Mi fu donato un pacco di cece fiorentino secco, piccolo e rugoso, dalla buccia sottile, dolcissimo e pieno di aromi della Terra: come glorificarlo al meglio!? Una sorta di cecina o farinata, semplicissima come piace a me, di fatto ho usato solo 3 ingredienti. Il risultato è semplicemente meraviglioso, mozzafiato. Colonna sonora: Marlene Kuntz, “Catartica”.
Ingredienti:
500 g di cece fiorentino secco
3 C di curry Kori (direttamente dalla Turchia)
acqua fredda qb
Procedimento:
Accendere i Marlene a volume adeguato, ovvero rigorosamente al massimo e il forno a 250°. Mixare il divino cece in un mixer alla massima potenza; io ho utilizzato il Bimby (scusate per la pubblicità palesemente occulta) e ridurlo a farina grossolana, non finissima devono rimanere dei piccoli chicchi, fidatevi il gusto ne guadagna! Ora versare il tutto in una boule di ceramica e aggiungere acqua, con un legnoso mestolo mescolare delicatamente e continuare a aggiungere acqua fino ad ottenere una consistenza semi solida, non deve esser liquida e nemmeno un panetto duro, ma la giusta via di mezzo, tipo una polenta insomma. Giunti al risultato aggiungete 3 cucchiai rasi di curry (io ho la fortuna di averne ricevuto in dono direttamente dalla Turchia), mescolate molto bene e lasciate riposare il tutto per 10 minuti. In questo arco di tempo rivestire una teglia del forno con carta da forno bagnata, ora rovesciate il composto e livellatelo molto omogeneamente, fatto ciò infornare per minuti compresi tra 20 e 30, dipende dal forno e da come risponde la “cecina”, ovvero quando il colore sarà ambrato e si formeranno delle crepe su tutta la superficie sarà perfettamente cotto, quindi togliere dal forno e tagliarla come si vuole, o ancor meglio spaccatela grossolanamente, si può in alternativa lasciarlo meno cotto e croccante, ma a mio personal laido e godereccio giudizio il lasciar i ceci a pezzetti e una cottura più lunga è meglio. Il profumo gli aromi la consistenza dei 3 ingredienti vi faranno dire una sola parola… commovente.
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Il Kori dalla Turchia, il cece da Firenze, i Marlene dalla Meraviglia,che più?! Messere farai mica parte di una strana élite Relais & Chateaux? Comunque mi fido dello sfizio giallo proposto e lo metto in lista, grazie Lù.
S talmente esclusiva che siamo in 3, io Attila e Icaro. Anzi empaticamente e concettualmente anche tu e Paty direi
bless and love!
Ma dove si comprano questi rari ceci toscani?io ho trovato per miracolo una sola volta quelli neri e poi anche quelli piu trovati!
Materie prime di qualità + semplicità = Binomio Regale ! 😉 😉 😉
Go vegan Luca :-)))
ahahah buonissimi ma per farli venire così ci vogliono anche tutti i preamboli giusto?? 🙂
l’unico preambolo secondo il mio personalissimo parere è che per un’ottima cucina ci va un’ottima colonna sonora e quella è scelta molto molto personale 😉
Senza olio quindi Luca? Bene!
assolutamente senza, coprirebbe il sapore e modificherebbe la consistenza, niente contro l’olio sia chiaro ma qui secondo me non ci vuole 🙂
bless and love!
non solo per le ricette mai banali,ma anche per la cura linguistica,la ricercatezza del dire. per questo leggo e rileggo le tue ricette
🙂
non sopporto le abbreviazioni non sopporto le sostituzioni di parole con simboli e diavolerie simili, la nostra lingua madre è così bella e variopinta che è un peccato non saperla non usarla e violentarla come sta succedendo in questi ultimi anni. lo ripeto, sono un giovane-vecchio 🙂
bless and love!
Anch’io apprezzo molto il tuo uso della nostra meravigliosa lingua!
Trovo che sia un modo di scrivere “gustoso”.
Buone cose e complimenti per il fiorentino cece!
Che bella ricetta Luca! Anche io mai provato questo cece. Grazie per le tue chicche luchesche 😉 Dopo giorni impegnativi, tra cui sono riuscita a ritagliarmi la follia meravigliosa del VeganFest, ritorno con la voglia di condividere e godere delle vostre-tue ricette. Poi renderò omaggio al nostro bell’incontro
p.s. il tuo garam masala è superlativo Luca, lo sai, diabolico mago delle spezie! 😉 Il più buono che abbia provato ?
La sto sgranocchiando proprio adesso: commovente. Ho aggiunto solo una spolveratina di pepe nero in superficie perché in toscana cecina chiama pepe (e spuma bionda).
Te l’ho già scritto una volta, tu ispiri.
C.