Frenetica placida lentezza

Complice una cena, un sabato pomeriggio “libero” e una mamma da aiutare, me ne esco con la preparazione di questa polenta integrale e masala di verdure; gli altri piatti da preparare non erano affar mio poichè tutte preparazioni crudeli, ma, alla fine delle fiera, 16 anime totalmente non vegane che si complimentano con te per ciò che hai preparato loro fa un pizzico piacere suvvia; ah io alla cena non ho partecipato, troppi rapporti socio-umani per chi è “orso solitario” come me. Comunque sia, per questa preparazione ci vanno 4 ore, il fuoco della stufa e una cara vecchia arma segreta: la pazienza. Quindi lo status da adottare è quello di un frenetico placido paziente rallentamento. Colonna sonora tripla: Miles Davis, “Nefertiti”, Lee Morgan, “Candy”, Charlie Parker, “Bird & Diz”.
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Ingredienti per la polenta:
5 l di acqua
1 kg di polenta integrale
1 cucchiaio di pepe nero appena macinato

Ingredienti per il masala di verdure:
2 melanzane
2 peperoni
2 finocchi
2 carote
200 g di funghi champignon
300 g di fagiolini verdi
2 topinambur
1 vaso di pomidori ciliegino
2 porri
3 C di olio evo
2 C di curry Madras

Procedimento:
Colonna sonora accesa, prendere il miglior coltello a disposizione e affettare nella maniera più sottile possibile il porro, mettere una pentola capiente sul fuoco caldo e avvolgente della stufa con l’olio e il curry. Non appena l’olio sarà caldo aggiungere il porro e rimestare, nel frattempo tagliare le carote e il finocchio sempre il più sottile possibile e gettare il tutto in pentola. Ravvivate il fuoco e tagliare (lavatevi le mani eh) i peperoni a cubetti di 0.5 mm e idem le melanzane e i topinambur, gettare in pentola e rimestare; ora la verdura inizierà a tirar fuori acqua e evaporerà, non appena sarà un po’ asciugata aggiungere i pomidori, i fagiolini e i funghi, rimestare delicatamente e spostare il tutto nell’angolo meno caldo della stufa; è passata circa 1 ora, dovrà cuocere così lentamente per 3 ore ancora, rimestare di tanto in tanto. Or ora prendere un paiolo di rame pesantemente ridondante e lucente, versarci all’interno litri 5 di acqua e, non appena giunge a bollore, a pioggia delicatamente aggiungere la farina e, mestolo di legno alla mano, iniziare a girare: considerare che ci vorranno 60-70 minuti di cottura durante i quali bisognerà rimestare vigorosamente e continuamente, sempre sul fuoco di una stufa. Tra un album e l’altro, tra la legna da aggiungere, tra una rimestata e l’altra voleranno 4 ore di paziente antico atavico, ma soddisfacente, lavoro; mai stato così soddisfatto direi, non per i complimenti, quelli anzi ben non mi interessano, ma per aver fatto un’opera antica come i nostri avi hanno sempre fatto. Bless and love!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Giobbe! 😀 alias Santa Pazienza saltami addosso, fammi pazientare più che posso!

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  2. Wow Luca,hai preparato un capolavoro. Eh sì questa è la vera polenta. Vale la pena mescolarla a lungo. Il sapore ti appaga. I complimenti dei ospiti te li sei giusto meritati alla grande! Bello sapere che sei un’orso solitario. Io mi definisco “il lupo solitario”,qualcuno mi definisce “asociale” 🙂 Dipende dai punti di vista 😀

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  3. se non vuoi grumi, aggiungi un poco di olio
    per la polenta piu’ fare anche 4 litri per kilo

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  4. anche io la preparo sulla cucina economica, con la legna

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  5. quanto la fai cuocere la polenta?
    la vuoi liquida?

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  6. no la volevano bella solida M e li ho accontentati, io l’ho fatta cuocere circa 3 ore, olio non lo metto mai perché trovo che altera il buon sapore del mais e non mi piace nemmeno il sale, giusto un pizzico di pepe che ravviva il sapore integrale del mais

    bless and love!

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  7. Evvaiiiii 😀 😀 😀 !!!
    Ecco la polenta col tocio 😉 !
    Saporitissima ricetta… 😛 (Io però un po’ di sale, nella polenta, ce lo metto 😎 )

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  8. Luca,ti capisco riguardo la tua “orsaggine”!! ma se ti mettevi in un cantuccio della tavolata a goderti la tua (gustosa) fatica??

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  9. no m, troppe persone troppa “crudeltà”, molto meglio il mio sabato sera: divano-libro-frutta

    bless and love!

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  10. 😉
    concordo,anche se alla frutta aggiungerei qualcosa di salato/dolce ( 😳 ) mannaggia alla golosità.

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  11. buona la polenta cosí, pure io la preferisco, uso un tipo di farina con dei grani rossi, una qualità di mais antica, non mi ricordo come si chiama.. la prossima volta lo scrivo! Anche quella bianca mi piace… confesso che non ho mai assaggiato la polenta istantanea, mi vengono un po’ i brividi a pensarci… viva il paiolo 😉

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  12. ah e che bella la tua stufa! la nostra è piena di croste bruciate di avanzi che non so come togliere… ogni estate quando rimane spenta cerchiamo di pulirla ma non viene via!

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  13. E io e il babbo la si pulisce sempre a fondo con tanto olio di gomito, spazzole dai denti ferrosi e alcuni prodotti per lucidare, ne abbiamo due in casa quella è la termocucina dobbiamo tenerla a regola d’arte altrimenti se si guasta son cavoli amari

    bless and love!

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  14. Detto alla romana: a Lù ma che te devo da dì???????!!!!!!! Libbidineeee, ‘na voja matta…….ora torno in me…..
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    (y)(y)(y)(y)(y)(y)(y)
    ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
    Che meraviglia tutto, il paiolo, la polenta e quel masala
    …e tu solitario che dietro le quinte si ritira nell’essenza,
    nella sobrietà e nella pace dei sensi, sottilmente 🙂

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  15. Meravigliosa! Complimenti per la pazienza! Amo il sapore rustico della polenta integrale, chissà che buona con tutte quelle verdure! 🙂

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  16. che spettacolo! non ti nascondo che mi piacerebbe un giorno mangiare un pranzo o una cena preparata da te! 🙂
    Purtroppo (o per fortuna) il lavoro non mi permette in questo periodo di seguire tutte le meravigliose ricette di questo blog..ma questa non me la sono persa!! 😉

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  17. Celtics! Eri proprio preso bene, la colonna sonora black lo dimostra! A me la “lentezza” del cucinare qualcosa, mi vien da associarla al gusto; è come se acquisisse più valore col passare dei minuti. Però io ascolto Coltrane! Ed in questo caso, l'”orsaggine” era per evitare disagi, quindi direi che ci sta tutta.

    Reply
  18. ti riporto un dialogo di qualche anno fa tra il mio maestro di basso e me , Mio Maestro (MM) io (LC)

    MM conosci Coltraine?
    LC eh…si…cioè no….
    MM mai ascoltato Blue train?
    LC no….
    MM devi ascoltare Blue Train, punto.
    LC ok
    MM anzi no, prendi Blue Train e trascrivi tutto quello che fa con sax e lo riporti al basso, punto.

    Morale, Coltraine mi ha cambiato la vita, punto.

    bless and love!

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