Ciao a tutti! La nonna di mio marito, pugliese doc, è solita preparare i “cauzuncidd” ovvero pasta fresca ripiena di ricotta e cannella. Non potevo non tentare di veganizzare questa ricetta e… il risultato è stato eccellente!!!! Ecco a voi, quindi, la ricettina :).
Ingredienti:
Pasta fresca all’olio
500 g di ricotta vegan autoprodotta
cannella, quantità a piacere
noce moscata qb
4 cucchiai di zucchero
sale qb
2 cucchiai di panna di soia
pomodori freschi per il sugo o passata di pomodoro
1 cipolla
1 spicchio di aglio
olio evo
basilico fresco
Procedimento:
Ho preparato la pasta fresca seguendo la ricetta di Veganize e, subito dopo, ho messo la pentola sul fuoco per far bollire l’acqua. Mentre l’impasto riposava, ho messo in un tegame 1 filo di olio, la cipolla tritata, lo spicchio d’aglio e il pomodoro fresco (precedentemente sbucciato e fatto a dadini). Ho lasciato cuocere finchè non si è ristretto, all’ultimo minuto ho aggiunto qualche foglia di basilico fresco. Ho preparato il ripieno mescolando la ricotta con un cucchiaino di sale, 2 cucchiai di panna di soia, 1/2 cucchiaino di noce moscata, abbondante cannella e i 4 cucchiai di zucchero. Ho mescolato finchè non si è formata una cremina densa e saporita. Ho steso la pasta, ho messo dei mucchietti di ricotta sulla sfoglia e chiuso, tagliando con la rotella fino a formare dei rettangoli belli paffuti. Quando l’acqua è a bollore si sala e si tuffano i cauzuncidd, non ho un tempo preciso per la cottura, dipende dalle dimensioni. A me son serviti 4-5 minuti di cottura. Li ho scolati e tuffati nel sugo, serviti bollenti e gustati in pochissimi istanti (ustionanti ma… ne valeva la pena, erano irresistibili!). Con l’impasto avanzato ho fatto una versione “scomposta” del cauzuncidd e vi posto la foto qui sotto.
Ho fatto inoltre delle ottime tagliatelle 🙂 Perchè nulla va sprecato!Considerazioni:
Tenete presente che, se non trovate la ricotta veg, la si può fare in casa. Ci vuole un pò di pazienza ma il risultato è davvero eccellente! Io seguo la ricetta Doppia vegricotta delicatissima, una ricetta eccellente! Seconda annotazione: ho usato 500 g di farina per fare la pasta fresca, era troppa! Ho ricavato, con questa dose, circa 20 cauzuncidd di 6 cm di lato, 2 lasagnette monoporzione, e 3 piatti abbondanti di tagliatelle! Per quanto riguarda la cannella, bè, io sono cannella-dipendente, assaggiate mentre preparate la crema di ricotta… sta a voi scegliere le dosi, ognuno ha i propri gusti :). Mi auguro possa piacervi questa ricetta… ah, dimenticavo: potete friggere i “tortelli” anzichè farli bollire, cospargeteli poi con lo zucchero ed otterrete un dolce altrettanto spettacolare! 😉
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
bellissimiii! super brava! 😀
Che meraviglia! Sei stata proprio brava! Scommetto che sono piú buoni quelli vegani di quelli classici…! 😉
Concordo con Lali!! E scommetto che si sono leccati i baffi tutti!! la tua pasta ripiena è troooooppo invitante!!
Grazie per la ricetta. Ho una curiosità, sono pugliese anch’io, ma non avevo mai sentito parlare dei cauzuncidd. Da dove viene la nonna di tuo marito?
Che brava!! Quindi sono dolci? Anche in Sardegna fanno una versione simile, nella zona di Olbia. Ciao Ely!
Grazie a tutti per i complimenti 🙂
Lali, hai proprio ragione, mio marito li ha apprezzati di più della versione onnivora, son più leggeri e ne ha potuti mangiare di più 😀 😛
Lilia, credo che Nonna Rita sia di Cerignola, se non erro, chiederò conferma (nemmeno mio marito è sicuro, Rita vive a Torino da quando aveva soli 14 anni)
Furbilla, alludi a quella meraviglia chiamata Seadas? Questi hanno un impasto che va bene sia fritto e spolverato di zucchero (quindi assolutamente dolce), sia salato (condito appunto con sugo di pomodoro). Sono versatilissimi 🙂
No.. parlavo di un tipo di ravioli con ripieno di ricotta dolce, li ho assaggiati solo una volta. Le seadas al loro interno hanno un formaggio dolce filante, non ricordo il nome ora. Volevo provare a farle 😉 poi pubblicherò la ricetta. un bacio!
Ciao a tutti e tutte,
vorrei complimentarmi con l’autrice della ricetta che sembra davvero squisita e che proverò a replicare a casa. Anche se non sono vegana mi piace sperimentare spesso creazioni che non includano proteine animali e specialmente le rivisitazioni vegan di piatti tradizionali. Ricordo i cauzungidd che preparava mia nonna quando ero piccola e sono felice di averne trovato la ricetta qui!
Da pugluiese che vive al nord sento spesso la mancanza dei sapori della mia terra, ma per fortuna internet mi ha fatto scoprire un mondo di prodotti tipici pugliesi online così che la mia dipensa sia sempre ricca di leccornie che mi ricordano casa.
Ancora complimenti per la ricetta!