Castagnaccio espresso

Al solito, non riesco mai a seguire le ricette: né quelle che leggo, né quelle tradizionali… In questo caso si tratta della rivisitazione di un dolce toscano che si fa con la farina di castagne, ma in versione light ed espressa. 
Stamattina mi sono svegliata con una fame terribile, perché a parte il piccolo muffin al cioccolato (yum!) che mi ha portato in soccorso la mia vicina, ieri sera ho spiluzzicato i solitatri resti commestibili contenuti nel frigo: sono giorni che non faccio la spesa! Per fortuna in dispensa avevo un po’ di farina di castagne, che insieme all’uvetta (quella no, non manca mai!) mi ha permesso di creare una colazione sfiziosa.

Ingredienti:
1/2 tazza di farina di castagne
1 manciata di uvetta
1 pizzico di rosmarino secco
1 pizzico di peperoncino (facoltativo)
acqua, qb

Procedimento:
Mettete su fuoco bassissimo un padellino antiaderente affinché si riscaldi, aggiungete acqua alla farina fino a formare una pastella liquida e versatela al suo interno. E’ importante che la fiamma sia bassissima perché non essendo previsto l’uso di olio o altri grassi, il “castagnaccio” si brucerebbe sul fondo. Non appena inizia ad addensarsi spolverate la superficie con il rosmarino e poco peperoncino, aggiungendo l’uvetta e schiacciandola un po’ nell’impasto, così che non si muova quando girerete il tutto. Non appena il castagnaccio si potrà staccare facilmente dal fondo con una spatola di legno (circa 3-4 minuti) giratelo in modo da permettere la cottura dall’altro lato; attenzione che in questa fase non si bruci l’uvetta, che darebbe un sapore sgradevole. Non appena si sarà dorato anche questo lato (circa 2 minuti) tagliate il castagnaccio a spicchi e gustatelo con un buon caffé!
Il punto:

Questo dolce può essere definito a tutti gli effetti tale anche non contenendo zucchero, perché sia la farina di castagne che l’uvetta lo sono già. Il peperoncino da una marcia energizzante in più alla colazione, ma al mattino il gusto piccante si percepisce maggiormente rispetto al resto della giornata, quindi mi sento di consigliarlo solo a chi lo ama (come me)!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Fa lo stesso se lo gusto con un bel caffè…d’orzo!
    Ricettina ottima e velocissima 🙂

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  2. Ma che meraviglia Marianna! Anch’io amo il peperoncino ma di mattina non l’ho mai provato! Dev’essere fantastico! 😉

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  3. Hehe! Vedrai che botta! 😆

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  4. Favolosa questa ricetta! Mi da l’idea di serenità..sarà perchè è tendente al rosa. Deve essere squisita.

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  5. Se avessi la farina di castagne la rifarei al volo.

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  6. Grazie Romina. Quando ti capita provaci, è facilissimo! Comunque scusa: ma dov’è il rosa? §:-| Te l’ho già detto che è demodé 😆

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  7. Rosa antico.. 😉 Anche se non vuoi non puoi liberartene. Appena ho la farina voglio provarci.

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  8. Che belle foto…e chissà che profumo! 🙂

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  9. E’ vero, dopo in tutta la casa c’era un buon profumo di castagne! Ma forse è solo perché abito in una casetta microscopica! 😉

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  10. caspita proprio buona…devo comprare la farina di castagne mi sembra deliziosa per una colazione gustosa…complimenti 😉

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  11. brava Marianna, super veloce e super buona!

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  12. Grazie Mirtilla e Titti! Mirtilla, sono tatuaggi veri?

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  13. Marianna, ti adoro! Un dolce sano, gustoso, facile, e VELOCE!! Ma che meraviglia! Grazie per aver condiviso con noi tutti! 😀

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  14. Fantastico! Bello, buono, veloce! Sei stata proprio un genio ad ideare questo castagnaccio, complimenti 🙂

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  15. Terri: tranquilla che con me raramente si incappa in una ricetta lunga e laboriosa! 😉
    Grazie Aliing, esagerata! 😀

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  16. Ma il castagnaccio in Toscana si fa in forno:perchè tu lo fai nel pentolino? Comunque è vero che è il dolce più semplice e buono che esiste, sempre che la farina sia buona con le castagne essiccate nel “metato” e macinate nel mulino a pietra.Quest’anno da noi purtroppo c’erano poche castagne e la farina è arrivata a prezzi stratosferici. Da cibo povero è diventato cibo da ricchi.

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  17. Si hai ragione è diventata una cosa da comprare occasionalmente, da quanto costa. Anche qui c’erano poche castagne…
    Il castagnaccio si fa in forno con l’olio d’oliva, si. Infatti questo è un “castagnaccio espresso” fatto in padella. Tra l’altro il vero castagnaccio ha la superficie costellata di pinoli. Non sapevo che altro nome dare a questa “cosa”: non è una crepe, né una frittella, né un neccio, né… boh! Quindi gli ho dato questo nome, tanto per non chiamarlo “la cosa”!

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  18. Comunque non ho usato un pentolino, ma un padellino (cioè una padella piccola, perché ero da sola)! 🙂 Per due persone basta raddoppiare la dose e usare una padella normale…

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  19. Cosi light anch’io lo mangerei volentieri. Brava.

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  20. buono il castagnaccio….mi ricorda l’infanzia…io sono di firenze e di questo periodo era il re dei nostri dolci…noi o facevamo coi pinoli anche e qualche volta se andava bene le noci, sempre senza zucchero…è più castagnoso vero Mari? e rigorosamente olio d’oliva!

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  21. che soluzione rapida e veloce!!!! 🙂

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  22. E’ Light!!!…ha una sua bella presentazione!!!!….e’ veloce da fare!!!…..ha pochissimi ingredienti!!!…non ha zuccheri aggiunti!!!…Marianna!!! hai messo su un’ottima ricetta!!! I miei complimenti cara!

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  23. Grazie Mus! Io sono sempre per le cose semplici e leggere (ma senza rinunciare al gusto)!
    Elisabetta: si l’olio d’oliva è onnipresente nei dolci toscani, anche se in questo l’ho omesso… Anche mia sorella fa il castagnaccio con pinoli e noci (buonissimo)!
    grazie Xuxa!

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  24. Non amo le castagne però potrebbe essere una buona idea anche con altre farine magari frutta secca..grazie!!!

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  25. Il rosmarino ho imparato a non metterlo, è vero che da sapore, ma rimane fastidioso al morso.
    Invece io ho provato una versione con poco olio strofinato con aglio fresco ed una manciata di cacao nell’impasto. Non male, non mi è venuto in mente il peperoncino perché con aglio e cacao sta benone.

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  26. Silvia Cerretelli 2 Dicembre 2018, 19:52

    Marianna la tua ricetta e’ favolosa.
    Il castagnaccio e’ per me legato all infanzia e all autunno.
    Mia nonna lo preparava sempre e lo sai cosa?
    Quello che hai fatto te lo faceva anche lei e le chiamava Frittelle di farina dolce, lei aggiungeva anche la scorza di arancio.
    Grazie per avermi fatto ricordare questi momenti di famiglia ,caldi e pieni di amore.
    Un abbraccio
    SilviA

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