Domenica è giorno di dolci. Questa è stata appena sfornata. Volevo una torta molto cioccolattosa, ma non troppo calorica. Realizzata senza farine di cereali e risulta piuttosoto proteica.
Ingredienti:
100 g di farina di ceci (kcal 334, kcal 334/100 g)
40 g di di fecola di patate (kcal 126.4, kcal 316/100 g)
40 g di cacao amaro in polvere (kcal 145.2, kcal 363/100 g)
30 g di farina di castagne (kcal 102.9, kcal 343/100 g)
40 g di farina di polpa di carruba (kcal 88.8, kcal 222/100 g)
240 g di foglie di barbabietola stufate (kcal 96, kcal 40/100 g)
60 g di truvia (o 180 g di zucchero, kcal 0)
3 g di zucchero di canna (kcal 11.52, kcal 384/100 g)
15 g di lievito di birra (circa il 4-5% delle farine, kcal 8.4, kcal 56/100 g)
12 g di olio di girasole (kcal 107.64, kcal 828/100 g)
40 ml di acqua
Procedimento:
Sciogliere il lievito e lo zucchero di canna nell’acqua appena calda (40-45°). In una ciotola mescolare bene gli ingredienti secchi. Aggiungere le barbabietole stufate e il lievito sciolto fino a ottenere un composto omogeneo e piuttosto appiccicoso. Lasciare l’impasto nella ciotola, coprire con un foglio di pellicola trasparente. Riporre la ciotola con l’impasto a lievitare in un ambiente tiepido per 1-2 ore. Ho usato il forno ventilato preriscaldato a 40°, spento e lasciato lievitare 1 ora e 1/2. Dopo la lievitazione l’impasto avrà assunto una consistenza molto morbida, piuttosto porosa e spumosa, non liquida, ma nemmeno modellabile con le mani. Trasferire l’impasto in una teglia piccola (23 cm) e cuocere con funzione crisp per 8 minuti.
Considerazioni:
Valori energetici: tot 551 g cotto freddo kcal 129/100 g. Risultato ottenuto: torta al cioccolato poco calorica. Credo sia senza glutine, ma bisogna verificare attentamente. È piuttosto proteica, ma non esageratamente poiché le farine di castagne, ceci e carrube sono comunque ricche di carboidrati. Con queste dosi e l’impasto piuttosto consistente, il risultato è una torta che non cresce troppo in cottura, è piccola e compatta, ma ben lievitata.: diciamo per 2 persone golose che a colazione vogliono rimpinzarsi. Probabilmente aggiungendo dei liquidi, tipo latte di soia o succo d’arancia e realizzando un composto piu liquido, il risultato sarà meno compatto. È eccellente farcita con una marmellata un po’ agra di cranberry o tamarindo.
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ripeto….bisogna dotare il blog di teletrasporto….ne voglio una fetta subito !!!!! Magnifica!!!!
Ho letto la tua ricetta e vorrei tanto farla.
Mi puoi dare un’alternativa alle foglie di barbabietola?
Con cosa posso sostituirle per non alterare la consistenza dell’impasto?
Grazie e complimenti per la ricetta stuzzicante!
F a v o l o s a !!! 😀 😀 😀
Che bella torta domenicale! Che cos’è la truvia? Ci sono solo 3 grammi di zucchero? Non è troppo poco dolce?
Debbie credo che si possa usare della zucca cotta al forno e passata al mixer senza aggiungere liquidi. Comunque delle fibre dolci ma il più possibile simili al cioccolato
Silvia la troviamo è la Stevie. I 3g di zucchero servono solo ad attivare il lievito di birra. La dolcezza della torta è data dalla Stevie dalla carruba e dalla castagna.
ciao.Anch’io voglio il teletrasporto…
Ahhhh! Ok immagino che “truvia” sia “stevia” mal digitato! Mo’ capisco 😉
SiSIlvia, ieri notte scrivevo con il tablet e mi fa cose strane. SI tratta di stevia. Ancora non riesco a decidermi se mi piace più la truvia della Eridania o la stevia di Misura, hanno un retrogusto legermente diverso. Tempo fa avevi delle piantine di stevia e usavo le foglie essicate e macinate fini fini. Le pianine sono morte e ora devo accontentarmi dei prodotti industriali. Le piantine di stevia sono davvero delicatissime e coltivarle è molto molto problematico. Forse è per questo che la stevia/truvia a comprarle costano tanto.
Accidenti, Ciao Rita sono io !!! Davvero ieri ero fuori di testa. Allora tornando alle fibre, credo si possano usare le solite che si usano per legare e sostituire le uova, tipo mela, banana prugna. La barbabietola l’ho usata perchè preparandola stufata ho visto che era bella densa, color cioccolato dolce ma con un retrogusto amarognolo. Davvero ho pensato al ciccolato. Ecco perché l’ho usata in questa torta. Direi che il risultato e stato ottimo. In questo periodo la barbabielola rossa si trova in abbondanza e a prezzi ottimi, almeno dalle mie parti, la sto usando spessissimo.
Accipicchia Rita! Una ricetta più ardimentosa dell’altra! Rimango a bocca aperta. Sul serio.
Ciao 🙂
Sto provando a fare la tua torta. Domani è il compleanno di mio figlio e, fra gli invitati,
amici sia celiaci che vegani.
Mi sembra la torta perfetta!!
Ho messo le banane al posto della barbabietola.
Potresti dirmi a che temperatura la quoci e ..davvero x soli 8 minuti?
Ti faccio sapere presto come è andata.
Intanto grazie. Elena
SI Elena solo 8 minuti con funzione crisp del mio microonde.
La temp la setta lui e non la conosco.
Non so se cn la banana viene altrettanto bene sai? la banana e troppo pastosa, secondo me non lievita bene. Se hai invitati non ti consiglio di fare esperimenti. Usa la barbabietola precotta invece, quella che ho usato per il pane rosa. La trovi alla Lidl già pronta. Ma la barbabietola infoglie si trova ovunque, noncapisco perché tante difficoltà da varie persone siu questo post. Boh
Ho apportato qualche modifica xché non ho trovato la barbabietola (ho schiacciato 3 banane e l’ho aggiunte all’impasto) e la farina di carruba (ho usato metà dose di cacao zuccherato e metà amaro). Ho usato lo zucchero di canna al posto della Truvia.
L’ho cotta mezz’ora e non 8 minuti, ma…. Rita, dimmi la verità, quanto olio ci hai messo tu? Non ci credo 12ml!!
Aiutami che non riesco più a rifarla e sono alle prime armi.
Ti ringrazio dal cuore e dalla pancia x la ricetta strepitosa. La torta è buonissima e adatta a tutti (cercavo una ricetta x una festa di bimbi con intolleranze varie, per questo l’ho addolcita un po’ ).
P.S. Grazie ad una marmellata di pere fatta da mio padre, che ho servito accanto ad ogni fetta, ho avuto successo con tutti i marmocchi.
I love Rita
Il mio forno non ha questa funzione. ACC…
Che mi dici dell’olio invece?
Comunque domani vado a caccia d’ingredienti ;))
Elena, io se posso di olio non ne metto per nulla!! Quando ho fatto la darkveg ancora non avevo le proteine della soia. Ora, uso quelle al posto dell’olio!! Oppure, se la ricetta lo consente, farina di cocco. Davvero sta cosa degli oli in cottura mi turba quando leggo certe ricette con tanto di olio.
Qui la barbabietola rossa (le foglie intendo) si trova al mercato civico ed è stupenda. Ci sono stata ieri e ne ho presa tantissima. Ecco perché sto meditando di fare la versione “biscotti” con un impasto più duro. Oddio, il mercato civico di CA è citato nelle guide turistiche come meta da visitare 😀 può essere che sia particolare … boh
ciao le foglie di barbabietola con cosa le posso sostituire?? deve essere fantasticas questa torta!!
le foglie hanno un sapore particolare, se trovi delle rape germogliate puoi usare i loro germogli oppure del pak choi (o coste dir si voglia) ma come sapore le foglie di barbabietola sono talmente particolari che sono difficili da sostituire…
Io proverei con della polpa di barbabietola 🙂 !
Anch’io ci ho fatto una torta al cioccolato che era ‘na bbomba 😉 !
Le foglie di barbabietola rosse stufate e passate sembrano ricotta. Hanno il sapore della ricotta, veramente!! È meno dolce della ricotta che con la cioccolata è pure meglio. La polpa invece è più dolce e acquosa. Secondo me le foglie sono l’ideale. Ma com’è che tutti vogliono sostituirle? Dove sta il problema? Spiegatemi per favore.
penso nel trovarle R 🙂