Metti il desiderio di un qualcosa di leggero ed aromatico, tanta voglia di iniziare a sperimentare con l’agar agar, la liquirizia finalmente in dispensa, la folgorazione per i cuoricini di Felicia che mi ero ripromessa di provare alla prima occasione ed il dolcetto è servito! Però ho anche un dubbio amletico che vi spiegherò meglio nel punto: mi aiutate a risolverlo?! 🙁
Ingredienti:
1/2 l di latte di soia
70 g di farina di riso
1 cucchiaino raso di agar agar
3 cucchiai di zucchero di canna
1 cucchiaio di semi di anice
1/2 cucchiaino di liquirizia
Procedimento:
Pestate i semi di anice, versateli nel latte caldo e lasciatelo aromatizzare per un po’, meglio se tutta la notte in frigo. In un pentolino miscelate la farina di riso, l’agar agar e lo zucchero di canna, versare il latte di soia freddo e filtrato e mescolate con cura sciogliendo gli eventuali grumetti. Spostare sulla fiamma e lasciar andare per 10-15 minuti fino a che il composto non addensa. Feli a questo punto aggiunge 2 cucchiai di liquore all’anice, ma io non ce l’ho e con una bimba è meglio evitare, così lo ometto. Prelevate ora circa metà della crema e scioglieteci su fiamma bassa le scaglie di liquirizia. Diminuite o aumentate la dose a vostro gusto ;). Prendete degli stampini, io li ho usati in silicone, e spolverate il fondo con qualche granello di zucchero di canna che li addolcirà e favorirà l’estrazione del budino. Versate ora 1-2 cucchiai di crema alla liquirizia, poggiateli per 10 minuti in frigo per farli rassodare leggermente e completate con la crema all’anice. Rimetteteli in frigo per qualche ora. Servite capovolgendo gli stampini su un piattino e spolverate i budinetti bicolore con la liquirizia tritata.
Nel dubbio che non le piacesse la liquirizia e che per questo rimanesse senza dolce (affronto imperdonabile!) per Linda ne ho preparato anche uno con la parte scura al cacao; risultato? Si è mangiata prima l’uno e poi l’altro 😉 Fetentonaaaaa…
Il punto:
Avrete notato (o forse no :() l’assenza prolungata da Veganblog sia in commenti che in pubblicazioni di ricette… Ho avuto infatti il mio bel da fare con il nostro definitivo rimpatrio in terra italica… Lasciare la Cina è stato un dolore profondo, inaspettato e, per chi ne avrà voglia, ne racconto meglio quì, mentre la fase di riadattamento ancora procede, lentamente e a fatica, con giorni sì e giorni no. Riprendere di botto il lavoro, il vecchio tran tran quotidiano di ufficio, casa, spesa, lavori domestici, sentendosi contemporaneamente, profondamente cambiata e pronta a nuovi stimoli e sfide, mi ha spiazzato e non poco… Ce la farò, di certo, ma credo avrò bisogno di più tempo del previsto e poi mio marito è ancora là e di certo questo non mi aiuta a ritraghettare tutta la famiglia nel Vecchio Continente, ufffff!!! Veniamo però al mio dubbio amletico: alla luce di quanto detto, essere o non essere ancora CucinoinCina?!!!!! Si accettano suggerimenti 😉
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Waw io non sono tanto da dolci ma su questo mi sono proprio fermata! 🙂
Ciao Marta 😛 Potresti chiamarti Cucinavoincina ehhehe. Quindi è stata dura radattarsi? la tua bimba ha iniziato la scuola? Come si trova? Io sono sicura che riuscirai a fare grande cose anche li nelle Marche. Vedrai, sei una persona diversa e anche quello che ti sta intorno cambierà. Basta avere passione e tu ne hai tanta. Ti faccio un grosso in bocca al lupo 🙂
Ciao e bentornata 🙂
Anche a me veniva in mente “cucinavoincina” così mantieni la tua storia..e il nome con cui ti abbiamo conosciuta, non so: è un pezzo di te!
Interessante il budino ma posso sostituire la liquirizia con qualcos’altro?in casa non ce l’ho ed è da ieri che ho i “cinque minuti” di voglia di cucinare e anche oggi mi vorrei apprestare a fare anche la tua ehehh!!
In bocca al cacciatore 😉 e a presto!
mhmmmmmmmm che bontà…devono essere proprio buoni…. gnammmmm
ciao marta, bentornata! dev’essere veramente uno shock il ritorno.. appena ho un po’ di tempo voglio leggermi il tuo resoconto perchè ho visto velocemente le foto e mi interessa molto! avevo passato solo 3 sett. in cina tra shanghai e lo yunnan andando a trovare un’amica anni fa’ e la cina mi aveva scioccato sia in bene che in male ma immagino che vivendoci sia facile innamorarsene. come romina e maddy non mi sembra male cucinavoincina oppure cucinaincina (inteso come cucinai in cina togliendo una i..) ma tutto sommato anche mantenere il tuo nome attuale sarebbe da considerare perchè quando ci scegliamo un nick è x un motivo e poi secondo me è bello tenerselo..
il budino è veramente d’effetto anche se non sono i miei gusti prediletti..
@ Different: grazie per la sosta allora 😉 in effetti è un dolce non troppo dolce che va sempre bene !
@ Romina:ma sì, spero di trovare una via se non alternativa, almeno parallela che mi permetta di tenere viva, incrementare e diffondere la mia passione per la cucina naturale! Grazie per il supporto cara: in effetti i più duri contraccolpi li ho avuti solo io; Linda ha iniziato senza battere ciglio la prima elementare e chiedendosi perchè molti bimbi piangessero, perchè nessuno oltre a lei avesse frutta a merenda, perchè questa scuola finisce così presto e le dia da fare cose tanto facili!! 🙁 il pom poi va 2 volte in piscina e una volta a giocare con un bimbo cinese che abbiamo conosciuto, giusto per tenere un pò allenata la lingua e quindi ha di che fare e pure io di conseguenza a scarrozzarla di quà e di là!! Ho cucinato pochissimo da quando sono tornata :
Ho ricette fatte in Cina che mi terrà occupato il blog almeno fino a natale, con i nuovi tempi di pubblicazione che riesco a tenere, poi vedremo…un passo alla volta 😉
@Maddy: cucinavoincina 2:0 …ci penso sù. La liquirizia e proprio particolare e ci lega bene con l’anice, ma forse potresti provare con dell’orzo sciolto in pochissimo latte fino ad ottenere una cremina bella scura per mantenere il simpatico effetto bicolor!!
@Darmasin: ciao!! sai che mi ci fai riflettere sul tenere il mio nick nonostante abbia già cambiato sponda di oceano…intanto aspetto altri aiuti…
Ciao! Complimenti per questa ricetta…strepitosa!!:) volevo chiederti se la liquirizia è sotto forma di radice in scaglie oppure tipo caramelle e poi se i semini di anice dopo aver aromatizzato li togli! grazie, Chiara
Secondo me dovresti mantenere il tuo nick perchè ormai tutti ti identifichiamo con quello.
Che tu poi sia effettivamente in Cina o in Italia o in Giamaica poco importa.
Un abbraccio!
L’anice non è per me, però da vedere sono così eleganti, complimenti 🙂 Per me col nick è bene che fai come ti senti più a tuo agio. Per farti riconoscere dopo aver cambiato nick, puoi sempre aggiornare il profilo e spiegarlo lì.
Ciao! Noi siamo arrivate da poco e questa è la tua prima ricetta che leggiamo “in diretta” 🙂 complimenti davvero!! Sembrano squisiti questi budini :p adoriamo l’anice!! Per quanto riguarda il nome, possiamo immaginare quanto sia difficile lasciare il posto dove si è vissuto così a lungo e doversi riambientare…però tutti i bellissimi ricordi della Cina rimarranno sempre con te, quindi potresti tenere il nome cucinoinCina lasciando sottinteso…con il cuore!! 🙂
@Chiara: la liquirizia che ho usato era pura in scaglie ed i semini di anice, una volta assolto il loro compito, li ho tolti filtrando il latte con un colino 😉
@Goodlight, Emma ed Annalisa: mi sa che mi avete convinto, in più Lisa mi informa che a livello tecnico non si potrebbe fare altrimenti! E dunque sia: sono e resto, almeno col cuore, CucinoinCina! 😆
ogni tanto sbircio il tuo blog e le tue meravigliose foto.la tua bimba è spettacolare.il post sull’addio alla Cina,è stato molto toccante.io terrei il nick che hai adesso.il destino ha voluto portarti in cina a vivere per un periodo della tua vita,e ti ha lasciato tanti bei ricordi e amicizie.inoltre è stato coniato proprio in quel periodo ed ha contribuito alla crescita del tuo blog,quindi perchè mai dovresti cambiare nome?è originale,e poi incuriosisce.ciao
ciao cic!!! assolutamente sì, cara marta, tu sarai sempre cucinoincina!!! quanto allo sbalestramento da te provato lo capisco benissimo, e mi dispiace!!! ma lo supererai, vedrai… intanto, vediamoci qualche volta per cucinare/mangiare insieme!!! a presto!!!
Certo che deve essere un bel salto… Spero che questo periodo di riadattamento duri poco e che arrivino presto tempi migliori per te 🙂
Questi desserts sono molto invitanti e tu sei proprio brava! Un abbraccio…
Federica 🙂
Ti avrei consigliato di tenere il nick così com’è, è una parte di te! Ho letto il post del tuo addio o arrivederci alla Cina e mi sono commossa, è scritto benissimo a mio parere e ti ringrazio per aver condiviso tante emozioni con noi! Il budino, per finire, è proprio bello!
Grazie ragazzi per i vostri consigli, il vostro supporto e l’aver condiviso le mie emozioni anche sul mio blog …
La mia vita piano piano riprende i ritmi di un tempo ma la mia Cina non mi lascerà mai!!!
@Enri: mi farebbe piacere incontrarmi con chef della mia zona e quindi conoscere anche te! Mio marito ne avrà fino alla fine dell’anno con l’oriente ma un fine settimana vedrai che riusciamo a trovarlo 😉
Ah già, l’altra sera volevo commentare un po’ di ricette ed invece mi son bloccata qui! E anche là, sul tuo blog 😉 Secondo me cucino in cina è appropriato soprattutto perchè il tuo blog è u modo per arrivare davvero a cucinare ancora in cina! Ma arriviamo alla ricetta, che dire, le foto lasciano senza parole e questo budino sembra buonissimo! Complimenti.
Grazie Poly, anche il tuo stile mi piace e migliora di ricetta in ricetta ! 😛
Oh grazie, ma con alcune di voi non posso proprio competere, mi arrendo all’evidenza…quanto siete brave! 😉
Ma và!! Siamo tutti quì per condividere e soprattutto imparare! 😉
Vero anche questo, uno ci prova, ma non è detto che ci riesca! 😉