Parliamoci chiaro: eliminare l’inquinamento dalla nostra vita è praticamente impossibile. Dobbiamo pur mangiare e, a meno che non abbiamo la fortuna di poter disporre di un orto casalingo da irrigare con acqua pura, siamo costretti ad acquistare verdure e frutta la cui provenienza, nel migliore dei casi, è certa, ma sconosciuta. Potreste dire acquistando prodotti biologici di avere la certezza della bontà del terreno e dell’acqua che hanno generato il cibo che mangerete? No, la risposta è scontata. Nessuno può essere certo della provenienza degli alimenti acquistati a meno che non si avvalga dell’auto-produzione. Ma come si fa a produrre del buon cibo in un appartamento nel centro città? La risposta è: produrre da soli i germogli. Non è solo divertente e facile, ma anche economico e, soprattutto, salutare. Possiamo ottenere degli ottimi germogli in poche mosse dedicando loro appena qualche minuto al giorno. Io ho iniziato questa avventura qualche anno fa, prendendo spunto da un sito che suggeriva di cominciare senza germogliatore, ma riutilizzando le vaschette in plastica che di solito contengono le carote o le verdure, come la rucola o il songino. Mi è piaciuto molto sperimentare con questi mezzi di fortuna per addentrarmi in una pratica per me nuova e assolutamente strana. Produrre germogli da sola? Mi faceva ridere. Eppure i risultati sono stati da subito sorprendenti. I germogli, infatti, crescono facilmente. E’ nella loro natura. Metti un seme ed un pochino di umidità e… il gioco è fatto. Diciamo che bisogna proprio impegnarsi per rovinare il risultato! Basta non dimenticare quattro ingredienti per veder realizzato il miracolo della vita che nasce in casa nostra.
Ingredienti:
semi
acqua
Procedimento:
L’acqua è l’ingrediente magico. Non deve mancare, ma neanche eccedere. Il seme ha bisogno, diciamo, di una “pozione” d’acqua per risvegliarsi dallo stato dormiente ed attivare le reazioni chimiche necessarie a trasformarlo in piantina. Dunque l’acqua deve essere calibrata bene per consentire la magia del risveglio, ma senza eccessi in modo da evitare che si formino delle muffe dannose per i germogli. Il clima ideale: teniamo i nostri germogli ad una temperatura tra i 20° ed i 28°. Questo è l’altro ingrediente magico che favorisce il risveglio di qualsiasi tipo di seme. L’ossigeno deve circolare liberamente, perchè avvenga la magia i semi devono respirare. Ultimo ingrediente, ma non meno importante è la luce. Non è necessaria per tutti i tipi di semi, ma soltanto per quelli “a foglia” e soltanto dopo 3-4 giorni di germinazione. La luce, come sappiamo, permette la fotosintesi e la formazione della clorofilla, fonte di energia. In ogni caso, la luce del sole deve essere sempre indiretta perchè altrimenti rovinerebbe tutto il nostro lavoro. Io utilizzo un germogliatore in terracotta. E’ perfetto perchè crea un clima umido ideale per i germogli, le vaschette si aprono e chiudono con il sistema di apertura luce/buio ed hanno il fondo forato in modo da permettere lo scolo dell’acqua tra un ripiano e l’altro. Mettiamoci al lavoro! Per prima cosa mettiamo a mollo i nostri semi per qualche ora (io ce li tengo tutta la notte) poi li sciacquiamo sotto l’acqua corrente e li disponiamo dentro le vaschette. Chiudiamo il coperchio. A questo punto i nostri semini hanno bisogno della loro pozione magica (l’acqua) almeno 3 volte al giorno. Procuratevi uno spruzzino che riempirete d’acqua e coccolate i vostri semini con delle doccette di acqua fresca. Già dopo qualche ora il miracolo avrà inizio e dai semini cominceranno ad uscire dei piccoli germoglietti. In base al tipo di seme che abbiamo scelto, aspetteremo 2-7 giorni per il raccolto. I semi di erba alfa medica e di ravanello sono per germogli di tipo “a foglia” e dunque dopo 3 giorni avranno bisogno anche di luce indiretta per completare la crescita. E quando sono pronti? Potete consumarli subito o conservarli in frigorifero fino ad 1 settimana dentro una busta per alimenti. Ogni tipo di germoglio ha un gusto a sè, a volte vicino al sapore della pianta adulta. Per esempio i germogli di rucola hanno un sapore simile alla rucola, così come i germogli di ravanello ricordano il sapore dei ravanelli. Dunque dipende dai gusti abbinare i germogli ad altri alimenti, oppure consumarli da soli. Ecco qualche suggerimento: crudi con un’insalata mista, frullati nei succhi freschi o nei frullati, centrifugati da soli o con altre verdure, nei panini imbottiti insieme ad altri ingredienti, negli involtini con altre verdure, cotti al vapore oppure mescolati alle zuppe al momento di servire.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ciao Naturae, benvenutissima tra noi! 😉
Brava e benvenuta!
Benvenuta!!! Bravissima, fa sempre bene rinfrescare la memoria con una “ricetta” come questa… 😛 a presto!
Ciao Naturae…
BENVENUTA!!!!!
🙂
Ciao Naturae, che super-mamma che sei!! E poi mi dai tante altre informazioni utili perchè proprio in questi giorni mi volevo mettere all’opera con i germogli! Le sincronicità…. 🙂 Benvenuta!
Benvenuta e complimenti!
Benvenutissima e grazie mille per tutte queste informazioni detagliate 🙂
benvenutissima tra noi! bellissimo questo post, spiegazione accurata e dettagliata!grazieee
Grazie Naturae per questa ricetta preziosa! Avevo proprio in mente di produrre buoni germogli per le mie insalate 😀 !!!
E benarrivata su Veganblog 😉 !!!
Benvenuta! Anch’io con la primavera rispolvero il mio germogliatore….adoro gli alfa alfa e i fagioli mungo
Benvenuta 😛
Benvenuta!!!! Anch io adoro i germogli ed ultimamente ho iniziato a fare quelli di girasole che hanno un sapore buonissimo. Complimenti per tutta la spiegazione dettagliata
Wow!! Esordio col botto!! Che bellissimo post!!Molto interessante. Dalle tue parole traspaiono gratitudine e grande sensibilità per la Madre Natura. Chissà che questa tua apertura il percorso delle tue figlie non ti portino verso un approccio anche etico alla cucina vegan… 🙂 Ho apprezzato molto la tua presentazione. Passami a trovare sul mio blog http://www.naturalentamente.it, se ti va. Il ritorno alle origini è uno dei pilastri del mio piccolo spazio di condivisione…
Benvenuta in Veganblog!! Shanti!!
Salve a tutti, anch’io solito prepararmi i germogli. Ho messo da parte il germogliatore in terracotta di siena come rappresentato in foto, perchè piccolo e per fare germogliare i semi piccolissimi tipo erba medica, non è molto pratico in quanto i semini si insinuano dentro i fori del germogliatore. Al suo posto uso fare germogliare i semi nella classica vaschetta che serve per la ricotta. E’ una vaschetta pluriforata alla base ed ai lati. Ciò non permette acqua di ristagno che farebbe ammuffire i semi e mi limito solo la mattina e la sera a vaporizzare dell’acqua dentro. Di giorno tengo al buio i semi e di notte li scopro. La vaschetta mi consente, di poter lavare abbondandemente con acqua corrente i semi germogliati, prima di mangiarli. Grazie
Ottimo post! 🙂
..germogliatore in terracotta già inserito, da tempo, nella wishlist!
..aspetto solo di diventare un pò più pratica, anche nel calcolo delle quantità, ma prima o poi lo prenderò sicuramente!
Benvenuta!
Benvenuta tra noi cara! 🙂 🙂 🙂
Ciao Naturae! Prima di tutto benvenuta in questa commuity che é davvero piena di persone spettacolari! Condivido e apprezzo tutto ció che hai scritto nella tua presentazione…avanti cosí! E grazie per questo bel post, lo linkeró molto volentieri al mio blog 😀
Ho provato a fare i germogli di lenticchie..buonissimi. Ora sto provando con il miglio ma non cresce nulla.sono al 4* giorno..qualcuno puó illuminarmi? Grazie a chi vorrà rispondere!