Ormai sempre più spesso mi ritrovo a tradurre esattamente i desideri di Marco in cucina. Lui non brilla per praticità tra i fornelli, ma è un golosone e amante dei dolci e, soprattutto nel fine settimana, si dissocia dalle mie scelte salutiste e se ne esce con frasi, tipo: “La farina di arachidi e la panna di farro avanzata le vedo bene insieme… inventati qualcosa. Da inzuppare nel tè!”. Io, essendo un po’ all’antica, mi piego amorevolmente al suo volere 🙂 ed ecco fatto! Anche il nome è stato pensato per il mio amor, che adora De Andrè. La ricetta è tranquillamente realizzabile senza zucchero: io ne ho usato 1 cucchiaio giusto per ottenere la crosticina glassata in superficie, ma per i miei gusti ne avrei fatto volentieri a meno. Il risultato è stato un dolce rustico (strano, da me non ve lo sareste mai aspettato, vero?! ;)) ideale per il tè e per un assalto notturno senza troppi sensi di colpa! Shanti, amici! Stasera avrò notizie più precise sul come-quando la sorpresa potrà essere svelata… felice, io! 🙂
Ingredienti:
200 g di farina di frumento integrale
100 g di farina di grano saraceno
70 g di farina di arachidi
50 g di farina d’orzo integrale
2 cucchiai di amido di mais
150 g di uvetta
1 limone, la scorza grattugiata
1 bustina di lievito per dolci bio
5 cucchiai di dao dolce (malto di riso)
200 g di latte di riso
120 g di panna di farro
80 g di olio evo
80 g d’acqua (quella usata per l’ammollo dell’uvetta)
zucchero di canna integrale (facoltativo)
Procedimento:
Mettete in ammollo l’uvetta. Mescolate tutti gli ingredienti secchi in una ciotola capiente (tranne lo zucchero), unite i liquidi e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo, poi aggiungete l’uvetta strizzata. Trasferite in una tortiera oliata e, se volete, spolverate con dello zucchero integrale, poi infornate in forno già caldo a 180° per 40 minuti. Abbassate la temperatura a 160° e proseguite la cottura per altri 10-15 minuti. Munitevi sempre di stuzzicadenti per la prova del 9! Da affettare tassativamente quando il dolce sarà freddo, altrimenti si sbriciolerà tutto!
Nota:
La lunga lista degli ingredienti (insolita per le mie preparazioni) può far sembrare l’impresa ardua. Io ho improvvisato usando tutto quello che restava nei meandri più dimenticati della mia dispensa… Potete sostituire la farina di arachidi con farina di mandorle o nocciole o con i suddetti frutti tritati. La panna vegetale è facoltativa e sostituibile con una quantità extra di latte vegetale o di acqua, se si vuole un risultato più light. Se non avete la farina d’orzo, potete usare 250 g di farina di frumento. Ciao, alla prossima!! 😀
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Farina di arachidi? Wow questa sì che è una novità!! 😀 Quanto a stranezze, credo di essere simile a tuo marito!! Guarda gli Iron Sweet… 😀 😀
Ciao Vale,
E se volessi realizzarla con un mix di farine gluten free? Inoltre, se usassi latte di mandorle e panna di soya? Scuse tutte ste domande!!
Cmq complimenti, me la mangiucchierei volentieri stasera!
mi piace molto la torta, mi piace il tuo modo di essere all’antica che non è retrogrado ma quasi rivoluzionario e aspetto con curiosità la tua notizia segreta…. 🙂
Che bella questa tortina! E che carina tu che accontenti tuo marito 🙂
anche per noi la farina di arachidi è una novità!! Dev’essere deliziosa però 😛
Un bacino
Sembra fantastico!!! Adoro le arachidi! Gnammmmmm 🙂
La farina di arichidi si trova a buon prezzo nelle botteghe indiane o pakistane. ma, come ho scritto nella nota, si può facilmente ottenere frullando finemente le arachidi.
@Val-UK: per il latte e la panna, no problem. Quanto al mix di farine gluten free…credo che il lievito per dolci Biovegan che uso io possa far lievitare anche i sassi! 😉
@DarmaSin: infatti faccio del mio essere donna casalinga mamma compagna all’antica una parte importante della mia (nostra) rivoluzione pacifica. Sarò impopolare, ma non sono per la parità dei sessi! Voglio dire: uomini e donne sono diversi per natura, energia solare ed energia lunare, razionalità e istinto…è una diversità che va preservata, onorata, rispettata come sacra. Purtroppo ormai persino la sana emancipazione si è trasformata in un’imposizione quasi di marketing. Se non sei una donna dinamica, in carriera o che lavora 8 al giorno delegando la cura della famiglia a qualcun’altro, sei una serva, una donna che non ha una vita propria, frustrata, fuori dal mondo…una sfigata, concedetemi il termine. Naturalmente ci sono situazioni particolari, di famiglie disgregate ad esempio, in cui la donna si trova a dover per forza rivestire entrambi i ruoli. Ma credo fermamente che sia un onore per la donna potersi occupare dei figli e del marito facendo loro trovare una casa sempre calda ed accogliente, una tavola festosa con del cibo sano e cucinato amorevolmente, dei panni puliti e in ordine, un letto morbido e confortevole. Shanti!
pienamente d’accordo. io ho lavorato 28 anni come impiegata sempre rifiutando gli avanzamenti di carriera x non rubare tempo alla mia vita privata e non stressarmi con le responsabilità (scelta non capita nè dai colleghi, nè dai capi) ora che da 4 anni ho abbandonato il lavoro e posso finalmente fare la casalinga sono la persona + felice del mondo. nonostante fossi capace di essere felice anche prima, la libertà non ha prezzo e fare economie non mi pesa. la vera ricchezza è il Tempo e potersi permettere di cucinare i propri pasti, stare all’aria aperta, passare tempo coi genitori, studiare, riflettere… quando vedo le mie amiche incastrate fra lavoro, aperitivi, estetista, parrucchiere e 1000 altri impegni non le invidio affatto! a una serata mondana preferisco l’enorme divano che io e il mio compagno dobbiamo sempre condividere col cane e i 2 gatti.. la felicità e la pace che mi regalano gli animali nessun cocktail me la potrebbe dare..
Che meraviglia!! Bravi!! 🙂
che bella questa torta!
devo assolutamente banchettare con voi prima o poi…
baci
Cara Nica, a breve traslocheremo in una casa più grande dove ci sarà un’immensa cucina e anche un forno a legna! Ti aspettiamo, con famiglia al seguito!! Tanto dovrai pur venire nelle Marche a far visita ai parenti! 😉
Grande @DarmaSin!! Concordo pienamente!! 🙂
ecco la grandiosa notizia allora!!!!! che bello son felice per voi!!! e poi il forno a legna…che sogno!!!!
noi invece traslochiamo da un mini appartamento ad un altro…e vabbè che ci vogliamo fare…un giorno anche noi ce la faremo!!!
accetto l invito e appena riesco vengo, magari con la primavera!
Un abbraccio
Questa del trasloco è una grande notizia, è vero…siamo molto fortunati perché il nonno di Marco ci ha lasciato il suo grande appartamento che sta al piano terra della casa in cui abitano i miei suoceri. Avremo a disposizione un grandissimo orto, un uliveto (piccolo e giovane, ma stupendo! e poi ospita anche i due ulivi che crescono sulle placente dei nostri cuccioli! 🙂 ), alberi da frutto vari, girdino immenso e colline colline e campi tutt’attorno.
Però, mia cara, la notiziona a sorpresa è un’altra!!!! E non posso ancora svelarla…anche se non potrò trattenermi a lungo, temo! 😛
buonissima.l’ho appena fatta e gia’l’hanno mangiata per meta’. le tue ricette sono sempre ottime! brava
Esemplare di…Fantatorta slurposerrima e tentatrice! 😆
Pericolosamente buona da mangiare!!!
allora aspetto ancora…ma mi hai fatto venire una curiositààààààà!!!
Un abbarccio
Hi hi…credo sia solo questione di giorni, ormai…
ispirata al grande Faber, sicuramente è oltrebuona
🙂
@Patrizia: che bello!!! Sono proprio contenta!!!! Un abbraccio!!
Vale su su.. non farmi attendere con le buone novelle 😉
Eh eh…manca poco dai! :*
Bellissima questa torta! 😀
Anche tu, Miss!! 🙂