Ormai trovare e comprare del pane che non contenga strutto è davvero un’impresa, quindi anch’io come tanti di noi, me lo faccio. Questa ricetta è molto semplice ma bisogna avere un pochino di tempo in più. Scusate la quantità di foto ma credo sia il metodo più semplice per spiegare i vari passaggi.
Ingredienti:
750 g di farina rinforzata
25 g di lievito di birra
3 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino di malto
2 cucchiaini di sale
400 ml circa di acqua
10-12 olive
1/2 cipolla dolce
1 cucchiaio di semi di zucca
Procedimento:
Mettete la farina sulla spianatoia con il malto, l’olio, il lievito disciolto e iniziate ad impastare. Aggiungete il sale e mano a mana l’acqua finch’è avrete formato un impasto sodo che coprirete con una ciotola rovesciata e lascerete riposare per 45 minuti. Nel frattempo tagliate a rondelle le olive e a pezzetti la cipolla. Dividete l’impasto in 4 parti e lavorate ciascuno 10 minuti a formare dei cilindri. Con la macchina per la pasta tirate da ogni cilindro una sfoglia lunghissima e sottile. Ricordatevi di infarinare molto il tavolo.
A meta circa della sfoglia mettete in una le olive, in una la cipolla, in una i semi di zucca e nell’ultima nulla (ma se preferite potete aggiungerci salvia, peperoncino o altro a vostro piacimento).
Piegate la pasta a metà schiacciando i bordi e iniziate ad arrotolarla su se stessa cercando di non pressare l’impasto, di non fare punte mantenendo quindi i bordi regolari. Otterremo così 4 “tubi” che metteremo a lievitare altri 45 minuti (con le basi appoggiate a dei fermi) coperti.
Prendiamo ciascun tubetto, dividiamolo a metà nel senso della lunghezza e incidiamolo sul lato tagliato, abbastanza profondamente.
Accendiamo il forno a 200°, mettiamo i nostri panini su una placca a riposare altri 15 minuti, dopo di che inforniamo per 25 minuti.
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Vivrei cibandomi di solo pane e se il pane fosse tutto come questi panini potrei anche fare cose folli per mangiarmeli 🙂 Ma dimmi Robi visto che anche questa ricettina finira nei preferiti: perchè i rotili vanno messi appoggiati a dei fermi? Che macchina della pasta hai? Forse sono le foto, ma non credo, le strisce sono molto larghe, quando faccio le lasagne con la mia non vengono cosi larghe!
Non è che me ne manderesti uno da assaggiare 🙂 Besitos
anche io vivrei di pane, il mio pranzo oggi è stato proprio uno di questi pani alla cipolla con un filo d’olio…
Bisogna metterli appoggiati xchè almeno durante la lievitazione non si sformano.
La mia macchina x la foto è una macchina normale, anzi anche mezza scassata, magari è la foto che fa apparire la sfoglia più larga, più meno sono una quindicina di cm
Baci
Grazie tesoro, avevo già paura di dovermela tirare a mano, anche la mia sono circa 15cm…buona giornata 🙂
che capolavori!
Accidenti che reportage!!!!
🙂
Bravissima!mi hai fatto venire una fame
Volevo chiederti hai mai provato a prepararle con la farina di farro
perchè non solo sono diventata vegan da poco ma ho anche scoperto
da pochissimo di essere allegica al frumento(non al glutine ma proprio al frumento)
devo dire che i miei primi tentativi di preparare il pane con la farina di farro o altra farina
che non sia il frumento sono stati disastrosi
complimenti ancora per la ricetta e per la spiegazione veramente molto dettagliata
onestamente no, non ci ho mai provato… bisogna provare però, forse non è venuto bene xchè il farro ha poco glutine, prova con la farina di kamut (però è sempre frumento) o con questa ricetta:
250 gr di farina di farro
150 gr di farina di riso
100 gr di fecola di patate
150 gr di latte di soia
100 gr di acqua
1 cucchiaino di malto
1 cubetto di lievito di birra
40 gr di olio ex-v oliva
15 gr di sale
impasta tutto, lascia a riposo un ora, forma dei panini e poi inforna a 200° per una ventina di minuti
La solita rompi! ho ancora una domanda: occhio e croce quanto son lunghe le strisce, 1,5m? 🙂
eheh, allora il mio tavolo è lungo 1.60, non partivano proprio dall’inizio ma mi penzolavano giù, quindi direi più o meno si, forse anche qualcosa in più
ma che rompi però!!!! 😉
Che meraviglia Roberta!!!davvero complimenti..!
che belli e chissà che buoni…per farina rinforzata intendi tipo manitoba??
grazie
ciao
marta
grazie
@Marta, si intendo manitoba e visto che ti leggo volevo scusarmi ancora per aver risposto in un ritardo vergognoso alla tua domanda sulle trofie di castagne
grazie Roberta per la ricetta,finalmente sono riuscita a mangiare il pane
ciao e grazie ancora
Questa ricetta ispira proprio a mangiar solo pane!
Brava :-)!
Mi piacerebbe provare a fare questo pane, ma non ho capito la storia dei fermi. Mi spieghi cosa intendi?
ho messo qualcosa che blocchi il bordo dei cilindretti, credo che nella terz’ultima foto si possa vedere abbastanza bene
WOW e STRAWOW….. 😯 !!!
Me gusta mucho questo pane sfogliato! 🙂
Sai che le biove le fanno anche al mio paese (Folgaria) ma non posso più mangiarle perché contengono strutto 🙁 ?
Grazie Chicca per questa chicca eheh …
…. 😯 e strashock!!! come è che non ho mai visto codesta meravigliaaaaaaaaa!!!???????
sono bellissime!!!! 🙂
complimentissimi per il capolavoro e per la loro sicura bontà!! 😉
Bravabravabrava… 😆