Ganesh dahl

Oggi visto il cattivo tempo e visto che decorre il compleanno della divinità indiana Ganesh (poi vi racconto l’aneddoto) ho voluto coccolarmi con un po’ di cucina indiana, ovviamente rivisitata!
Ingredienti:
200 g di zucca mantovana
50 g di anacardi
2 patate a pasta bianca piccole
1 cipolla bianca piccola
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di garam masala per verdure
1 cucchiaio di olio evo
sale qb

Procedimento:
Ieri sera avevo messo in forno la zucca tagliata a spicchi senza alcun condimento e oggi mi è stata davvero utile per il pranzo. Partiamo dal tritare finemente gli anacardi e la cipolla. Mettete a soffriggere per 5′ la cipolla in un tegame con il cucchiaio di olio. Successivamente aggiungete le spezie e gli anacardi tritati per altri 5′ in modo tale da lasciar tostare sia le spezie che gli anacardi. Nel frattempo tagliate a cubetti piccoli le patate e la zucca precedentemente cotta in forno. Unite nel tegame prima le patate e poi la zucca e coprite a filo con l’acqua calda. Coprite con un coperchio il tegame e fate cuocere a fuoco medio il tutto fino al completo assorbimento dell’acqua. Quando sarà pronto riducete tutto in una crema. Come da tradizione orientale ho mangiato il mio dahl con il riso basmati cotto con le bacche di cardamomo. Il piatto doveva essere guarnito con del coriandolo fresco che non possedevo :(. L’odore nocciolato e speziato della pietanza mi fa impazzire!

Il punto:
Vi starete chiedendo cosa centra Ganesh con questa mia ricetta, eehehe eheh! Oggi i devoti a questa simpatica divinità con la testa d’elefante festeggiano il suo compleanno e qua a Venezia, la proprietaria dell’unico ristorante indiano dona in suo onore cibo a tutte le persone che passeranno dal suo ristorante. Quindi simpaticamente volevo fare un piccolo omaggio a tutti coloro che diffondono con allegria le diverse usanze e i diversi credi, rispettando la libertà di tutti! Namastè

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che bontà!!! Proprio in questo periodo mi sto appassionando di cucina indiana… complimenti 🙂

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  2. La cucina indiana è una delle mie preferite. Adoro le spezie, adoro gli odori e i sapori decisi, insomma una droga! 😀

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  3. wow! questo piatto unisce 2 mie passioni quella x la zucca che è totale e quella x la cucina indiana.. se solo costasse un po’ meno ci mangerei molto + spesso però in effetti replicarla a casa è una bella soddisfazione..

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  4. Buonissima questa crema 😀 ma il ‘dahl’ di preciso che piatto sarebbe? la cucina indiana mi piace parecchio però purtroppo sono anche piuttosto ignorante in materia 😉

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  5. Io l’ho provata solo una volta la cucina indiana. Sembra “interessante”.

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  6. Pensa che ho diversi libri sulla cucina indiana, perché è proprio la mia passione. Tutta la cucina indiana si basa su piatti unici, solitamente delle creme o zuppe accompagnate da riso. E poi ci sono una serie di salse, chiamate chutney (salse con frutta o altro) e piccoli antipasti vari, se proprio così vogliamo definirli! I dahl per lo più sono creme di legumi speziati uniti a verdure o frutta secca. Quando vuoi ripetizioni sull’India, chiedi pure 🙂

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  7. ho un tatuaggio di Ganesh sulla schiena….e adoro la dhal, che di solito faccio con le lenticchie, ma non vedo l’ora di provare il tuo 🙂

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  8. mhmmmmmmmmm Bonooooo, anche a me piace la cucina indiana, solo il problema è che non si trovano sempre tutte le spezie, o meglio bisogna cercare bene e in città perchè nei paesini non si trovano facilmente…però è moolto buona per quelle piccole cose che ho fatto…questa mi sembra molto buona e poi è così invitante!! Bravissimaaa! :mrgreen:

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  9. @Emma: wow per il tatuaggio! Le divinità indiane mi hanno sempre affascinato fin da piccola, chissà forse un giorno scoprirò il senso di tutta questa passione! Prova questa dahl e poi fammi sapere!
    @Lau: grazie! Consiglio mega scorte di spezie quando ti sposti verso la città 😉

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  10. sì monica, anch’io sono interessatissima all’India spirituale. Tutto è cominciato alle superiori, studiando Gandhi. La prof mi consigliò di leggere la baghavad gita. L’ho comprata e da allora l’ho riletta tre volte. Insieme all’autobiografia di Paramahansa Yogananda, che ho letto sempre dietro suo suggerimento…

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  11. Oddio! Io AMO la cucina indiana, pensa che i miei vicini di casa indiani ogni tanto mi cucinano qualche piatto tipico, dato che sanno della mia smodata passione!
    Ottima ricetta, te la copio!
    Namastè 🙂

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  12. namastè…amo smodatamente la cucina indiana.anch’io di solito mangio il dhal di lenticchie.interessante la tua versione.

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  13. Slurp!!! Io vado letteralmente pazza per la cucina indiana 😉 Giusto stasera mi sono preparata una zuppa speziata di fagioli mung… In effetti però il “dahl” dovrebbe essere una crema di lenticchie, giusto???
    Domanda probabilmente banale: le bacche di cardamomo che aggiungi in cottura al riso basmati, devono essere intere (non sbucciate) oppure se ne utilizzano i semini contenuti all’interno :roll:?

    Bella iniziativa quella dei gestori del ristorante indiano…è proprio vero che è tutta un’altra cultura ed una diversa mentalità: qui da noi le feste sono casomai occasione per proporre gli stessi articoli/servizi a prezzo maggiorato, altro che offrire e condividere gratuitamente 🙁

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  14. Ciò che mi piace moltissimo della loro religione è che è uno stile di vita soprattutto. Ottima questa ricetta, ieri ho comprato la zucca, quindi credo che la cucinerò così. Grazie per l’idea e Namastè anche a te. 🙂

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  15. @Emma: ho iniziato a leggere la Baghavadgita quando ho iniziato a praticare yoga. La mia maestra era fenomenale e credo che non troverò nessun altro come lei :(. Ahimè, quando mi sono trasferita a Venezia ho dovuto rinunciare perché nessuno pratica lo yoga alla quale ero stata abituata. Spero vivamente questo autunno di riprendere le pratiche.
    @EluS: wow, che fortunata!
    @FlowerPower: da quello che ho capito il concetto di “dahl” varia da regione a regione dell’India, solitamente si tratta di crema di lenticchie, ma mi è capitato spesso di trovarne anche di soli ceci e anacardi. Le bacche di cardamomo devo essere rigorosamente intere, solo così conservano il loro aroma, altrimenti il riso diventa amarognolo.
    Ieri sera sono passata dal ristorante e c’era davvero una bella atmosfera, troppa troppa gente e buon cibo anche vegan :).
    Buona giornata a tutti!

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  16. ciao monica!!! che bel piatto!! 😛 io ho comprato un garam masala buonissimo a bologna… è originale e profumatissimo 🙂

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  17. Adoro la cucina indiana, le spezie e la tua deliziosa ricetta! 🙂 🙂

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  18. namastè! buonissima questa ricetta… e tanti auguri di buon compleanno a Ganesh 😀

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  19. Questa la devo provare assolutamente. Appena compro la zucca!!!

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  20. ciao ciao, grazie per la ricetta, anche io sono appassionato di cucina indiana. una piccola precisazione, giusto per chiaccherare: Dal e’ il tipo di preparazione di lenticchie ma anche piselli e fagioli.
    Sul cardamomo: in realta’ si puo’ usare in due modi: o la bacca intera, oppure per alcune preparazioni si possono prendere i semini contenuti nella bacca e “distruggerli” nel mortaio, poi magari utilizzati per aromatizzare un curry… E’ una potenza meravigliosa…
    mamma che fame…

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  21. Che piatto bellissimo!! Anche noi amiamo la cucina indiana, e l’India in genere…lo proveremo presto 🙂

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  22. Che buona la cucina indiana! E che carina l’idea della proprietaria del ristorante!

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  23. Ottima ricetta! fatta stasera!
    Grazie mille 😀

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  24. Ciao Monica! Che meraviglia il tuo dahl! Ho proprio un moroso mantovano che fa al caso nostro! XD hihihihi! Che carina la signora del ristorante!! Com’è che si chiama?? 😀

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  25. @Callaudia: eehehehehe, tu giochi in casa col moroso mantovano ;)! La signora del ristorante di chiama Roberta ed è davvero un persona(ggio) da conoscere 🙂

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