Dizionario degli ingredienti “strani”

Prendo spunto da quanto scritto dalla Biocontessa a proposito degli ingredienti “strani” che usiamo.

Qualche mese fa, un amico onnivoro a cui piace tanto cucinare, ci ha invitati a cena e mi ha chiesto dove avrebbe potuto trovare ispirazione per fare qualcosa cruelty free; ovviamente gli ho consigliato di frugare su Vegan blog; arrivati  a cena era un po’ mortificato per aver preparato solo un risotto ai funghi e un’insalata, tutto stupendamente cucinato e veramente buono, ma poco fantasioso come lo ha definito lui. Continuando poi la conversazione mi ha detto di aver visto un sacco di ricette interessanti, ma con ingredienti totalmente sconosciuti. Ora, considerando che magari ha esagerato un po’, che possa essersi scoraggiato, o che il caso a voluto che quel giorno ci fossero solo ricette con seitan, tofu, bulgur, tajine o olio evo, e considerando che siamo dei promotori della cucina degli animali felici dobbiamo renderla il più possibile semplice e immediata, alla portata di tutti sia per la terminologia che per la facilità di acquisti. Durante le mie cene promotrici (le chiamo così, perchè le utilizzo per diffondere le bontà vegane), cerco di usare il più possibile ingredienti che si trovano nel market sotto casa. La ragione sta nel fatto che a Cagliari ci sono pochissimi negozi che vendono prodotti diciamo etici e già io ci vado pochissimo per i prezzi e per il fatto che sono fuori mano, immaginiamo un  onnivoro chè è abituato a fare la spesa in un certo modo, difficilmente si prenderà la briga di sbirciare in questi negozietti. Credo, potrebbe essere utile un dizionario, una sorta di wikipedia di terminologia vegana per agevolare il passaggio a questa scelta di vita, che non può essere definita con il semplice termine di dieta priva di derivati animali, essere vegani è molto di più, va molto oltre il cibo, l’alimentazione è solo una piccola sfumatura di uno stile di vita, una filosofia che ha fatto della sua ragione di essere, l’inno alla vita di tutti gli esseri viventi. Ora sta a noi, che dite possiamo organizzare questo vegandizionario?

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ops, scusate ho dimenticato di inserire l’interruzione della pagina, come posso rimediare?

    Reply
  2. Fatto, era così semplice!

    Reply
  3. Bella idea!!!! avanti popolo!!!

    Reply
  4. Si bisognerebbe proprio fare una sorta di glossario con le voci, una sorta di veganpedia…

    Reply
  5. credo tu abbia ragione. anche per all’inizio è stato davvero difficile, ma poi ho capito che l’uso di seitan, tofu e altri “ingredienti strani” era un eccezzione quindi non me ne faccio un cruccio. Anzi penso proprio che il non usarli se non per particolari ricette, sia alla base del quotidiano.
    Il tuo amico, col suo splendido risotto ai funghi, ha centrato perfettamente come mangiare vegan sia assolutamente semplice ed alla portata di tutti.
    Poi per fortuna i supermercati della mia città si stanno attrezzando così che possa trovare abbastanza facilmente alcuni ingredienti 😉

    Reply
  6. Beh, in effettoi la nostra categoria “Ingredienti base” dovrebbe servire anche a questo.
    Non è proprio la setssa cosa, ma ci va abbastanza vicino… 🙂

    Reply
  7. Sauro grazie mille per la risposta tempestiva di ieri quando nn riuscivo più ad accedere! il fatto è che volevo fare i cracker di semi di lino di stella e sono andata in panico, ma poi dopo 10 minuti il server ha ricominciato a funzionare!!

    Reply
  8. Cara Roberta la penso esattamente come te, non credo nei sostituti della carne e del formaggio, perchè sono convinta che non vadano sostituiti, ma eliminati da qualsiasi dieta. Anche io gli uso sporadicamente e ne faccio a meno praticamente tutti i giorni! Sono una divoratrice di legumi e verdure di stagione, che varietà poi in questo periodo dell’anno!!

    Reply
  9. Caro Sauro il mio primo libro di cucina vegana è stato, la cucina etica, libro interessante ma poco adatto ai bisogni di chi si sta avventurando nel mondo vegano, troppo seitan, tofu e company. Personalmente cercavo ricette da fare tutti i giorni e che non mi costassero un capiatale! Dici non si può proprio mettere una sezione magari sotto Eticamente Vegan, dedicata ai termini vegani più usati, scritta da tutti noi?? Su dai facci un pensierino! Sarebbe un modo di agevolare i poveri onnivori a trovare la luce!!!!!:)

    Reply
  10. Ciao Barbara, in effetti potremmo aggiungere una pagina insieme a quelle già esistenti in alto come “Economia”, “Etica” , “Salute”, ecc. Magari chiamandola “Ingredienti” o qualcosa del genere.
    Anzi, mi smebra proprio una bella idea,
    A questo punto però ti prendi tu l’incarico (così impari) di realizzare il testo della pagina che sia praticamente un elenco in ordine alfabetico di ingredienti con relatoiva descrizione e se vuoi anche della fotografia…
    Ti va?
    🙂

    Reply
  11. Ok, perchè no, raccolgo la sfida! Sono disocupata e ho un sacco di tempo a disposizione, farò del mio meglio, gli amici del forum potranno correggere le mie inesatezze e aggiungere del loro? Potrebbero sentirsi esclusi!!!!!!! Che scusa!!! Vi prego non lasciatemi sola con il vegan dizionario, non sono così colta!!
    Fammi sapere!

    Reply
  12. eheh Barbara io ti aiuterei volentieri ma nemmeno io so molto dei cosiddetti “ingredienti strani”!!xò bisogna anche decidere che tipo di informazioni dare…es…di cosa è fatto?la sua origine?i possibili utilizzi?o ancora le proprietà nutritive?sarebbe un lavoro bellissimo ma sicuramente mooolto lungo…si può anche decidere che tipo di informazioni dare, poi in rete qlcs si trova sempre..boohhhhhh…che dite???

    Reply
  13. non c’entra un accidenti,ma quella bellissima foto del coniglio e i mici l’hai fatta tu???sono tuoi??

    Reply
  14. Concordo e voto a favore! Alcuni “ingredienti” non li ho mai usato, non tanto xchè non so cosa siano, quanto piuttosto xchè non so come e dove usarli! Quindi viva il dizionario degli ingredienti strani!!!! :-)))

    Reply
  15. Effettivamente è abbastanza comune tra noi onnivori creder che un vegano si nutra quotidianamente di tofu, sitan, tempeh…in questo modo ci pare che la bistecca o lo spezzatino che sono in tavola tutti i giorni possono essere sostituiti da questi succedanei. In realtà quello che frega l’onnivoro è che non sa, che la sua dieta è quella ad essere sbagliata! quello di avere in tavola ogni giorno della settimana derivati di origine animale è l’errore! Mica mangiavano così una volta…per cui l’onnivoro va in crisi pensando di dover mangiare ogni giorno qualcosa che gli ricordi nel piatto la sua dieta sbagliata…il glutine tutti i giorni non fa certo bene, si sa…quindi questi succedanei vanno consumati sometimes…tipo quella volta che una irrefrenabile voglia di fettina al marsala ti coglie vai col seitan! Ci sono tante cose che non conosciamo…io qui sto scoprendo di tutto, amaranto…quinoa…magari ci sono cose che mi piacciono ed altre no, ma si sperimenta…ho fatto la besciamella formaggiosa di stella e non mi è piaciuta…ho fatto i craker di lino e il caciucco e li adoro! Come ho imparato a cucinare onnivoro, posso imparare a cucinare vegan, no? Ho sempre pensato che piuttosto che mangiarmi il mio gatto sarei diventata vegetarianissima, e adesso mi rendo conto che non c’è differenza tra il mio gatto e gli altri animali…solo che se vai al supermercato non te rendi conto, perchè come faceva notare qualcuno, lì non ci sono occhi che ti guardano!

    PS: che belli i mici della foto!!!!

    Reply
  16. fede80 hai ragione!in realtà la dieta vegana è principalmente basata sulla dieta mediterranea..quindi ciò che mangiamo ogni giorno non è tutto “strano”!solo che, quando sei abituato a mangiar in un certo modo, e poi cambi…vai un po’ in crisi xkè effettivamente tutto ciò che si mangia comunemente ha a che far con gli animali…ed è talmente un’abitudine che quando elimini tutti prodotti animali vai in crisi, xkè ti sembra di non avere niente con cui “sostituire”, anche se in realtà non c’è da sostituire niente..piuttosto gli ingredienti strani sono una piacevole scoperta che appaga la voglia di novità…!

    Reply
  17. Fede80… Che dire? Complimentissimi per le tue parole.
    🙂

    Reply
  18. @Argina – lo foto è dei miei gattoni, predatori per eccellenza, e del mio adorato coniglio preda per eccellenza, se possono convivere loro…..

    Reply
  19. In effetti da sempre Promiseland.it ha sempre proposto ricette Vegan a base di ingredienti normalissimi e sopratutto ricette della tradizione mediterranea proprio a sottolineare la normalità di questa scelta… Certo che anch’io ogni tanto uso seitan o tofu per qualche ripieno o sfizio, ma non è certo quella la base della mia alimentazione. Son Toscano e voglio mangiare Toscano! Ovvia! 🙂

    Reply
  20. anche io sono di Cagliari!
    I negozi che vendono prodotti “bio-etici-etnici-equosolidali-eccetera” sono pochi ma ci sono…però alcuni prezzi sono davvero alti ): ogni tanto ci sta chiaramente, ma non è possibile molto spesso!
    comunque su wikipedia c’è una sezione dedicata alla cucina vegana con relativa spiegazione dei termini…magari sarebbe utile farne una simile su questo sito, per una “veloce e facile consultazione”.
    anche se non credo ci voglia molto, una volta letto “tofu” su una ricetta di questo sito, ad andare su google a cercare cosa sia…mah!

    Reply
  21. Che dire avete già detto tutto e quello che ha detto fede è quello che avrei voluto dire io….forza Babi datti da fare e se hai bisogno di una mano te la daremo….il micio in mezzo è un siamese…avevo una micia così….quante lacrime ho versato per lei e se cipenso piango ancora 🙁

    Reply
  22. @Say – gli onnivori sono cosi pigri (non tutti) e ogni scusa è buona!!:)
    I negozieti gli conosco tutti, credo, ne conto 5, corretto?

    Reply
  23. Non sei l’unica chicca anch’io quando penso alla mia Stella (una gatta siamese anziana abbandonata nella campagna di Luni e accolta a braccia aperte da me) mi commmuovo… mi chiamo Maria ma il mio Nick è Stella in onore a lei perchè sono passati più di 30 anni ed ero diventata allora vegetariana perchè negli occhi di una mucca portata al macello rividi i suoi occhi, è stato il cambiamento più importante della mia vita….quello vegano poi una naturale conseguenza.

    Reply
  24. Ragazze mi fate commuovere veramente…Stella cara anche io ho preso come nick il nome della mia gattina (mi chiamo Alessandra), passata a miglior vita poco tempo fa…vivevamo in simbiosi…x quasi 11 anni ho diviso il cuscino con lei!quanto odio quando mi dicono cos’hai, ti è morto il gatto?sì…………..!!!e non c’è niente da ridere!!un bacione a tutti..

    Reply
  25. Che coincidenza pensa anche la mia era una micina di pochi mesi abbandonata….la mia micia….già in una occasione ho racconato che la trovavo raggomitolata in fondo alla carrozzina con Matteo, lui crescendo la usava a mo di peluche e lei si faceva fare tutto…..Fiocco è un caro micione che adoro, non per nulla lo chiamo il mio bimbo peloso, ma di tutti i gatti che ho avuto il carattere dolce che aveva la mia micia non l’ho ancora ritrovato….

    Reply
  26. Io conosco l’emporio del naturale (ce ne sono 2 a Cagliari e 1 a Quartu) e poi in alcune erboristerie e farmacie vengono questi prodotti (ad esempio l’erboristeria in via Iglesias). Poi c’è “Il suk” nel quartiere marina ma più che biologici ha cucina etnica (però ha un sacco di spezie, legumi, tisane e cereali sfusi!).
    E poi basta..però per me che ho la fortuna di vivere in centro sono sufficienti (:

    Reply
  27. Io ho perso il mio Napoleon un anno e mezzo fa e ancora non mi do’ pace…una gattone meraviglioso con un sacco di problemi di salute derivati dal fatto che una persona scriteriata e senza cuore un giorno ha deciso che non lo voleva più e l’ha abbandonato per strada, con la conseguenza che il povero stellino si è fatto sbranare dal primo cane che ha incontrato (persa una zampa e la coda)…ma in cambio ha trovato me. Il mio stellino, gli occhi azzurri (strabici) più belli del mondo!

    Reply
  28. Ciao a tutt*! Mia madre ha ereditato dallo zio ‘personaggio’ ben 13 cagnoni di pura razza bastarda, diciamo che Vallevegan mi fa tanto casa 😉 Ora purtroppo sono 11, un maschietto è morto (doveva avere tra i 17 e i 20 aa, ma è arrivato da noi già vecchissimo!), e la meticcia più intelligente (trovava il modo di scappare da qs costrizione: casa – cuccia-recinto-cancello, era una creatura libera, come noi di famiglia!) e affettuosa ci è stata avvelenata un mese fa. Il veterinario ha tentato il tutto per tutto, ma dopo una notte orrenda abbracciata a mia madre è spirata. Io ero in ospedale costretta a letto dalla gravidanza, mi han dimessa giusto per seppellirla..Scusate sfogo!
    Non ho né la creatività di Vera sel sito omonimo, né un minimo di tempo (con Ipazia che oggi compie due mesi..), ma mi son sempre fatta dei viaggi sulle autoproduzioni e spero prima o poi di realizzare! Anche perché avrei disponibilità di frumenyo, mais e soia in chicco. Che dite di riunire una sezione apposita, al di là del semplice ‘ingredienti di base’, con un dizionario tutto da realizzare – es ‘S’: ricetta/e seitan preparazione base; ‘M’ Maionese/i Vegan..
    Baci,
    Anna

    Reply
  29. @Barbara: mio papà chiamava il suo gatto Ulisse il “gattoniglio”…e a guardare bene il tuo coniglietto ora capisco perchè!!!! Che bella che è quella foto!

    Reply
  30. 😀 Io mi metto a disposizione per collaborare alla stesura del dizionario!
    L’idea mi piace un sacco!
    E promuovo anche l’idea di una sezione “Avere un ospite vegan”!
    E’ concepita per chi, come l’amico di barbara, deve ospitare un rompiscatole vegano a cena e non vuole fare “il solito risotto ai funghi” 🙂 (che tra l’altro è il mio “cibo coccola” per eccellenza).
    Ci mettiamo dei menu stagionali a base di ingredienti reperibili nel “Livello Base” e con ingredienti strani nel “Livello Avanzato”.
    Così l’onnivoro disperato, confuso o pigrone ha una soluzione “cotta e mangiata” e non si perde d’animo…
    Sto delirando? 😀
    Un abbraccio a tutti voi e ai vostri amici pelosi (piumati e squamosi)!
    W veganblog!!!

    Reply
  31. @fede80: sei veramente una persona dolcissima..capisco il legame che avevi col tuo Napoleon…e cmq ci vuole una certa forza a prendersi cura di un micione così “fragile” fisicamente..
    @Anna:auguri alla bimba!!!e complimenti…un’aquerella come me…ehe!!ma che nome originale…come lo hai trovato???
    @Yuki:uhuhu siamo tutti veganblog dipendenti!!!!

    Reply
  32. @ Cleopatra: sai che Napoleon l’ho preso in gattile…ero andata a prendere un micino piccino e mentre aspettavo che me lo portassero Napoleon, si è trascinato (era appena stato operato e quindi non camminava, in più era tutto depilato!!!!) dentro la mia portantina e mi ha guardato con quegli occhioni blu: andiamo a casa? E io ovviamente non potevo dire di no a tale felina richiesta! Questo micio mi ha insegnato tanto sulla fiducia, sulla sofferenza e sull’amore incondizionato. E a tutti quelli che non capiscono il dolore per la perdita di un compagno di vita come i nostri amici animali, dico veramente che non hanno capito niente, ma proprio niente della vita e dell’amicizia.

    Reply
  33. @fede80: che amore quel Napoleon…sai io ho sempre portato a casa trovatelli, e mia mamma al veterinario ha detto…mia figlia…li trova tutti lei!!!la risposta del veteriario mi ha molto colpita…”non è lei che li trova, sono loro che trovano lei, il gatto sa da chi andare!”…penso proprio sia così..xkè il tuo Napoleon ha scelto te!cmq concordo pienamente sull’amore incondizionato e sulla fiducia…pensa che la Cleo mi faceva le fusa prima di morire…povera piccina!

    Reply
  34. Si io credo proprio che loro lo sentano…forse capiscono tante cose di noi che invece noi tra “umani” non riusciamo più a capire nè a percepire! Siamo fortunate cara Alessandra (sai che mi chiamo anche io Alessandra? è il mio secondo nome!!), il mio Napo, la tua Cleo, i mici venuti prima e tutti quelli che verranno…

    Reply
  35. ehe quante coincidenze in questi giorni…!un bacione Fede…!

    Reply
  36. Tutte queste storie su gatti e cani mi ha fatto pensare al mio “brutto” Spike!!! Ormai è quasi un anno che non è più con me. Ho la fortuna di abitare in aperta campagna,ho una gattina “Cleopatra” una bellissima meticcia di 2 anni. Avevo anche un pitbull, Spike,a cui io e mio marito abbiamo salvato la vita.Era stato abbandonato cucciolo,in uno posto pieno di randagi e ratti!!! Era ridotto davvero malissimo,però l’abbiamo curato con tanta pazienza e amore. A tutti quelli che pensano che il pitbull sia un cane feroce,non ha capito un bel niente di questa razza! Lui era dolcissimo,mi seguiva ovunque quando ero fuori in giardino, e soprattutto con mia figlia era un tappetino.Mi ricordo una volta, dalla veterinaria che doveva visitarlo, lui poverino che aveva paura,si nascondeva dietro di me! Un grosso cagnone che ha paura di farsi fare una visitina!!! Che tenerone che era! Basta adesso…mi viene da piangere. Non ho preso altri cani,perchè nessun altro potrà mai sostituirlo nel mio cuore,mi fa troppo male.Ma ho anche tanta rabbia verso quella persona che me l’ha portato via!!!! Spero che almeno lo tratti bene…

    Reply
  37. Ragazzi quanto è bello veganblog…!Antonella mi piacerebbe proprio veder la tua Cleopatra…!

    Reply
  38. Si è vero che sta tanto male quando i nostri amici non sono più con noi, e un’altro gatto o un altro cane non sostituiranno mai nessuno, perchè in realtà non c’è nessuno da sostituire…ogni micio avrà la sua storia diversa, ciascuno ci insegnerà qualcosa. Insomma io penso che non bisogna rinunciare al calore e all’affetto perchè si ha paura di dover affrontare il dolore di una perdita, perchè altrimenti dovemmo stare soli…mamma mia che discorsi sto andando a fare! qui dovremmo parlare di come fare la besciamella e io mi perdo in discorsi strappalacrime!
    Valà, perdonatemi queste digressioni!
    Bacioni a tutte!

    Reply
  39. @Fede80:quoto
    @Cleopatra:http://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia, in realtà avevo deciso mooooolto tempo prima di concepirla fisicamente..alle femministe piace tanto, a me piaceva il fatto che una grande vegetariana, Annie Besant, chiamò così una delle figlie!
    Allora, su autuproduzioni, chi mi dà lumi? Dai, ora che ho la piccola avrò la scusa per inondare la cucina..ma tranquilli, casa nostra è minuscola e il fenomeno sarà necessariamente autoarginante 😉

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti