I burger sono favolosi, ce ne sono per tutti i gusti! Oggi li ho fatti al farro e funghi.
Ingredienti:
500 g di patate
300 g di funghi
150 g di farro perlato
1 cucchiaio di aceto di mele
aglio
olio evo
sale, pepe
finocchietto selvatico
timo
erba cipollina
prezzemolo
pane grattugiato qb
Procedimento:
Cuocere il farro in 450 ml di acqua, fino ad assorbire il liquido. Lessare le patate con la buccia, poi spellarle e passarle con lo schiaccia patate. Rosolare i fughi tagliati a pezzetti piccoli con aglio, olio e prezzemolo. Unire tutti gli ingredienti cotti e mescolarli insieme. Aggiustare con sale, pepe e spezie. Formare i burger e impanarli con il pane grattugiato. Cuocere in forno fino alla doratura. Farcire il panino per burger a proprio piacimento. Io ho usato: germogli di ravanello, rapa bianca, rucola, valeriana, pomodorini e cipolla. La salsa citronette per i germogli è fatta con pepe rosa e erba cipollina contornata di aceto balsamico. Ma è facoltativo, ognuno accompagna i burger con i propri ingredienti preferiti.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Veruska questi burger e tutto il piatto è da commozione! Che meraviglia….. 🙂
Grazie, mi diverto un sacco con le “decorazioni” commestibili.
Che meraviglia di quadro 😀 !!!
A parte che mi divorerei anche il piatto é quasi un peccato mangiare quest’ opera d’arte 😆
ciao.che bei piatti decorati con il cibo,mi ricordano le creazioni del vegchef Nello.
Adoro i burgher !
Mettono allegria! .. credo sia per il fatto che sono la veganizzazione tal quale di un piatto crudele .. (adoro fare il verso ai piatti onnivori) .. in più, il tuo è anche bello da vedere!
🙂
vero ricorda moltissimo Nello! magnifico
bless and love!
Renata anche io non resiso alla tentazione di fare i verso dei piatti onnivori, ma poi ne pago il prezzo!! Succede infatti che, siccome sono comunque diversi, gli onnivori reagiscono di solito, e in maniera pregiudiziale, con “insomma … certo che l’originale è tutt’altro gusto” !! allora, forse è meglio se semplicemente facciamo piatti vegan, con nomi diversi, e non li si fa passare per surrogati degli onnivori, ma dei veri piatti degni di nome proprio e appartenenti a un loro tipo di cucina … ok sto scrivendo con un po’ di rabbia in corpo perché ieri c’è stato un incidente non da poco in tal senso in famiglia … sigh ..
Che meraviglia davvero!!! 🙂
io sono ero e sarò sempre della teoria del non paragone ma del piatto a sé stante 🙂
bless and love!
Rita è veramente incredibile. Si può dire che funziona in maniera uguale dappertutto. Sempre il paragone con l’originale.Specialmente da parte di mio figlio. Ho fatto di recente Nuggets di…seitan. Buonissimi, sono piaciuti a tutti tranne al mio figlio. E giù i paragoni.Luca concordo con te magari tutti la pensasero così. Il mio figlio non ne vuole sapere.
tranquilla V, verrà il tempo in cui capirà 🙂 tu continua, non imporre e sorridi 🙂
Sempre spettacolari le tue foto e i tuoi piatti! magnifici!