Con gran piacere mi trovo ad effettuare un test per un prodotto che definire “naturale” è poco. In effetti, la cucina che prediligo è quella semplice, semplicissima, senza fronzoli o estreme lavorazioni. Oltretutto, qui parliamo di Del Colle, un’azienda toscana e io – da buon toscano – non posso che indossare la divisa da cuoco e accendere i fornelli.
L’ho definito un prodotto “naturale” e non esageravo. La lista degli ingredienti parla chiaro:
- riso integrale,
- lenticchie verdi decorticate,
- lenticchie rosse decorticate,
- lenticchie gialle decorticate.
Nient’altro. “Beh, semplicemente riso e legumi” direte voi… In effetti è così, ma con il piccolo accorgimento di aver selezionato riso e legumi con lo stesso tempo di cottura (per gli ingredienti che richiedevano maggior tempo è stata effettuata una breve precottura). Non è cosa da poco e non è neanche semplicissimo come potrebbe sembrare, ma il risultato finale è una praticità e una velocità di preparazione preziosissime in cucina. E allora vediamolo questo risultato e cominciamo dall’inizio.
Innanzitutto, il packaging si presenta molto bene e ben si integra con il colori degli ingredienti. La finestra trasparente sul pacchetto è sempre una cosa gradita, permette di valutare l’esatto aspetto di ciò che si acquista indipendentemente dalle immagini esterne. Come vedremo più avanti, la caratteristica predominante di questo prodotto è la semplicità e la velocità di preparazione e questo è indicato in modo estremamente chiaro sulla confezione dove, sul fronte, appare lo “spicchio orario” con l’indicazione dei 10 minuti di cottura.
Anche la certificazione VEGETALOK è disposta in evidenza sul fronte, come pure il codice azienda “0568”
scritto sul fianco – che permette al consumatore di verificare sul sito ufficiale veganok.com la legittimità della
certificazione.
È evidenziata chiaramente la presenza naturale di Fibre, Calcio, Magnesio e Ferro. La scheda nutrizionale, di dimensioni generose, riporta una percentuale di proteine di oltre il 20%, valore ottimo, ma d’altronde fisiologico trattandosi di riso e legumi. Ci sono inoltre altre diverse indicazioni sul prodotto, tra cui quella sul corretto smaltimento della confezione. Complessivamente, quindi, un packaging realizzato con cura e molta attenzione alla leggibilità di ogni informazione utile al consumatore.
La preparazione è semplice e accuratamente indicata sulla confezione: versare in abbondante acqua salata. Cuocere per 10-12 minuti per ottenere una fresca insalata da far raffreddare e condire con un filo d’olio. Per ottenere la consistenza di un risotto, utilizzare 650 ml di acqua. Per una consistenza più liquida, utilizzare 800 ml di acqua. Condire a proprio piacimento.
Ho scelto di preparare la versione “risotto” e ho quindi seguito con precisione tempi e dosi indicate. Nella mia esperienza di uso posso dire che, pur preferendo cotture al dente, a parer mio il tempo di cottura (che in questo caso deve coincidere con il tempo di assorbimento dell’acqua) è più vicino ai 12 minuti che ai 10, ma è anche vero che qui è davvero questione di gusti (e di pentole). Durante la preparazione, un delicato profumo di riso e lenticchie pervade la cucina ed è particolarmente apprezzato perché oggi è una giornata fredda, non abbiamo acceso il camino e questo profumo tipico della cucina povera riesce a trasmettere una sensazione di “calore” davvero consolante.
A fine preparazione, gli ingredienti si presentano adeguatamente cotti con il riso al dente e le lenticchie più morbide, ma attenzione, non si tratta di un difetto, anzi: è proprio la maggior cottura delle tre diverse varietà di lenticchie a generare una simil mantecatura che in un risotto di questo tipo è la benvenuta. Ho aggiunto solo un po’ di sale all’acqua di cottura, come indicato, e tanto è bastato per avere la salatura ideale senza bisogno di aggiungerne altro sul piatto. Non ho saputo invece resistere, da buon toscano, dall’aggiungere a freddo una tritata di pepe nero e un filo d’olio che noi toscani chiamiamo “di quello bono” e perché no? Anche un rametto di rosmarino dell’orto come decorazione.
Veniamo all’assaggio, che poi è la cosa che davvero importa.
L’aspetto è invitante. Si percepisce molto bene sia il sapore del riso (grazie alla scelta di un riso molto aromatico) che delle tre lenticchie, anche se alla vista si notano principalmente quelle verdi. Sì, il sapore del riso con il tris di lenticchie si sposa davvero bene e non sembra proprio un piatto che ha richiesto solo un tempo di 12 minuti di cottura, senza nessuna specifica lavorazione di prodotto da parte nostra.
Bisogna dare atto a Del Colle che l’idea è semplice e geniale al tempo stesso, ma soprattutto il risultato è
indubbiamente di qualità. Sono curioso a questo punto di provare anche altre idee della stessa gamma che si preannunciano davvero intriganti.
Chissà che non mi venga qualche idea di utilizzo diversa e stravagante…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog