Lo so, lo so: caponate qui sul blog ce n’è già abbastanza, ma sto facendo “la qualunque” per prolungare il clima estivo almeno a tavola. E poi volevo condividere la mia versione con melanzane-non-fritte…
Avere:
1 cipolla grossa (rossa di tropea è meglio, ma anche bianca va bene) affettata fine
2 o 3 gambi di sedano affettati non troppo fini
2 cucchiai d’olio evo
1 foglia di alloro
2 melanzane grosse tagliate a pezzettoni
1 confezione di polpa di pomodoro o l’equivalente di passata
olive snocciolate (varietà e dosi a piacere)
una manciata di capperi sotto sale sciacquati e scolati
1/3 di bicchiere di aceto di mele
1 cucchiaio di aceto balsamico
sale e pepe q.b.
Premessa:
Come prima cosa, se volete, mettete sotto sale le melanzane per far perdere l’acqua. Io me lo risparmio. Non ho la pazienza di farlo e lo trovo inutile. Ho letto da qualche parte che al giorno d’oggi le melanzane non hanno ormai più quel retrogusto amarognolo. Non so se questo sia un bene o meno ma “non ci sono più le melanzane di una volta”…
Fare:
In una grossa casseruola con coperchio far stufare la cipolla e il sedano in qualche cucchiaio d’olio finché le verdure diventano trasparenti, aggiungere la foglia d’alloro, alzare la fiamma e unire le melanzane rosolandole a fuoco vivace. Salare, coprire e cuocere finché sono tenere mescolando ogni tanto. Se tendono ad attaccarsi unire pochissima acqua calda.
Aggiungere la polpa di pomodoro, i capperi e le olive e far insaporire. Sfumare infine con i due tipi di aceto e portare a cottura altri 5 min, regolando di sale e pepe. Spegnere il fuoco.
A questo punto cercate di dimenticarvi della caponata per almeno 24 ore, l’ideale è cucinare un’altra delle fantastiche ricette che trovate qui su veganblog 😉
La caponata infatti va gustata tassativamente il giorno dopo, a temperatura ambiente o appena appena intiepidita.
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
E chi ci riesce a dimenticarsene?? sembra buonissima!
wowww 😛
Fantastica!
Se è bella………..
Concordo con il discorso delle melanzane. io non le metto mai sotto sale e non sono amare comunque… Buona la caponata!
da palermitano ti dico bbbbravo! mamma che voglia che mi hai fatto venire! la farò anch’io…a trapani aggiungono anche le mandorle nella preparazione io non amo molto ma almeno danno un po’ di proteine…
vabbè, ma allora mi volete proprio male… sto capitolando ai vostri piedi ormai!:-)
Grazie a tutti e, visto l’approvazione del palermitano, lasciate che me la tiri un pochino…
Light????? Si per chi mangia solo questo piattino………………..io con sto piattino ci mangio una quintalata di pane 🙂 Ha proprio una bella faccina sta caponatina…….e ciò fatto pure la rima 🙂 Ciao Marina
Che buona! anche con 2 fili di pasta la vedrei bene…
Bbbbbbbbbbbbbbbboooooonaaaaaaaaaaaaaaaaaa…
con questa caponata mi ci abbinerei il mio megapagnottone fatto con l’mpd!!! brava marina 😀
oltre ai due fili di pasta sopra citati, da buona milanese, anche un risottino pechè no? abbinare sud e nord nei piatti per me è ottimo , un risottino col prezzemolo od odori vari , ma non con sapori decisi, piuttosto delicato da abbinare al sapore deciso della caponata e poi un buon bicchiere di vino !!!
Signorine… mi stupite! Le melanzane non si mettono sotto sale solo perchè perdano il gusto amarognolo, ma anche perchè così facendo assorbono molto, molto, molto meno olio. Nel caso in cui vengano fritte la differenza è evidentissima, saltando la salatura l’olio impererà! 😉
beh, Matt, grazie della precisazione. Vorrà dire che per cucinare melanzane d’ora in poi sarà tassativo avere a disposizione tempo in più… per me un po’ dura attualmente 🙁
provata ed approvata!!! ottima idea, davvero!!!
neanch’io ho scolato le melanzane… ma visto che di olio ce n’è davvero poco non penso fosse un grosso problema!!! 🙂
grazie per la dritta, è la mia prima caponata e mi è piaciuta proprio tanto!