Avevo ancora l’olio delle frittelle dell’altro giorno (he he…friggo mai, e cerco di ottimizzare le risorse !) così l’ho utilizzato per fare i cenci, che di solito faccio al forno (la ricetta è identica, ma la pasta la tiro all’ultima tacca della macchinetta, finissima, anzichè alla penultima come in questi cenci fritti). Anche questa ricetta, come quella delle frittelle di riso, è semplice e veloce…ma ora il carnevale è finito, l’olio l’ho buttato, sicchè non vi propinerò altre ricette dolci e fritte (un mix micidiale! ) 🙂
Ingredienti:
farina bianca 175 g
zucchero canna 30 gr
vaniglia 1 pizzico
buccia mezzo limone
vino bianco 1/4 bicchiere
sale 1 pizzico
fecola 1 cucchiaio
acqua 2 cucchiai
latte soia q.b.
Procedimento:
Mescolare farina, zucchero, sale, buccia limone e vaniglia, poi aggiungere la fecola sciolta nell’acqua, il vino e latte di soia poco ed impastare fino ad ottenere un bel panetto sodo (regolarsi col latte di soia mano mano che si impasta), che va avvolto in pellicola e messo in frigo a riposare un’oretta.
Stendere la pasta con la macchinetta (o a mano, se vi va 🙂 alla penultima tacca e ritagliare i cenci con una rotella, facendo nel mezzo dei rettangoli di pasta un ulteriore taglio…scaldare l’olio, immergervi i cenci avendo cura di girarli dopo poco e poi levarli con la schiumarola e metterli su carta assorbente (sotto e sopra). Spolverizzare con zucchero al velo e gustare !
PS:
L’olio è sempre quello delle frittelle di riso, quello della Coop per friggere: anche i cenci son venuti benissimo e asciuttissimi (e con sanissimo olio di riciclo !)
Slurp !
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Ehehe, gli ultimi golosissimi strascichi del carnevale! 😉
Che belli mari!spettacolari!
Anche dopo carnevale, un bel giro di chiacchiere non guasta mai 😆
L’idea del riciclo dell’olio è buona, ma in parte 😛
….io so che l’olio, una volta usato, non bisogna ri-usarlo perchè fa ancor più male 🙁 infatti bisogna cambiarlo con del nuovo e non conservarlo per giorni o___o
Complimenti Maria 😉
ciao Mari, sono in vena di provare i tuoi cenci…ti chiedo..se impasto stasera e metto in frigo per friggere domani mattina, rovino l’impasto?? perchè stasera sono stanca e ho voglia di rilassarmi un po’…cosa mi rispondi? in base alla tua risposta mi metto a impastare oppure faccio tutto domattina…mah!!
lolly mi dispiace ma vedo solo ora il tuo commento…spero sia andato tutto bene…secondo me andava bene anche mettere in frigo la pasta (avvolta da pellicola) e fare i cenci stamattina, dopo aver fatto tornare la pasta a temperatura più o meno ambiente. facci sapere com’è andata !
Veramente slurp!! Oggi, rispettando la tradizione meneghina io e mio marito ce le siamo fatte!! Ottime!! Ho fatto però delle varianti perchè non posso il glutine e le solanacee: farina di saraceno; al posto della fecola ho usato arrow root, invece dello zucchero sciroppo d’acero e scorza di cedro!!
Anche io sapevo che l’olio per friggere non può essere riciclato in casa, nel senso che non può essere riusato anche a distanza di giorni perché fa malissimo: l’olio quando frigge raggiunge delle temperature molte elevate che trasformano le molecole in vapore…e gli scarti restano nel liquido…..almeno da quello che ricordo !! Io lo butto sempre (a malincuore). Ciao a tutti
Scusa, ma come fai a dire ” con sanisssimo olio di riciclo”
L’ olio non si ricicla mai!!!!!!!!!!!!!!!
…evidentemente l’ironia del “sanissimo” non è stata compresa. Non so come si riesca pensare che una persona che pubblica (pubblicava) su Veganblog, quindi vegana, fissata col bio, autoproduzione ecc… possa ritenere l’olio di riciclio sano. Bah… Comunque, Adriana, i punti esclamativi (specialmente se 15 di fila come quelli che hai messo te…) sono, per la netiquette del linquaggio internet, sinonimo di aggressività. Te lo dico a titolo informativo.