Focaccia pugliese

Perchè pugliese? L’idea è nata una sera quando, al mio ritorno da lavoro, il mio fidanzato (onnivoro convinto) mi chiede: “Che mangiamo stasera?”. Io, convinta che proponendogli le orecchiette con le cime di rapa avrei fatto di lui un uomo felice mi sento rispondere “No ti prego me le fai sempre così le cime di rapa… altro?”…
Inviperita dalla sua risposta ho trasformato il sentimento di disappunto in genialità e, considerando che avevo già preparato un impasto di pizza, ho pensato… bè, ci farcisco una focaccia no?

Ingredienti per l’impasto:
300 g di farina 00
100 g di farina di farro
1 bustina di lievito secco Mastro Fornaio (non ho tempo di fare la psta madre, mannaggia :-()
1 cucchiaio grande di olio evo
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale
acqua a temperatura ambiente qb

Ingredienti per il ripieno:
cimette di rapa (solo le foglie, purtroppo i gambi sono troppo duri)
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di olio evo
sale qb
spezie (io ho usato il mio Churna della cucina ayurvedica, che è una sorta di garam masala ma andranno benissimo il pepe o il peperoncino)

Procedimento:
In una ciotola mischiare gli ingredienti secchi e poi aggiungere man mano l’acqua creando così un impasto maneggiabile. Lavorare la pasta per cinque minuti, posarla nella ciotola, praticare il tipico taglio a croce e metterla a lievitare un paio d’ore nel forno spento (ho notato che lievita meglio così rispetto a coprirla col canovaccio).
Intanto far sbollentare le cime di rapa accuratamente lavate per una quindicina di minuti, scolarle (senza buttare l’acqua di cottura, usatela per cuocerci la pasta!!!!!), e fatele saltare in padella con olio, aglio e spezie.
Salate a piace e fatele asciugare bene. Mettetele poi sulla metà del disco di pasta che avrete steso sul piano… piegate l’altra metà, arrotolate il bordo inferiore su quello superiore per non far uscire la farcitura, praticate dei tagli lunghi sulla superficie e poi infornate a 180° per una mezzoretta (finchè si dora la superficie), controllate che di cuocia bene sotto con l’aiuto di una forchetta…
Direi che non è durata a lungo!!!

Note:
Cucinare per due e con principi etici così diversi non è semplice ma sto verificando che a volte è davvero facile trovare cose che piacciano ad entrambi, l’importante è rispettare chi la pensa diversamente. Il mio moroso comunque mi supporta e non mi ostacola anzi, spesso prova le mie
diavolerie 🙂
Un bacio a tutti!!!!