Chufa cake

Ed ora un dolce: l’ho preparato il mese scorso per un pranzo con i parenti ed è sparito come al solito (fortunatamente!) prima che si potesse fare una foto decente della fetta… ma tutto sommato credo che così renda abbastanza bene ;-). Ho approfittato dei bellissimi frutti di bosco di stagione e di un nuovo latte vegetale che ho provato di recente, il latte di chufa… La chufa è un tubero dal sapore dolce e mandorlato, quindi delizioso per preparare la crema di farcitura per questa torta! Vi consiglio di provarlo perché è davvero un gusto particolare e squisito :-)… Ho usato anche una nuova spezia che ho scovato: il pepe lungo! E’ una varietà di pepe con dei grani assolutamente diversi da quelli del pepe nero, bianco, verde o rosa, sono lunghi, assomigliano a delle piccole pigne allungate… oltre ad essere graziosi hanno un profumo celestiale che sta benissimo con il cioccolato ed i frutti rossi :-).15
Ingredienti per la base:

200 g di acqua
160 g di farina di riso integrale
150 g di succo d’agave
85 g di mix integrale senza glutine Werz (riso, miglio, mais, saraceno e semi di carrube)
50 g di olio di semi di girasole
35 g di cacao amaro non potassato
20 g di farina di lenticchie (o di ceci, ma viene più secca)
1 bustina di cremor Biovegan
1/2 cucchiaino di vaniglia Bourbon in polvere
2 bacche di pepe lungo (non so se tecnicamente siano bacche o grani…)
1 pz di sale marino integrale

Ingredienti per la crema di farcitura e di copertura:
300 g di latte di cocco
300 g di latte di chufa
70-100 g di gocce di cioccolato fondente
80 g di agave
45 g di olio di cocco
3 cucchiai di amido di riso
1 bustina di agaranta Biovegan
1/2 cuchiaino di vaniglia Bourbon in polvere
1/2 limone (buccia grattugiata)

Ingredienti per la bagna e la farcitura di frutta:
250 g di frutti di bosco misti
1 cucchiaio di zucchero di canna integrale
2-3 bacche di pepe lungo
1 cm di bacca di vaniglia Bourbon
acqua qb

Ingredienti per la copertura:
cioccolato fondente in scaglie qb

Procedimento:
La sera prima di montare la torta preparate la base e mettete a macerare 125 g di frutti di bosco con 1 cucchiaio di zucchero di canna integrale e 2-3 bacche di pepe lungo pestate: mettete i frutti di bosco così conditi in un colino con una ciotola sotto, in modo da poter raccogliere e utilizzare per la bagna il succo che rilasceranno; gli altri 125 g lasciateli al naturale. Per la base (circa 17 cm di diametro): mescolate bene le farine, il cacao, il cremor, 1 pz di sale, la vaniglia ed il pepe lungo pestato; a parte emulsionate l’agave, l’acqua e l’olio e poi versate l’emulsione nelle farine e mescolate con un cucchiaio di legno; cuocete in forno a 180° per 30-35 minuti, poi lasciate raffreddare un po’ in teglia, estraetela e lasciatela riposare su una griglia. La mattina dopo preparate la crema: in un pentolino sciogliete l’agaranta e l’amido nel latte di cocco, con l’agave, la buccia di limone e la vaniglia; mette su fuoco dolce mescolando e lasciate bollire per 1 minuto a fiamma bassissima (altrimenti fa i grumi), poi aggiungete il latte di chufa, mescolate e togliete dal fuoco; lasciate raffreddare la crema e quando fredda montatela con la frusta elettrica: non monterà in senso stretto, ma il procedimento serve a farle prendere un po’ di sofficità in più (se la crema dovesse presentare dei grumi, prima di montarla frullatela con il frullatore ad immersione, ma giusto il necessario altrimenti diventa troppo liquida). Ora preparate la bagna: se bagnate la torta con un vaporizzatore,  vi occorreranno circa 100 g di bagna, altrimenti se fate con il cucchiaio ne servirà di più, semplicemente perché non riuscireste a distribuire una quantità di bagna così piccola su 3 strati usando il cucchiaio; quindi pesate il succo che avranno rilasciato i frutti di bosco che avete messo a macerare e se usate il vaporizzatore, allungatelo con acqua leggermente dolcificata e un po’ di vaniglia fino a raggiungere i 100 g, se invece farete con il cucchiaio aggiungete acqua dolcificata in pari quantità rispetto al succo… spero di essere stata chiara :-). Comunque se userete il cucchiaio, e ovviamente una quantità maggiore di bagna, il risultato sarà diverso: la torta sarà decisamente più umida e forse la base diventerà troppo “cedevole”, quindi in ogni caso cercate di bagnarla il meno possibile, anche perché la torta verrà farcita con la crema e molti frutti di bosco, che le daranno già una bella umidità. Quando anche la bagna sarà fredda, possiamo montare la torta e vi consiglio di farlo sempre usando l’anello di acciaio regolabile: tagliate la base in 3 strati e bagnate il primo con circa 30 g di bagna (se usate il vaporizzatore, altrimenti andate ad occhio con il cucchiaio), mettete circa 8 cucchiai di crema, poi un po’ di gocce di cioccolato, la metà dei frutti di bosco macerati e la metà dei frutti di bosco al naturale (toglietene un po’ da mettere in cima alla torta come decorazione); quindi mettete un altro strato della base al cacao e ripetete come prima; chiudete con l’ultimo strato della base e non dimenticate di bagnarlo! A questo punto dovrebbe esservi avanzata della crema, circa 240 g: a questa crema dovete aggiungere l’olio di cocco e amalgamarla con cura, poi mettete sia questa crema che la torta in frigo e date il tempo ad entrambe di solidificarsi un po’. Trascorsa almeno 1/2 ora, estraete la torta dall’anello di acciaio e ricopritela con 1 strato sottile, ma uniforme, della crema a cui prima avete aggiunto il latte di cocco e, rapidamente, procedete alla copertura con le scaglie di cioccolato e decorate con i frutti di bosco al naturale che avete lasciato da parte prima… Le scaglie di cioccolato potete comprarle già fatte, ma farle da sè è semplice e decisamente più economico: basta mettere il cioccolato un po’ nel congelatore e poi fare le scaglie con un pelapatate; mettete le scaglie su un vassoio e conservatele nel freezer fino al momento di usarle… A questo punto la torta è terminata, farà un altro riposino in frigo e poi potrete godervela :-).16
“Sorridi, perché l’allegria è il segno più evidente della saggezza. La vita è davanti a te, il cielo è sopra di te, il sorriso è dentro di te. Il mondo ama le anime chiare, le persone che hanno il sorriso negli occhi e la festa nel cuore”. (Romano Battaglia)

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Troppo bella!!! E’ persino un peccato mangiarla… 😆
    Sei bravissima Anima bella! Sono certa che nel tuo locale i dolci andranno letteralmente a ruba 😉 😉

    Avevo visto il latte di Chufa al Natursì ma non ho osato acquistarlo… costa un po’ tantino 🙄
    Un bacione!

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  2. Che meraviglia! Degna di una vetrina di pasticceria! Anch’io come Niki sono stata frenata dal costo di questo latte… :-/

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  3. Stupenda come ogni tua creazione… Questa, poi, é di particolare pregio per la scelta di ingredienti inediti e raffinati. Complimentoni 😉 😉 😉 !!!

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  4. la torta é bellissima. il latte di chufa si beve molto in spagna d’ estate. é buonissimo e rinfrenscante, a me piace anche con l’aggiunta di succo di limone. Non avevo mai pensato di usarlo per fare dei dolci.
    bell’ideda!!

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  5. Complimenti, sei un’artista! 😛

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  6. Che splendore! Questa torta è meravigliosa, sei un’artista! *_*

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  7. Wow a standing ovation!! 😀 volevo però chiederti cos’è il cacao amaro non potassato e dove trovi il latte di chufa. 😀 Ho visto che anche tu usi la farina di lenticchie che, se ho capito bene, rispetto a quella di ceci rende l’impasto più morbido, vero? 😀 Ora capisco come mai i biscotti che faccio per me con la sola farina di lenticchie restano più morbidi rispetto a quelli che faccio per mio marito (con la sola farina di ceci). 😀
    Ah, scusa, FANTASTICA la torta 😀 😀

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  8. fantastica torta!!!
    il latte i chufa l’ho visto ma non ancora provato, ora che mi hai detto che gusto ha lo proverò di certo!
    una do manda: ma una busta intera di agaranta non è tanto per 600 ml di liquidi? non ti viene la crema troppo compatta?
    grazie e ancora complimentissimi

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  9. Bellissima! Di grande effetto e sono convinta che sia buona! 😀

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  10. veramente una torta di gran classe!! 😀 favolosa, particolare e d’effetto al tempo stesso. Mai sentito il latte di chufa!… se mi capita lo provo… mi hai incuriosito!! 😉

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  11. Che meraviglia!! Con tutti questi bei fruttini colorati 🙂 ci incuriosisce molto anche il latte vegetale ed il pepe lungo 😎 …cominceremo a cercarli!! 🙂

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  12. @milenaoh: lo proverò sicuramente con il limone 😉
    @Terri: sì, la farina di lenticchie ha una resa più morbida e leggera rispetto a quella di ceci, meno “papposa”, se mi passi il termine 🙂
    @Nica: non ho sotto mano l’Agaranta, ma mi sembra che sulla confezione sia indicato che una bustina va bene per 500 ml di liquido, quindi in realtà ne potresti mettere anche un pochino di più per 600 ml; infatti la mia crema (che io comunque ho frullato) mi è venuta abbastanza liquida, decisamente più di una classica pasticcera; ma se non la frulli la consistenza è nella media.

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  13. Grazie animachiara! Un bacio

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  14. @Terri: Mi sono svegliata stamattina con il pensiero che non ti ho risposto alla domanda sul cacao! Comunque, la maggior parte dei cacao in polvere che trovi in commercio (anche quelli bio) sono addizionati di potassio o altre sostanze che servono a diminuirne l’acidità sia per motivi di gusto che per la conservazione; il cacao non potassato invece è semplicemente cacao tostato in polvere, quindi ha un aroma ed un gusto sensazionali, molto più intensi! E’ più acidulo e lo riconosci anche dal colore che è decisamente più chiaro e più rossiccio; ma deve piacerti, va provato: io, ad esempio, lo uso quasi sempre nei dolci per il suo profumo e per il buon contrasto che ha la sua acidità con le preparazioni dolci, ma per fare la cioccolata calda lo uso solo in piccole quantità insieme a quello potassato, perché altrimenti la bevanda risulta troppo acida per i miei gusti.

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