Cari amici, sono reduce da una tre giorni in montagna fatta per salutare i miei genitori e i miei posti prima di ripartire per gli USA, e volevo farvi vedere come – anche nei rifugi! – mangiare vegan si può!! 🙂
Nel primo rifugio mi hanno fatto una polenta col sugo (seguita da verdure alla griglia che non ho fatto in tempo a fotografare perché troppo impegnata a mangiare…):
Nel secondo una zuppa di verdure e farro (non fotografata per lo stesso motivo), seguita da polenta alla piastra, cetrioli con timo e zucchine:
Tra l’altro quest’ultimo (rifugio Grassi) è gestito da due fratelli in perfetta armonia con l’ambiente circostante: usano solo energia solare e fanno tutto loro (pane, pasta, etc) con materie prime rigorosamente biologiche e prodotti del loro orto portati su a spalla ogni volta! Se vi capita di fare un giro per le Orobie occidentali, fate un salto! Per il resto, vi lascio qualche foto dei simpatici amici che abbiamo incontrato..
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Oddio, che spettacolo!
peccato per le foto che non sei riuscita a fare, anzi forse meglio così altrimenti la mia fame straordinariamente mattiniera sarebbe stata incontenibile! bellissimi posti e fa sempre piacere trovare alternative vegan dove non ce lo si aspetterebbe! buon rientro negli usa!
Che panorami stupendi!
La sesta foto è a dir poco spettacolare, quell’animale fa tantissima tenerezza! Che animale è? Io purtroppo non mi intendo di bestioline di montagna e non le so riconoscere ):
grazie per averci regalato queste foto!
Mio figlio vive negli Stati Uniti da molti anni. Da Atlanta si è trasferito a Wake Forest e adesso va a vivere nel Texas… Malgrado tutto il male che si dice del cibo americano, personalmente ho sempre mangiato vegetariano senza difficoltà e anche buono!
Buon viaggio!
Uno stambecco? Io la seconda foto non la vedo, c’è un punto interrogativo!
Comunque sono bellissime. Grazie Annalina
spettacolare….però neanche io vedo la seconda foto 🙁
Bellissimo reportage Annalina, si respira la pace e la serenità di quei luoghi 🙂 Anch’io non vedo la seconda foto??? Un abbraccione e buon rientro negli USA
Stambecchi e mi sembra una marmotta l’altro!
Che bello! Allora si possono postare anche le foto degli animali… A me piace fotografare le anatre
E anche dei fiori! E Babi docet, ed anche Eddy, persino della dispensa! 😉
Esatto, era uno stambecco! E l’altra una marmotta, che mi si è parata davanti sul sentiero! Purtroppo non so cosa fare per la seconda foto, perché nemmeno a me la carica sul sito, ma quando vado a modificare l’articolo invece la vedo…boh???
Che meraviglia
wow Annalisa… che pezzo di paradiso con gli animali ancora liberi.. ma ci vanno a caccia li i cacciatori in autunno o sono posti protetti ? Grazie, beati quegli animali liberi, ormai cosi poco e che voglia di polenta mi hai fatto venire 🙂
Sigh, purtroppo mi pare proprio che vadano a caccia (ho visto i cartelli), ma non so dirti di cosa. Degli stambecchi – grazie al cielo – sono sicura di no, perché stanno cercando di ripopolare l’area (per la serie prima li sterminiamo e poi tentiamo di riparare al danno, ma va be’…)
Che bello questo reportage Annalina, ma che posti sono esattemente ?
I miei hanno una casa a Clusone, vicino la Presolana, magari sono lì vicino ?
Le voglio andare a vedere anche io, le marmottine!!!
che meraviglia… oggi pomeriggio stavo giusto pensando quanto invidio chi è al mare: adesso ho motivo di invidiare anche chi è in montagna; anche se non è la mia passione questi panorami conquistano!
Al rifugio Grassi servono acqua naturale in bottiglia o quella del rubinetto?
Del rubinetto. Perché?
ps. scusate se rispondo solo adesso, ma nel frattempo c’è stato il trambusto del ritorno negli States! (torno adesso dalla mia prima spesa…dura riadattarsi ai prodotti americani!).
@ Elettra:sai che purtroppo non so di preciso quanto sia distante la Val Brembana da Clusone? Noi siamo partiti da sopra San Giovanni Bianco e abbiamo fatto un giro andando verso ovest…
Ok ho capito, questo rifugio é in Val Brembana, giusto ?
Clusone é in un’altra valle (la Valseriana)…
😉