Durante le mie escursioni in montagna, attraverso spesso i boschi… In segno di amicizia verso tutti gli abitanti del Piccolo Mondo, ho pensato dunque, cari amici di Veganblog, di portare in dono agli gnomi, ai folletti e alle fate la prima torta col buco realizzata con la mia nuova pentola-forno! 🙂
Ingredienti:
150 g di farina Manitoba (saracena nella versione gluten-free)
50 g di farina d’orzo integrale bio (di soya nella versione gluten-free)
50 g di farina di avena integrale bio (di riso nella versione gluten-free)
50 g di farina di mais fioretto bio
2 cucchiai di fecola di patate (o di amido a vostra scelta)
50 g di nocciole in granella
1 bustina di lievito in polvere per dolci
2 cucchiai di malto d’orzo
80 g di zucchero di canna (più 2 cucchiai per lo sciroppo di fragole)
latte di soya alla vaniglia (va bene anche quello di riso)
50 g di mandorle spellate in scaglie
2 cucchiai di fragole pulite, tagliate a fettine
succo e buccia di 1 limone bio non trattato
succo d’arancia bio qb
qualche cucchiaio di acqua
1 fialetta di ruhm o di alchermes vegan (non quello colorato con cocciniglia!)
1 bicchiere scarso di olio di semi (fate voi io ho scelto quello di arachidi)
1/5 di cucchiaino di agar agar
1 pizzico di sale
Procedimento:
Grattugiate la buccia del limone dopo averla ben pulita e spazzolata e tenetela da parte. Mettete a bagno per 2 ore le fragole (già pulite e tagliate a fettine) nel succo di arancia e di limone, al quale avrete aggiunto 2 cucchiai di zucchero di canna e qualche cucchiaiata d’acqua, per ottenere il sughino di fragole. In una capiente terrina, mischiate le farine, il sale, la fecola di patate, il lievito, 80 g di zucchero di canna, la buccia grattugiata del limone e la granella di nocciole. Sciogliete il malto d’orzo in un bicchiere di latte di soya alla vaniglia tiepido, unite l’olio ed il liquore, poi versate la miscela ottenuta nella terrina contenente gli ingredienti secchi e mescolate bene per poter così amalgamare tra loro tutti gli ingredienti, aggiungendo man mano altro latte di soya fino a che il composto non risulti una crema fluida. A questo punto trasferite il tutto in una tortiera col buco che infornerete a 180° fino a cottura (mi raccomando la prova stecchino!). Per chi usa la pentola-forno: sistemare l’apposito frangifiamma, prima di mettere la pentola sul fornello. Far cuocere per i primi 5 minuti a fuoco alto, poi 1 ora circa al minimo. Non aprire il coperchio della pentola-forno prima di 1/2 ora.
Sfornata la torta, lasciatela prima intiepidire e poi completatene la preparazione bagnandola col sugo della marinatura delle fragole. Frullate invece le fettine di fragola, allungando la purea ottenuta con 1 tazzina da caffé d’acqua dolcificata, nella quale avrete sciolto la polvere d’agar agar. Mettete sul fuoco il composto, in un mini-pentolino e fatelo bollire 1 minuto, dopo di che rovesciatelo sulla superficie della torta, distribuendo subito dopo le scaglie di mandorla (la miscela d’agar funzionerà così da collante). Servire il ciambellone freddo, magari con veg-panna montata a parte :lol:…
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
…gli abitanti del bosco ne sono onorati… è un pensiero prezioso 🙂
hanno visto la bellissima Lali mentre lo preparava pensando a loro 😉
E’ una splendida ciambella! Oltre che vegmaggiaia, scopro che hai il tocco magico anche con le torte… 😛
Deve essere morbida, morbida 😆
Magica pentola-fornetto!
Bacissimi!
… il funghetto è carinissimo!
🙂 🙂
Grazie, dolcissima Niki! E’ buona, sì, ma niente in confronto ai dolci che fai tu, intendiamoci! Invece son contenta che mi sia riuscito il primo esperimento di cottura di una torta con la pentola-forno eheheheh ! Baciotti 🙂
Non dirlo nemmeno per scherzo! Sei bravissima 🙂
Io non sono tanto esperta con le torte, anche se proprio stamani avevo in mente di fare un plumcake 🙂 Ma dovevo fare già le friselle… avevo la pm pronta da usare 😉 Che buone anche questa volta 🙂 ho cambiato mix di farine e le ho fatte più spesse! Non ti dico come sono venute
Allora aspetto altre tue “pentolsfornate 😆
Che pensiero carino! 🙂
Posso chiederti cos’e’ la pentola forno?
Grazie, Annalisa! La pentola-forno é una pentola speciale che permette la cottura a forno sul fornello, risparmiando energia! Bacio 🙂
interessante! Dove si trova?
@Annalisa: Io l’ho comperata in un negozio ben fornito di casalinghi, a Folgaria. Altrimenti vai sul sito delle pentole Agnelli: la mia é quella che costa € 26,50 ma ce ne sono anche altri tipi. Anche sul catalogo on-line Euronova ce n’é una che costa, mi pare, 17,00 Euro e qualcosa… 🙂
Potrei averne una fetta? *-*
Ma certo, tenerissima Bonnie!!! 😛 Baci giganti 🙂
MERAVIGLIAAAAAA!!!
che bella torta!gli gnometti avranno apprezzato di certo.
SMACK! SMACK!
Grazie Nica! Da’ un’occhiata alla ricetta seguente: c’é qualcosa che ti riguarda! Bacissimi 🙂
Gnammyyyyy! Buonissima con il sughetto di fragole e le mandorle!!!
E fichissima la pentola forno, non credevo esistesse!
Grazie Elysnoopy!!! 😉 In questo periodo sono felicemente rapita dalla magia del bosco e mi sembra spesso di vivere in una fiaba… ! 🙂
La pentola-forno é l’ideale per me che sono da sola! Che senso ha mettere una minipizza o una porzioncina di veglasagne nel forno tradizionale? 😉 Baciniiiii
@Lali: grazie per la versione gluten free!! 😀 Che lavoro doppio!! Sono stracuriosa della pentola forno…com’è? E come cuoce? Mi sono regalata il forno per pizza ed è fantastico…ma il forno che dici tu non lo conosco! Grazie 😀
Grazie, dolce Terri ! 🙂 La pentola-forno é fantastica e ci puoi fare tutto, dolci, pane, pizze e cose arrostite… L’unica peculiarità é che ha il buco al centro, per cui anche pizze e focacce vengono col buco!
@Lali: grazie!! 😀 l’ho trovata!! E’ la petronilla! Che forte! Toglimi una curiosità, le pietanze risutano più “morbide”?
Sai che anche un mio amico mi ha soprannominata “dolce Terri”? 😀
@Terri: sí, dolce Terri! La Petronilla é proprio il massimo anche perché non ha il buco centrale! E’ un vero forno! La cottura rimane leggermente piú morbida perché resta una piccola parte di vapore che idrata i cibi all’interno e per me é anche meglio del forno tradizionale! 🙂
Grazie, Lali! Ah, ora ho capito, ecco perchè costa così tanto la blasonata Petro..mentre un’ottima marca (Agnelli) la vende a 50 euro, a due piani, ma nn so se abbia il ‘buco’ ! 😀 baci
Anche quella della Agnelli da 50,00 Euro é senza buco, con accessori intercambiabili, mentre la mia pentola forno, sempre Agnelli, 99 % alluminio, costa 26,50 Euro perché ha il buco!