Ok, mi sono decisa a pubblicare l’utilizzo della buccia di ananas per ottenere un succo di frutta leggero e un’okara dai mille utilizzi.
Ingredienti:
buccia di 1 ananas
2 l di acqua (o qb)
Procedimento:
Lavare l’ananas con molta cura, utilizzando uno spazzolino rigido se necessario, ed eliminando tutte le estremità e le punte troppo secche. Tagliare l’ananas a rondelle e sbucciarle ad una ad una. Mettere le bucce in una pentola con l’acqua e portare ad ebollizione. Continuare la cottura a fiamma bassa fino a che le bucce non si siano bene ammorbidite. Aggiungere acqua se necessario.Una volta ammorbidite, devono potersi rompere con la pressione di un mestolo di legno, fare intiepidire e quindi frullare il tutto con un mixer ad immersione. Frullare il più finemente possibile perché le bucce sono piuttosto fibrose. Con un colino a maglia stretta filtrare il liquido così ottenuto e versare in una bottiglia a chiusura ermetica.
Ovviamente l’okara è più densa e può essere raccolta in un barattolo ermetico.
Considerazioni:
Entrambi si conservano in frigo, anche per 1 settimana (almeno nel mio che è ventilato e molto freddo). Un “porridge” alla frutta molto buono, senza aggiunta di dolcificanti, ottimo per la colazione: 2 cucchiai di okara di ananas, succo di mirtillo, pezzetti di mango, pezzetti di polpa di ananas, granella di mandorle e nocciole, polvere di cacao amaro, cannella, inulina. Questi sapori si sposano a meraviglia. L’alternativa, molto più rapida da realizzare se non si desidera il succo, è quella di frullare le bucce cotte una volta che l’acqua è stata completamente assorbita nella cottura. Tale passato di bucce di ananas io lo utilizzo nelle torte, nei vegformaggi, etc etc.
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Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Incredibile! Non ho mai neanche sospettato che la buccia si potesse mangiare e invece…che peccato non averlo mai saputo! Si imparano sempre cose nuove e mi fa tanto piacere scoprire sempre più concretamente che ciò che viene dalla terra non ha scarto. La natura ha pensato proprio a tutto! E tu sai bene come utilizzarla al meglio, barva brava!
Ananas, esotico ma poco etico.
Guardate il video e segliete con vegana sensibilità l’ananas giusto.
http://www.altroconsumo.it/alimentazione/nc/news/ananas-esotico-ma-poco-etico-guarda-il-video-altroconsumo-242
mitica, io pensavo di farci anche una tisana 🙂
Dida, io utilizzo anche le bucce di limone. Come per l’ananas, le cuocio, aggoungo stevia e ci faccio una crema limonosa, vellutata un po’amarognola. Prova. Sul pane tostato caldo ‘na goduria. A fine pasto digestivo … Io che amo usare il lievito di birra fresco spalmato sul pane come fosse burro … con la crema di limone sopra … slurp
Paolo non facciamo polemiche qui per favore. Potrei/potremo risponderti a tono, ma non mi sembra il caso. Dico solo una cosa, Altroconsumo forse parla bene ma razzola male molto male. Conosci le politiche di marketing e gli imbrogli di Altroconsumo? Mi fermo qui
Non faccio polemiche, e come vegano da 30 anni sto attentissimo a non mangiare o consumare nulla che abbia procurato sofferenze sia ad animali sia a ambiente e persone. Ciò non toglie che sia ben informato su quella rivista, ma una notizia che porti l’attenzione non solo a quello che mettiamo in pancia ma anche a come viene prodotto è sempre bene riportarla per rifletterci sopra.
Inoltre bollire e consumare qualsiasi tipo di buccia di frutta o verdura senza dire chiaramente di utilizzare almeno prodotti BIO per evitare una concentrazione di pesticidi e fito-ormoni che come sappiano si trovano in percentuali maggiori sulla buccia degli alimenti non mi sembre una buona idea.
Chiudo qui quello che vorrebbe essere un consiglio a consumare più a km 0 e ad incentivare anche la nostra economia contadina locale.
Ciao
Altri interventi come quelli di Paolo e la mia partecipazione a vegan blog avrà vita breve
No, Rita… resta con noi che ti vogliamo bene 😳 …
La tua scoperta é una bomba e la tua inventiva grandiosa 😉 !
Non vedo in cosa l’intervento di Paolo dovrebbe far cessare la tua partecipazione al blog Rita! Ha semplicemente dato dei consigli di buon senso, ovvero se si sceglie di consumare (una volta tanto) dell’anans è preferibile scegliere la provenienza dal commercio equo e solidale e dall’agricoltura bio. Non mi sembrano commenti che vogliono suscitare polemiche! E in più cio’ non toglie nulla al fatto che la tua ricetta sia molto interessante, un buon modo per usare tutto fino all’osso 🙂 Un saluto!
io faccio la stessa cosa con le bucce di fichi d’India. ne ricavo ovviamente non un succo di frutta ma un’acqua densa e gustosa. niente okara,of course,perchè a noi le spine non piacciono 😉
Rita nel bene o nel male bisogna accettare i pareri degli altri, le loro opinioni e le loro idee, è lo spirito del blog secondo me, anche da una frase negativa e magari detta in malo modo si può imparare nella vita. Io dai miei quasi 30 anni ho imparato questo 🙂
bless and love!
in realtà penso siano importanti gli interventi come quello di paolo, certo l’atmosfera amichevole e superentusiasta del blog è piacevole ma non per questo un commento che “critica” una ricetta (anche se a me pare piuttosto evidente la buona fede del suddetto utente che piu che criticare sembra voglia semplicemente dare una dritta utile) deve essere interpretato come un manco di rispetto o altro. Penso che tutt* sappiamo dell’importanza del consumo locale nel rispetto della terra e dei/delle suoi/sue abitanti ma farlo notare ancora non è mai negativo. detto questo a me pare importantissimo anche l’evitare tassativamente ogni tipo di spreco e rifiuto alimentare non necessario (un rifiuto necessario cos’è ad esempio? boh, comunque immagino abbiate capito cosa intendo) tant’è che il modo migliore per consumare frutta esotica è recuperarla dalla pattumiera dei supermercati, dove ogni giorno finiscono quantità agghiaccianti di alimenti ancora perfettamente edibili e gustosi. quindi alla prossima ananas recuperata sicuramente la buccia non finirà nel composto! (accidenti la roba che ci finisce dentro si riduce sempre di piu!) per cui grazie rita per il consiglio e grazie paolo per ricordare questioni etiche da non sottovalutare o peggio ignorare. buona vita 😉
Da provare! RIta, mi incuriosisce anche la crema di limone che fai dalle bucce, mi daresti gentilmente qualche indicazione sulle dosi e sui passaggi? 🙂
Bravo Paolo_62…non possiamo pensare di essere rispettosi verso gli animali se poi non lo siamo verso gli esseri umani….purtroppo nel commercio di molte merci,compreso il cibo vegetale c’è tanta sofferenza umana….Riflettiamoci su questo,e prima di comprare non basta chiedersi se è solamente un prodotto vegan ok!!!!!!!
futurismo alimentare e combinazioni inattese: rita, hai un modo di nutrirti veramente ganzo!
Paolo_62 tu di polemiche ne fai eccome. Il tuo post mi ha disturbato molto perché lo trovo moralista e fuori luogo in un blog come questo, dove tutti noi siamo consapevoli di ciò che mangiamo e responsabili per le nostre scelte. Tu non hai criticato una ricetta, ma hai dato giudizi morali sgradevoli e saccenti, tra l’altro citando un articolo di palese pubblicità occulta e proveniente da una organizzazione non certo etica. Se la comunità di veganblog è una specie di setta religiosa dove si danno giudizi morali e si e obbligati a seguire etiche imposte, io non posso parteciparvi perché semplicemente non mi sentirei a mio agio. Nel regolamento mi risulta che la regola fosse solo la condivisione di ricette vegane, anche di non vegani, non di disquisizioni etiche sulle scelte dei vegani, che, tra l’altro possono essere le più diverse e tutte degne del massimo rispetto.
Mi permetto di consigliarti la lettura del libro “Pane e Bugie”.
ma che modo di rispondere è? i blog servono anche a confrontarsi e veicolare informazioni, anche fra di noi più o meno vegani. Questo dovrebbe essere un posto in cui le “critiche” se così le vogliamo chiamare, vengono accolte in maniera costruttiva per generare un dialogo. in questo blog non ci conosciamo di persona e non credo che nessuno voglia criticare nessuno. Io sono sempre felice di tutti i post che mandate..è anche così che negli anni mi sto facendo una cultura alimentare.
Setta religiosa? Giudizi morali??? Rita sei tu che definendo cosi’ il blog ne dai un’immagine negativa! Tutti possono partecipare, come dici tu anche i non vegani (postando ricette o no tra l’altro) ma nel rispetto di una filosofia di base che è quella vegan e che non si riduce soltanto al preparare une ricetta con ingredienti vegetali cosi’ per divertimento ma include altre preoccupazioni: la sofferenza umana e animale, l’ecologia, l’economia e la politica, il tema della dominazione, lo sfruttamento sul lavoro, la disparità fra nord e sud e molto altro ancora… Per favore non riduciamo la nostra scelta a una roba elitista, individualista, divertentistica… Si tratta di una scelta molto più complessa e profonda e sono sicura che non sono la sola a pensarla in questi termini. E poi Rita forse ti è sfuggito il senso profondo della nozione di “funzionamento collettivo” che sta alla base del vivere insieme e riguarda ogni società che sia virtuale o no : il commento di Paolo non è una critica moralista e fuori luogo ma un intervento legittimo e di buon senso! Un saluto a tutt*
Mi permetto di intervenire. Ho l’impressione che Paolo avrebbe scritto il post sotto ad una qualsiasi ricetta contenente ananas. Ha trovato una notizia e ha pensato di condividerla con tutti, cogliendo l’occasione data da questa ricetta.
Ora, qui il blog ha sempre un’atmosfera gioviale, cordiale, allegra, e questo è positivo; ma ognuno di noi, d’altra parte, ha sempre ben in mente come “gira il mondo”. Ricordarlo non fa male, soprattutto se si aggiungono informazioni.
Non mi sembra neppure che Paolo abbia scritto in modo scortese o polemico. Soprattutto, ripeto, credo che potesse essere la ricetta di chiunque.
Rita, da una scienziata con alle spalle anni di ricerca mi aspetto una reazione migliore davanti al confronto con terzi.
Dedicato a tutti noi, e soprattutto a Paolo_62, che amiamo la soia e che non ne possiamo fare a meno.
http://radiospada.org/2013/11/la-soia-distrugge-lecosistema-dellamazzonia/
Di nuovo, proprio perché ho una mentalità molto razionale e tecnica, mi permetto di consigliare la lettura di Pane e Bugie .
Oppure questo
http://gaianews.it/blog/benessere-animale/il-lato-oscuro-dellimpero-della-soia-il-land-grabbing-e-lallevamento-intensivo-53488.html#.VIBXUxhdpYQ
Resto basita di fronte alla risposta di Rita rispetto al primo commento di Paolo. Direi un tantino esagerata. Bisogna scendere dal piedistallo e cercare di accogliere consigli (che a parer mio non sono critiche) e discutere da persone adulte. Non capisco questa “rabbia” di fronte a delle notizie molto interessanti!
E’ d’obbligo un mio intervento per chiudere questa discussione non voluta. Innanzitutto mi scuso con Rita se si è sentita offesa dal mio intervento in quanto non era quello lo scopo.
In secondo era solo un occasione per far riflettere che oltre agli ingredienti occorre fare attenzione per tanti motivi anche alla provenienze ecc.
In seconda analisi non si stava parlando di Soia e per fortuna non tutti i vegani usano in maniera indiscriminata prodotti a base di soia.
Ringrazio tutti per l’attenzione, ma tengo a ricordare che è un blog di cucina e a parte qualche osservazione continuiamo a parlare di ricette e leccornie.
Buone ricette a tutti.
Ok scuse accettate Paolo. Concordo con te, rimaniamo sul tema scambio ricette e leccornie con consigli e migliorie, ma non rammentiamoci quali ingredienti è meglio scegliere, se bio, non bio, km 0 o km 100000. Credo che qui tutti sappiamo come stanno le cose, no? e siamo adulti abbastanza per fare le nostre scelte.
Jasmine appena ho delle foto per la crema di bucce di limone metto la ricetta. Il primo esperimento è stato quasi del tutto mangiato, ma domani o dopo ne farò dell’altra: la mia produzione di bucce di limone è piuttosto cospicua 😀
Concordo con Paolo_62 ed arual.
E’ importante ricordare che non esiste solo lo sfruttamento animale, ma anche quello del suolo e dell’ambiente in generale, delle persone e purtroppo anche dei bambini. Senza farsene paranoie mentali, è importante nei limiti del possibile riuscire a tener presente tutto. A volte si riesce, a volte no, ma ricordarlo non guasta mai.
Grazie Paolo_62 ed arual
è un mio personale modo di vedere,ma non mi entusiasma il blog dei superentusiasmi per qualsiasi ricetta. Capisco la gentilezza nei riguardi di chi,pubblicando una sua fatica culinaria, gradisce un riscontro positivo. tuttavia, per me,la parte migliore è proprio quella che svela ,che illumina ,che allarga gli orizzonti,che critica e ispira miglioramenti. ad es.dopo un post sulla invasività della coltura per la produzione dell’olio di palma, ho capito alcune cose e ho deciso di non comprare nulla che lo contenesse. è un minimo contributo alla salvaguardia della natura,ma è per questo che mangio vegano e dunque quante più cose so,meglio è. grazie a chi mi apre gli occhi,scomodandomi e costringendomi a rivedere le mie presunte certezze. ah,i fichi d’india li ho in giardino:) 🙂 🙂
Io trovo fantastico Veganblog proprio perchè ognuno, a seconda del suo modo di considerarlo, lo arricchisce in maniera diversa! Benvengano nuovi spunti di riflessione 🙂 !
Rita, ecco che finalmente vedo quest’okara che avevo erroneamente interpretato! Mi intriga ancora di più quella di limoni: ho molti scarti dalla quotidiana spremuta mattutina e un’idea per utilizzarli mi sarebbe utilissima!
Giulia, ho appena mandato la ricetta della crema di scorze di limone per la revisione. Resterai sorpresa, è di una semplicità da fari cadere le braccia. Anche io ho produzione industriale intensiva di scorze di limone da “quotidiana spremuta mattutina” eheheh.
NOTA Limoni non trattai, bio che più bio non si può e a metro 2 regalati dalla mia dirimpettaia che è ansiosa di liberarsene perché lei non li usa !!!