In confronto ai mastri panificatori di questo blog sono proprio una pivellina, ma farò la baldanzosa e posterò lo stesso il mio esperimento col pane! 🙂 La mia idea era di fare del pane di segale, motivo per cui ho comprato la pasta acida solo che poi sulla confezione riportavano una ricetta con la farina di farro… e siccoma l’avevo in casa: proviamo!
Ingredienti:
900 g di farina di farro (in realtà io ne avevo solo 800, per cui ho integrato con farina di semi di lino, che non si sente per niente)
1 bustina di pasta acida (la mia era del Baule Volante)
1 panetto di lievito di birra
1 cucchiaino di sale
670 ml di acqua
Procedimento:
Unire prima tutti gli ingredienti secchi. La ricetta originale prevedeva del lievito in polvere, che io non avevo, quindi per il lievito ho seguito il procedimento tradizionale: l’ho sciolto in 1 bicchiere di acqua tiepida e poi aggiunto all’impasto, seguito dall’altra acqua. Impastare e lasciar lievitare l’impasto coperto 2 ore in un luogo caldo. Dopodiché, dare una reimpastata e la forma che si preferisce, e cuocere nel forno non preriscaldato a 180-200°. Deve cuocere per circa 1 ora (il mio è stato dentro 1 ora e 1/4) e la ricetta consiglia di mettere nel forno una vaschetta d’acqua per umidificare. Io l’ho fatto ma la parte sotto del pane non è così croccante, forse l’ho messa nella posizione sbagliata. In compenso dentro è molto morbido! Viene un pane molto compatto, tipo tedesco (che a me piace molto) e piuttosto insipido (che a me piace molto!), per cui se avete “la bocca insipida” consiglio di aumentare il sale. Magari la prossima volta ci riprovo con la segale…!
Sostieni anche tu la libera informazione!
Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Brava, bello compatto da spalmare… di marmellata, o tahin e malto per la colazione, buonissimo! Oppure leggermente tostato con pomodorini a dadini, basilico, olio e sale, oppure con una crema spalmabile al tofu… il tuo pane ispira, ispira… brava!
Grazie! 🙂 È molto migliorabile, comunque oggi ne porto un po’ alla mia nonna e sento anche il suo parere di esperta!
Adoro il pane!! Benvenuto dunque anche a questo!
Mi ispira molto! Grazie Annalina. Nella ricetta originale, quanto lievito secco era previsto?
Sigh, questo è il problema: mia mamma ha buttato via la bustina! Comunque ho intenzione di andarne a comprare ancora domani….se pazienti un giorno te lo saprò dire presto!
Ops… non sono sicura di aver capito: hai scritto che non avevi il lievito secco e dunque hai usato quello di birra; quindi quale bustina hai buttato via?
Già che ci sono ti chiedo anche questo: hai usato sia la pasta acida sia il lievito vero?
No scusa, credo di essermi spiegata male io: ho seguito la ricetta sulla bustina della pasta acida (bustina che poi è stata buttata), che prevedeva sia pasta acida sia lievito secco (una bustina, se non ricordo male). Io (nella mia ingenuità?), non avendo il lievito secco, ho usato quello di birra (un quadratino)…venire è venuto, ma vorrei provare a farne un altro seguendo la ricetta con tutti i crismi!
Grazie Annalina: allora posso ipotizzare che sia una bustina standard di lievito secco, e comunque il risultato finale non dovrebbe essere tanto diverso da quello che hai ottenuto tu col lievito di birra.
Proverò senz’altro!
Che bellezza !
Anche e me piace tanto la consistenza, mi piacerebbe provarlo!
il lievito non doveva essere sciolto nell’acqua ma nell’impasto bagnato cosi da avere piu’ forza nella levitazione.
per questo il pane non e’ lievitato e l cottura nel suo interno non e’ evvenuta perfattamente come in tutti i pani tedeschi.
il pane deve lievitare molto cosi’ che’ l’aria calda passi al suo interno per la cottura completa!