’è.. “U’n’idea per… – non sprecare gli avanzi” 😉
Bello questo seitan, anche io pubblicai il mio, ed ero molto contenta. Sarei felice se gli dessi un’occhiata, la ricetta si chiama “Sola contro tutto il mondo” 🙂
Grazie a tutte ragazze 😉
@Francy:
1.puoi usare qualunque contenitore che abbia la forma che vuoi dare al tuo seitan (quadrato,cilindrico,sferico… io a volte uso una tazzona e a volte un vecchio barattolo del fruttosio ;)).
2.No no niente buchi l’importante è piazzarci dentro il seitan e premerlo in modo che butti fuori tutta l’acqua ed eventuali residui di amido..
3.Una volta anch’io lo avvolgevo nel panno ma rimane della dimensione che gli dai tu. Invece senza panno si gonfia e si espande, quindi te ne esce il doppio praticamente 😉 E mantiene la forma che gli hai dato con la formina ^^
4. Si si lo faccio ribollire coperto del brodo di prima (se si è asciugato aggiungo un po’ d’acqua).. per le tempistiche io vado a occhio, quando sento con la forchetta che è sodo, quando lo assaggio e mi garba il sapore,quando il colore è piacevole lo tolgo 😉
@Lali_64 tra oggi e domani mi impegnerò per pubblicare sia il germogliatore sia il crea-sottovuoto, però mi era stato detto che per pubblicarle devo scrivere almeno una ricettina…Il germogliatore te lo scrivo qui al volo (l’immagine di riferimento invece la trovi qui:http://s22.postimg.org/v46yi3z81/1074037_10200336163306707_709711348_o.jpg ) :
OCCORRENTE:
2 bottigli di plastica (io avevo quelle da 1,5 L)
spago alimentare
1 forbice
garza (io ho usato un vecchio calzino)
PROCEDIMENTO:
Tagliare il fondo di entrambe le bottiglie ad un’altezza di circa 5/7 cm (dal fondo) .
Di una sola delle due bottiglie, tagliare il collo 2/3 cm appena sotto il tappo -riquadro viola scuro-.
Prendere la bottiglia con il collo e applicare (sul collo, togliendo il tappo) la garzetta (calizno), fissandola con lo spago alimentare -riquadro verde-.
Rovesciare la bottiglia a testa in giù ed incastrarla dentro l’altra bottiglia (il collo di quella con la garza va nel “sedere” di quella senza collo).
Incastrare poi il tutto in uno dei due fondo, facendo attenzione che la parte della bottiglia senza collo sia rivolta verso il basso dentro il fondo -riquadro blu-.
Bucherellare uno dei due fondi.
Chiudere la parte alta con il fondo bucherellato incastrandolo -riquadro rosso-.
Quando serve, aprire il coperchio bucherellato, versare i fagioli da far germogliare,richiudere e passare rapidamente sotto l’acqua . l’acqua bagnera i semi e scolerà nella seconda bottiglia ed infine nel secondo fondo. La garza serve per evitare che i fagioli cadano di sotto
@Lullaby l’avevo letta ed avevo pensato di provare anch’io a metterci il pomodoro, ma non so se con la farina normale otterrei lo stesso risultato che hai ottenuto con l’IS, mi sa che farei un pastrocchio….comunque pensavo di provare uno di sti giorni ad acquistare l’instant seitan per curiosità, non l’ho mai usato !! Ed allora proverò a seguire la tua ricetta e ti farò sapere 😉
ho fatto bollire una volta il seitan senza avvolgerlo nel panno ma ne è risultata una spugna!!
Ingegnoso quest’arnese, davvero! Lo hai inventato tu? Che forzaaaa! Ora chi mi fermerà piú? VOGLIO IL GERMOGLIO !!!
@Francy vedrai che in questo modo verrà non spugnoso 🙂
@Laly si l’ho inventato io dopo prove con barattoli di vetro,piatti,vaschette mi sono rotta e ho fatto questo 🙂
Urrah per Jujole, la nostra megafantasuperinventriceeee!!! 😀 Ribadisco: “Avrò il germoglio “!
Non ho ben capito quanto lo lavi. Io lo lavo in un colino grande finchè tutto l’amido non è uscito e l’acqua è trasparente poi faccio delle palle che faccio cuocere nel brodo dove poi lo mantengo in frigo anche 15 giorni. E’ da tanto tempo che lo faccio cosi e ti assicuro che viene benissimo e buonissimo.
Quanto al germogliatore io uso semplicemente un piatto e li sciacquo più volte finchè non escono i germogli
@Pina: si io lo lavo nello scolapasta per recuperare l’amido e lo lavo di che l’acqua non è limpida e sono riuscita a togliere i frammentini…Per i germogli,a seconda di quello che vuoi far germogliare (leguminose o semi) e aseconda delle dimensioni il piatto può andar bene o meno,se poi consideri che il piatto per i primi 3 giorni deve state al buio…diventa scomodo (almeno,per me) .. 😀
@Laly attendo i tuoi germogli eh!
Ciao, scusa ma forse non ho capito molto bene..
“Il mio consiglio è di versare prima 1 l di acqua, aggiungere la farina ed impastare fino ad ottenere una finta pizza, poi aggiungere l’altro l di acqua ed il resto della farina sempre poco alla volta.”
cioè fai il seitan con un kg di farina e due litri di acqua?
grazie