Ciao a tutti cari! Questa ricetta di biscotti voglio dedicarla a Gioepepi, sia perchè chiedeva dei miei biscottini, sia perchè è un po’ influenzata… e allora non c’è nulla di meglio di una tisana calda calda con questi deliziosi biscottini sani leggeri e perfetti da inzuppare!
Ingredienti:
90 g di farina di avena integrale
45 g di farina di riso (meglio se integrale)
20 g di farina di mais fioretto
20 g di farina di quinoa
10 g olio
50 g di purea di datteri
100 g circa di succo d’uva
1/2 cucchiaino di bicarbonato
Procedimento:
Per prima cosa prendiamo 10 datteri al naturale (mi raccomando, non devono essere quelli ricoperti dal glucosio), li mettiamo in un contenitore coperti di acqua e li lasciamo in ammollo 4-5 ore. A volte li metto la sera per preparare la ricetta il mattino seguente. Una volta che sarà passato il tempo necessario, privateli del nocciolo e frullateli aggiungendo 2 cucchiai dell’acqua utilizzata per ammollarli. Il quantitativo di purea che otterrete sarà maggiore di 50 g. Io l’avanzo l’ho usato per altri biscottini… Ora mescolate gli ingredienti secchi tra loro (farine e bicarbonato) e in un boccale mescolate: olio, succo d’uva e purea di datteri. Una volta che i liquidi saranno ben amalgamati uniteli ai solidi e impastate, dapprima con una forchetta e poi con le mani, fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Stendete l’impasto con il mattarello ad uno spessore di poco meno di 1/2 centimetro. Io ho utilizzato 2 cucchiai di farina di mais per la spianatoia e il mattarello. Una volta pronti i biscotti infornateli per 20 minuti a 180°. Lasciateli raffreddare bene e mangiateli!!!
Il punto:
Se non avete le farine della ricetta potrete tranquillamente sostituirle. Vengono buoni anche con farina di farro integrale e riso lasciando sempre i 20 g di mais fioretto. Oppure avena e riso. Insomma potete trasformarli. Ma vi consiglio la mescolanza di farine che ho utilizzato: dà un sapore particolarmente buono! Come vedete dalla ricetta non ho usato dolcificanti, se volete potete aggiungere del malto o del concentrato di dattero. Bacissimi a tutti
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Giò perdono…ho sbagliato il tuo nome con la e in più….
Nica madonna che bontà!! anch’io non mi sento granchè in forma…. me ne mandi un sacchettino? 😉
Ma sei stata un angioletto!! Che commozione! Guarda te ne rubo uno che mi riprendo un pochetto. Ti ho così trastullato a preparare dei biscotti…ed ora eccoli qui. Per il nome anzi, forse sarebbe più giusto il tuo; Giorgia e Penelope 🙂 . Ancora grazieeee. Appena si sveglia mio marito gli dico di iniziare a far arrivare i datteri (quelli nel sacchetto coi rametti??) così inizierò a sfornare quando la mattina sarò sola!! 🙁 sigh sigh
Mamma mia Nica sei un fenomeno!!! 😀
Slurposi, dorati e anche light! BravaNicabravaNicabravaNicabravaNica!!!!!! 😆
grazie bellezze!
Sfisfi, se potessi vi inviterei tutte di fronte ad una calda tisana!!! Quanto mi piacerebbe!
Gio…era il minimo…bisogna coccolarsi e coccolare quando non ci si sente bene..!!
Si lali, anche light, così ogni tanto non ci si sente nemmeno in colpa per tutto quello che pappiamo, noi poveri mangiaerba!!! 😀 😀
UHHHH…! Che buoni Nica!!!
Mai assaggiati biscotti ai datteri… è ora di cominciare con la tua bellissima ricetta! 🙂 🙂
Un bacione…
sono deliziosi niki! provali!
poi posto la seconda versione!!! ;D
Buona notte a tutte voi caprette mangia erba!baci non più raffreddati 😉
Nica: ma tuo marito fa il grossista;porta alle cooperative;o mercatini km0?
Scusa la mia curiosità ma anche mio marito e famiglia sono nello stesso campo. Sai cosa faccio ora? Prendo 2o3 di questi tuoi biscotti e me li vado a mangiare sulla panchina nel bosco di Laliland. Baci a tutti
Ciao capretta Giò!!
Mio marito non è un grossista. E’ un contadino di un’azienda agricola legata ad una associazione che abbiamo creato che si occupa di ripristinare terreni abbandonati per dargli una nuova vita. Nei campi accogliamo ragazzi con disabilità psichica o fisica in borsa lavoro, in modo da far loro acquistare conoscenze pratiche sul lavoro agricolo ed autonomia. Noi non siamo propietari delle nostre terre. Ce le abbiamo in comodato d’uso o in affitto. Facciamo anche trasformati, farine e pane, perché abbiamo 2 ettari in cui coltiviamo grani antichi. Siamo nel circuito di Campi Aperti e di Genuino Clandestino. Facciamo mercatini e vendiamo cassette settimanali ai gas della zona e ad alcuni agriturismi e ristoranti. Tutto ciò con il fine di creare una rete di persone che faccia comunità, aiutandosi, aiutando i piccoli produttori locali, condividendo spazi, idee e lavori. Organizziamo inoltre laboratori nelle scuole sul tema della natura.
Un po’ stringata come spiegazione, ma se riusciremo un giorno a vederci ti racconterò nei dettagli!
E tuo marito invece??
Un abbraccio
Ciao Nica,ma che gran da fare che vi date,anche in segno dell’aiuto,del sostegno; per fortuna che c’è ancora gente che vuole e lo sa fare.troppi credono che lavorare la terra sia come fare un giretto:i periodi,il clima,la zona ecc ecc…Mio marito,insieme al cugino stanno continuando per la quarta generazione il lavoro di orticoltori che è l’azienda dietro casa, composta da terreni e serre(alcuni prodotti vengono meglio in serra-teloni di plastica che coprono semplicemente-)nella quale lavorano entrambi i padri aiutati da ragazzi pakistani;devo fare una parentesi per questi ragazzi, vero che sono pagati,però mi piacerebbe sapere quanti italiani andrebbero sotto il sole cocente estivo…alcuni di loro sono arrivati in Italia senza permesso e tramite giri&giri siamo riusciti a farglieli avere;a pieno regime in estate arrivano a 30ragazzi.Io da casa non faccio che ammirare queste distese di insalate colorate e i campi con zucchini che la mattina presto coi loro fiori aperti….
Poi c’è l’azienda al mercato ortofrutticolo nella quale ognuno ha un ben preciso lavoro:mio marito addetto alla vendita/contrattazione (a seconda del momento, della quantità richiesta il prezzo può stravolgersi…in+ in-
…prima vendevano solo i loro prodotti,ora da un po’ di anni (10circa) con gran coraggio hanno iniziato a far arrivare roba da tutta Italia e da oltre mare e oltralpe.Chi non c’è dentro non può capire prima di tutto la bellezza e in secondo luogo la faticaccia:sveglie alle 1 di notte,tanta gente che non paga… La paura di sbagliare…e anche in questa azienda sono presenti ragazzi pakistani che aiutano nel “facchinaggio”ma per loro è anche opportunità di conoscere gente e imparare a parlare…pensare che son qui per dar da mangiare alla famiglia là…vedere i figli ogni anno e mezzo,2….
Anch io son stata molto concisa,visto,se nn erro,che siete nel bolognese,spero veramente un gg di poterci vedere!Ora vado a vedere le altre tue delizie
Bacio buona domenica
@Nica @Gio
E’ bellissimo leggervi…! quanto prezioso lavoro e tanta sensibilità verso queste persone meno fortunate di noi…
Baci! 🙂
bhe gio, anche voi un gran da fare!
Ma in confronto a voi, noi facciamo più in piccolo!
spero proprio di poterti incontrare! Un abbarccio
Ma voi lo fate anche a scopo di aiuto,non è assolutamente in piccolo. La terra è dura e pesante, e di giovani che la coltivano è la conoscono ce ne son ben pochi