Ingredienti:
200 g di farina
1 l di acqua
sale
2 carciofi
olio
Procedimento:
E’ un piatto della tradizione maceratese, molto povero, ma buono. E’ una polenta fatta con la farina bianca. Mettere l’acqua in ebollizione mentre alla farina spruzzate dell’acqua e con le mani strofinate la farina in modo da realizzare tanti piccoli gnocchettini ini ini, appena pronti buttare in acqua e cuocere circa 20 minuti, non deve rimanere liscia anzi la particolarità è proprio nei grumi. Solitamente si prepara con il sugo di pomodoro e cipolla, anche una grattata di formaggio veg insaporisce ancora di più questo piatto. Io ho condito il piatto con dei carciofi tagliati sottili e cotti in padella con olio, e negli ultimi minuti ho dato 1 spruzzata di vino.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
mia nonna mi raccontava di questi famosi frascarelli, e finalmente qualcuno pubblica la ricetta! Però mia nonna sostiene che si faccia con il riso bianco stracotto+farina,ti risulta? Mio nonno odiava questa pietanza,considerata da lui un ottimo attaccatutto! Poverino, la mangiava però solo per amore! Grazie!
Magnifico piatto, ecco, sìììì! Gnamm 😎 !!!
Interessante ricetta regionale 🙂
Che buono questo piattino!! Non li conoscevamo, ma li proveremo senz’altro!! 🙂
Come Dockarin, anche io conosco la ricetta con riso e farina. E qui li chiamiamo Frascarelli. Sono della provincia di Ancona, abito sulle colline intorno a Jesi. Sono certa che l’antica ricetta prevedesse l’uso del riso stracotto e l’aggiunta di farina fino ad arrivare alla consistenza di una polenta (morbida, che si stenda sulla tavola): tant’è che i frascarelli vengono anche chiamati polenta di riso. Proprio la settimana scorsa li abbiamo mangiati a casa dei miei suoceri. Il resto della famiglia li ha conditi con il sugo che prevede la tradizione, io e mio figlio invece li abbiamo gustati con un ragù di verdure a base di funghi, piselli e broccoli. Una delizia! Posterò presto la mia personale ricetta!