Allattare al seno


Legame affettivo… Produzione di anticorpi… La Natura… ci pensa Lei, ancora una volta ci pensa la Natura a rispondere ai bisogni dei cuccioli… E’ solo il latte nella madre l’alimento unico che deve essere somministrato per i primi mesi, ed anche più a lungo, se possibile, al piccolo nato. Il latte materno per il neonato è digeribile subito, velocemente assorbito, per soddisfare la fame e la sete del bambino e non solo… Durante l’allattamento, mamma e figlio, vivono momenti di straordinario legame… di contatto… il contatto che rende unico il rapporto di una madre con proprio figlio e per sempre… La mamma, per poter affrontare le esigenze del neonato dovrà avvalersi della collaborazione del papà che dovrà fare in modo che la mamma possa dedicarsi serenamente e con tutto il tempo richiesto dal bambino a questo compito… Pertanto i papà non dovrebbero sentirsi esclusi affatto, anzi il loro ruolo nel coadiuvare la nuova mamma anche negli altri impegni della famiglia, sarà fondamentale… Si può tranquillamente dire che sono entrambi i genitori a far si che il proprio bambino possa essere allattato dalla mamma, così da crescere più forte, più sano. Infatti è proprio nei primi mesi di vita che l’alimentazione del bambino è basilare al fine di rafforzare sin da subito le difese immuniatarie del piccino e man mano offrire al piccolo tutto ciò di cui ha bisogno per crescere… Il latte viene prodotto dalla mamma in conseguenza alla suzione del neonato… Più il neonato richiede latte più la mamma riuscirà a produrne… La cosa più importante è non separare il bimbo appena nato dalla mamma. Anzi è importantissimo far sì che l’allattamento al seno inizi sin da subito dopo la nascita… La cosa che invece, purtroppo accade ed è riprovevole, è che negli ospedali appena dopo il parto mamma e neonato vengono separati così da non favorire l’allattamento naturale… Questo è un fatto che non riusciamo a spiegarci… deplorevole… Ma… si è mai vista una gattina abbandoanre i suoi micetti ?… La cagnolina non proccuparsi della fame dei suoi cuccioli… ?? No… Come al solito dovremmo guardarci intorno un po’ di più… “Madre Natura” ha solo da insegnarci… i nostri fratelli animali non umani ancora una volta dimostrano la loro superiorità… la loro intelligenza ed il loro amore… Noi, che pretendiamo di essere “Mammiferi superiori”… abbiamo ancora tanto da imparare dai fratelli animali…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Sono mamma di Sofia, una splendida bambina di 10 anni oramai… Ho allattato Sofia sino ai suoi 4 anni.
    Questo ci ha unite in un legame indissolubile, la bambina e’ sana e vivace,vitale.
    Il papa’ di Sofia ha partecipato proprio come avete descritto. Si e’ sostituito a me in molte mansioni quotidiane per dare il tempo a me di dedicarlo all’allattamento di nostra figlia.
    La nostra e’ stata un’esperienza fondamentale e piena d’amore.

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  2. Molto interessante questo blog.
    Io non sono vegana, mi sto pano piano avvicinando al vegetarianesimo.
    Ho avuto un bambino, Marco, che ora ha tre anni, ma che non ho potuto allattare perche’ non avevo latte. Ho partorito in un ospedale in cui, dopo il parto, Marco e’ stato allattato artificialmente. Mi sarebbe piaciuto molto poterlo allattare. Ma sono ancora giovane e con mio marito vorremmo presto un altro bambino. Come posso fare per riuscire ad avere latte? Voglio dire, esiste un metodo psicologico?.
    Grazie
    Daniela

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  3. Salve Daniela,
    complimenti per il tuo volerti avvicinare ad uno stile di vita/alimentazione indubbiamente più sano ed equilibrato, il tuo bambino non potrà che trarne giovamento…
    Spesso alle mamme, in ospedale, viene fatto credere di non avere latte semplicemente perchè interrompendo certi equilibri e ritmi dello stare con il proprio cucciolo, anche la produzione di latte, automaticamente ne trae le dovute conseguenze…
    Aldilà di queste considerazioni, ti invito a viistare il forum “I nostri bambini” che puoi trovare proprio qui http://forum.promiseland.it/ tra i forum di Promiseland.it e dove potrai confrontarti e consigliarti con altre mamme proprio su questo delicato argomento…
    A presto.
    🙂

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  4. semplicemente i cari ospedali, sono pagati dalle multinazionali, quali nestlè…. per “favorire” il loro latte artificiale, ed escludere l’allattamento. è vergognoso!! io avrei paura di partorire in ospedale….

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  5. Io sono mamma di due bimbi, una di 16 anni…e uno di tre anni. Ho allattato entrambi, la prima per (purtroppo) solo 4 mesi, col secondo mi sono “impegnata” di più e ho allattato per un anno. Una esperienza bellissima, che consiglio davvero a tuute le neomamme.

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  6. Grazie Mochi della tua testimonianza, come ho scritto nel mio precedente commento io e Paolo desideriamo un altro bambino, faro’ il possibile per vivere questa esperienza.

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  7. Ciao a tutti.Anche io e mio marito Andrea, che siamo attesa del nostro primo bebe’,condividiamo la scelta dell’avvicinamento profondo tra mamma e piccolino.
    Spero di riuscire in questo mio ( nostro) intento.

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  8. La Repubblica delle Mamme 19 Febbraio 2008, 12:03

    E’ dello stesso avviso la nostra consulente di maternità, Martina Carabetta, che gestisce una rubrica fissa ogni martedì sul blog di Mamme nella rete. Il videopost di oggi è: La natura è la miglior cura.
    Sarebbe bello avere anche un vostro commmento sull’allattamento, per favorire la libera circolazione di info sane tra tutte le mamme del web.
    Vi aspettiamo!

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  9. Ottimo il lavoro della Repubblica delle mamme… Il video indicato è molto esplicativo… Su http://www.promiseland.it è presnete un forum specifico su questo argomento che invito tutti a visitare…
    🙂

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  10. Io grazie alla separazione in ospedale ho dovuto mungermi col tiralatte, questo é stato causa di stress, e Samuele che nel frattempo si era abituato a bere dal biberon, non si attaccava al seno, dunque l’ operazione della mungitura era diventata cosa pluriquotidiana. Conclusione: dopo soli 20 giorni, il mio latte si è inacidito, e ho dovuto dargli quello artificiale.
    Quando andrete a partorire, ricordatevi che siete VOI a decidere di tenere vostro figlio in braccio, se durante il parto avrete accanto il vostro compagno, fatevi dare una mano ad esporre le vostre volontà, non lasciate che una prassi fatta per comodità di chi lavora lì possa compromettere una cosa importante come l’ allattamento: i primi istanti di vita fuori dalla pancia sono molto importanti per entrambi.

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