Burger e polpette di lupini

Nei commenti a una mia vecchia ricetta si parlava di bistecche di lupino, del loro costo e dell’autoproduzione. In questo post spiegherò come farsi burger, polpette o cotolette con la farina di questi legumi. In questo caso, burger e polpette sono arricchiti con olive. Ovviamente ognuno poi può personalizzare secondo il proprio gusto.
Ingredienti:
5 cucchiai di farina di lupini
3,5 cucchiai di glutine di frumento (instant seitan)
2 cucchiai di olio evo
3 cucchiaini di fecola di patate
14 olive di Gaeta
130 ml di acqua calda
2 piccoli peperoncini secchi
erba cipollina essiccata
basilico secco
zenzero in polvere
sale Trocomare
noce moscata

Procedimento:
Tagliare a pezzetti piccolissimi le olive.  In un recipiente fondo miscelare tutti gli ingredienti secchi, aggiungendo poi le olive e l’olio. Versare a filo l’acqua mescolando con un cucchiaio il tutto, finché non verrà assorbita completamente. Formare con il composto ottenuto una palla e lasciarla riposare in frigo per 2 ore. Riprendere la palla e formare da essa polpette, burger o cotolette, a seconda dell’uso che se ne vuol fare. Rimettere in frigo per 20 minuti e nel freezer per 10.

Rimodellare con le mani, nel caso in cui burger o polpette si fossero attaccati al recipiente. Cuocerli a vapore per 30 minuti (ho usato una vaporiera in pyrex con coperchio) girandoli di tanto in tanto per non farli attaccare alla vaporiera. I tempi di cottura variano a seconda dello spessore dei burger-polpette-cotolette: più sono spessi più devono cuocere. Eccoli appena dopo la cottura
Far raffreddare e asciugare a temperatura ambiente. I burger-polpette-cotolette (ma anche wurstel: in questo caso si dovranno “insaccare” con pellicola trasparente e spago da cucina prima della cottura, durante il periodo di riposo in frigo) sono pronti per essere cucinati come meglio si crede: panati (farina di mais più paprika forte), rosolati in padella, scaldati, spennellati con olio e passati nei semi di sesamo, con il sugo (per le polpette) e così via. Un esempio di degustazione

Restano morbidi anche dopo un paio di giorni in frigo.  Superficialmente tenderanno a indurirsi ma dopo averli scaldati risulteranno teneri.