Bruschetta Psichedelica

Attenzione: questa ricetta contiene un piatto di design e un invito alla lettura a tutti i veganchef milanesi.

Il piatto di design ve lo vado a spiegare subito, l’invito ai milanesi ve lo sbatto a fine post (ahahaha, che p.r. che sono…catturo la vostra attenzione mettendo in chiaro le mie intenzioni subito per farle vedere sul banner in alto…Sauro non volermene per questo spam gratuito, vedrai anche tu che non si tratta di alcun tipo di richiesta illecita, volevo semplicemente far arrivare una bella proposta a tutti i miei ‘colleghi’ qui a milano)

Potrebbe sembrare che la ‘psichedelia’ di questo piatto sia risultato di una accurata ricerca degli ingredienti con i colori piu acidi e innaturali sul mercato, e invece il processo è stato esattamente il contrario…ieri sera avevo ideato questa crema di rape rosse che doveva essere il ripieno di una cena mai realizzata perchè mi sono poi trovata a rimanere fuori all’ultimo, e oggi avevo bisogno di un’idea per consumarla. Così ho pensato ad un accostamento che mi piacesse e poi ho rilevato che con tutti quei colori si poteva fare qualcosa di creativo…avevo voglia di un piatto freddo leggero e veloce ma anche piacevole per la mia amica a pranzo da me, e visto che è stata la prima volta dopo tanti giorni che ho avuto l’opportunità di pranzare a casa e in compagnia mi sono lanciata in questa bruschetta oltremodo carnevalesca.

Ingredienti (per due persone):

Un filoncino francese (200 gr di pane circa) (non amo molto questo tipo di pane ma l’ho preso al volo al supermercato e non c’era moltissima scelta)

Un cetriolo*

Un limone*

Sale

Pepe

Olio evo

Per la crema di rape rosse:

Un bicchiere di latte di soia

Un cucchiaio di fecola di patate

Due rape rosse cotte

Olio

Sale

Succo di limone

* in realtà ne ho utilizzati meno di uno intero, ma scrivo che ce ne vuole UNO perchè per motivi decorativi vanno stagliuzzati in maniere strane. Ovviamente l’avanzo si conserva e si riutilizza, chevvelodicoaffare

Procedimento:

Mi sono dimenticata di fotografare il filoncino per intero per farvi capire come l’ho tagliato, ma supponendo che non siate cosi ignoranti da non sapere che forma ha un filoncino di pane, immagino non vi servirà una laurea per capire come sono arrivata a questo taglio:

…in ogni caso, trattasi di metà filoncino a cui prima ho rimosso il ‘culetto’, ho poi tagliato in due e alla quale parte superiore ho eliminato una lingua di bombatura per renderla alta come l’altra parte.

La mia crema di rape fatta ieri è stata cosi realizzata: ho usato la mia solita ‘base’ per le creme che è composta semplicemente dal bicchiere di latte di natura a scelta mescolato preventivamente con il cucchiaino di fecola e portato a ebollizione finchè il composto non è bastevolmente cremoso, aggiungendo sale e limone q.b. per dargli sapore. Un giorno mi deciderò a postare la ricetta base per richiamarla perchè mi rendo conto che non è la prima volta che mi tocca scriverla 😛

Una volta raffreddata questa robetta circa un’ora in frigo, l’ho frullata assieme a rape, ancora limone, aggiustatina di sale e un filino d’olio. In verità credo che per questa bruschetta vada benissimo anche un patè di rape senza l’aggiunta della cremina, ma io l’avevo fatta cosi ieri per addensarsi meglio in una ricetta al forno che alla fine non ho fatto e quindi questa ho usato. Tutto sta alla vostra voglia e alla vostra dieta (seppure, diciamocelo, non saranno un pò di latte e un dito di fecola a render grasso questo panino).

Tostate le due parti ‘grandi’ di pane in forno o col tostapane, e poi spalmate la crema di rape sopra ordinatamente e livellando bene.

Dopodichè, tagliate il cetriolo a rondelle fini: l’ideale è un cetriolo piccolo e dalla forma irregolare dal quale ottenere rondelle di varie grandezze: serviranno a rendere il piatto più pischedelico, naturalmente.

Dividete anche il limone in due per orizzontale rispetto al picciolo e, da una delle due parti, ottenete la prima rondella.

Ponete nel piatto le due fette di pane spalmate e disponete anzitutto una fetta di limone e una di cetriolo concentrica al centro tra le due, e poi, create un pattern di cetrioli sulle restanti parti alternando varie dimensioni di rondelle e tagliando quelle che toccano i bordi

Tagliate un altra rondella di limone ed eliminate la buccia con la punta del coltello lasciandola integra: serve per la decorazione bella gialla.

Prendete l’interno della rondella con le mani e si ‘spappolerà’ in piccoli chicchi: spargeteli sulle fette irregolarmente come se doveste metterci del sale sopra. Tagliate la rondella di buccia in due e usatela come decorazione come in foto, insieme a dei quadratini ottenuti dalle lingue di crosta che avete tolto dal pane: se sono farinose come le mie, onde ottenere un bell’arancione che non può mancare nella psichedelia della composizione, strofinatele un pò con il dito inumidito dall’acqua, o da un pò di succo di limone.

Raggiunto questo risultato, condite con un pizzico di sale, copioso pepe ed un filo d’olio sparsi su tutta la composizione.

Stavo pensando a quanto sia bello divertirsi ‘artisticamente’ con piatti molto semplici come un pranzetto leggero a base di bruschetta.

Prepararlo e abbellirlo lo rendono cento volte più gustoso…rendono il pasto un rito e un piacere anche nei casi più semplici, e la ‘premiazione’ dello sforzo e del tempo con la loro degustazione fa mangiare con piu concentrazione e lentezza, vero? In ogni caso, per quanto semplice, questo accostamento mi è piaciuto molto…nel caso non si fosse capito, adoro l’agrodolce e i mix di sapori contrastanti, e devo dire che questo piattino ha un sapore molto particolare e vivace senza appesantire. Anche la mia amica ha gradito, anche se avevo qualche timore in quanto sia le rape che i cetrioli rivestono luoghi d’onore nella hit parade delle verdure più comunemente odiate…

Venendo AGLI AFFARI, il piccolo appello che volevo rivolgere agli amici su Milano è il seguente: stiamo ‘covando’ la seconda grigliata vegan in un grande e bel locale milanese all’aperto munito di BBQ, e oltre al fatto che siete naturalmente tutti invitatissimi, mi piacerebbe un sacco se qualcuno di voi volesse partecipare anche come cuoco assieme a me e un paio di altre persone… è una cosa che occupa relativamente poco tempo e c’è anche un piccolo ritorno economico (almeno, l’altra volta è andata bene…poi ovviamente tutto sta nella pubblicità che si riesce a fare), anche se non la si fa per lucro ma per passione e per divulgare un pò in giro la voce del verbo vegan. Mi piacerebbe davvero ampliare le idee utilizzate l’altra volta con la vostra creatività e la vostra manodopera…

Dovrebbe tenersi o venerdì 23 o sabato 24 luglio… magari molti di voi saranno altrove con tutta la mia invidia, ma se ahimè anche voi sarete ancora costretti nella coltre di umidità bollente della grande città, la vostra partecipazione è quasi d’obbligo… 😛

Senza rubare troppo spazio a veganblog, chi fosse interessato può scrivermi in privato all’email sailormetal@hotmail.it oppure su facebook aggiungendomi, sono gnubby desertt rockett, e in tal caso specificate che siete chefs di vb altrimenti magari non vi riconosco (ovviamente se volete l’amicizia a prescindere dalla grigliata sarò felice di accettarla!!)

Vi darò tutte le info in proposito di come funziona la cosa.

Spero nessuno me ne voglia per questo piccolo intermezzo pubblicitario…

…enjoy!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ah…ho dimenticato di scrivere che il culetto del pane serve a essere pucciato nell’avanzo della crema di rape rimasto sul fondo della terrina mentre si sta cucinando e la fame assale.

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  2. La ricettina è molto sfiziosa e la pubblicità occulta mi ha fatto sganasciare! In bocca al lupo e vediamo se apprezza 😛

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  3. He he… Evviva la pubblicità occulta Etica!!! 🙂

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  4. Posso dire che sono passata direttamente agli AFFARI ??? Eheheheh…
    Bell’idea !!! Nel caso si potrebbe venire anche solo… a magnà ??? 😉

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  5. Parl¥amo di affar¥i: $¥ $¥, ci $to, €ccom€!!!!!!
    Scherzi a parte, io mi aggrego all’allegra brigata! Ti scriverò in privato!!! BRAVA!!!!!!!!!

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  6. ehm…posso quotare Elettra??? :mrgreen:

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  7. Per la serie anche l’occhio vuole la sua parte… hai creato un capolavoro artistico.

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  8. BELLE *__*

    Anch io vorrei venire ufffff

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  9. Mi piace molto l’idea di questa pappa spichedelica 🙂 Sono in vacanza in quella data altrimenti avresti potuto contare su di me 😉 Ma sono sicura che troverai volontari 🙂

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  10. Davvero stupendo.. Mi piacciono i colori e i sapori.. Decisamente interessante!!! E poi che belle decorazioni.. E’ proprio vero, un piatto creato con amore e passione regala più soddisfazione quando viene pappato e gustato lentamente 😉
    ps_ Per l’iniziativa spero siate in tanti, così potrete mostrarci le foto della meravigliosa serata V.

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  11. Fresca e buona. devo farla!

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  12. Ciao Gnubby,

    potresti dar maggiori dettagli “in chiaro” per chi volesse anche solo partecipare come “mandibola attiva” alla cena vegana ??? 😀

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  13. bell’abbinamento di sapori e colori!

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