Tagliatelle colorate


Per questa ricetta ringrazio Pupazza che mi ha incentivato. Vi rimanderei direttamente alla sua originale che trovate qui (tagliatelle-del-buon-umore), ma se come me non volete strafare con la tagliatella variopinta, vengono molto bene anche monocolore creando cioè tre colori separatamente.
Inoltre ho fatto una piccolissima modifica sul colore giallo, cioè mettendo la zucca al posto della curcuma. Grazie Pupazza.

Ingredienti:
Per le gialle
140 g di semola di grano duro
un pezzo di zucca
acqua q.b
un cucchiaio di olio extravergine
Per le verdi
g di semola di grano duro
un paio di cucchiai di spinaci cotti
acqua q.b
un cucchiaio di olio extravergine
Per le rosse
140 g di semola di grano duro
un paio di cucchiai di acqua delle rape rosse
altra acqua q.b
un cucchiaio di olio extravergine

Preparazione:
Iniziamo a preparare i colori….
Cuocere la zucca al forno o a vapore ma eviterei di bollirla perchè prenderebbe troppa acqua.
Fare appassire anche gli spinaci a parte in una padella con un goccio di acqua.
Grattuggiare la rapa e spremere su un colino la rapa grattuggiata facendone uscire il liquido. (in alternativa si può comprare la rapa che vendono già bollita e frullarne un pezzetto ma in questo caso si avrà una consistenza più pesante).
Con i tre colori ricavati preparare separatamente le paste colorate impastando ogni colore con la sua farina, poco olio e l’acqua che occorre.
Riporre le tre palline ricavate dentro un sacchetto di plastica per non farle seccare. Passare poi a stenderle con il mattarello finchè non saranno belle sottili. Quando la pasta comincia ad essere abbastanza allargata e sottile bisognerà fare attenzione perchè  sono molto delicate.
Arrotolare la pasta stesa sottilmente su se stessa (ben infarinata con la semola) come si farebbe con una stoffa e una volta creato il rotolo, con un coltello tagliare dalla parte corta le tagliatelle della larghezza circa di un dito.
Lascairle riposare e seccare sul tagliere.


Per il condimento, cuociamo altra zucca come più ci piace e facciamo stufare pianissimo dei porri con olio e poco sale.
Quando la zucca è cotta, la faccaimo insaporire sul fuoco con aglio, tanta salvia, olio, noce moscata,sale e pepe. Togliamo l’aglio e la frulliamo aggiungendo un goccio di acqua e di latte di soia. Riassaggiamo di sapore.
Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata per pochi minuti.
Intanto disponiamo sui piatti un po’ di crema di zucca. Quando le tagliatelle sono pronte le scoliamo nella padella dei porri, mescoliamo un po’ e adagiamo la porzione di tagliatelle sulla crema di zucca che abbiamo messo sui piatti. Finiamo con un filino di oilo.
Per ricordare la salvia, se piace si può mettere sopra anche una foglia di salvia fritta cioè passata prima in una pastellina di acqua e farina e poi nell’olio caldo.
Purtroppo non ho fatto in tempo a fotografarle da cotte nel piatto per ragioni di tempo….

Vi faccio vedere anche il dopo-tagliatelle di una recente cena

Sono fatte preparando un puré di patate molto più denso del normale con latte di soia, sale, pepe, noce moscata. Quando è pronto aggiungere un cucchiao di maizena o fecola. Creare delle polpettine e inserire all’interno quello che si preferisce. Qui ci sono pezzetti di zucca cotta, oppure pezzetti di formaggio veg (http://www.vegusto.it).  
Chiudere le palline e passarle nei semi di sesamo, in quelli di papavero, nei pistacchi tritati o dove si preferisce.
Cuocere le palline o in forno caldo oppure in olio di arachidi. Sevire calde.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che belle che sono! Specialmente quelle rosse!!

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  2. ma che belleee!!!!!e queste polpettine poi sono una vera delizia!!!complimenti!!!

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  3. Ma sono bellissime!! sia le tagliatelle che le palline. Belle davvero, bravissima.

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  4. Beautifullllllllllllllll!

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  5. Belle davvero, complimenti!
    Ti volevo chiedere una cosa che non mi è chiara, quando avvolgi la pasta su se stessa dopo averla ben coperta con al semola e tagli le rondelline, poi le svogli vero?
    Non c’è scritto e vedendole così lunghe e stese mi chiedevo come fossero diventate così…
    Da come dici te sembra semplicissimo ma durante lo “srotolamento” non si spezzano?

    Ho una voglia di provare a farle 🙂

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  6. Sì certo. Scusa, in effetti non l’ho scritto. In pratica le taglio della larghezza prescelta quando ho il rotolo unico e poi subito dopo prendo il capo di ciascuna e le srotolo. Non ti preoccupare che non si spezzano. Si possono anche fare seccare a nidi. Ci ho provato altre volte e di sicuro si fà prima rispetto a stenderle bene in ordine ma poi quando andavo a riprenderle per cuocerle c’erano sempre delle parti attaccate e poi nel piatto ritrovi magari dei “malocchini” di pasta uniti. Insomma, metterle così è un po’ una fatica ma si cuociono poi alla perfezione tutte belle staccate le une dalle altre.

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  7. wow. non ho da aggiungere altro oltre al mio ammirato stupore!!! 🙂

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  8. …Sono le tagliatelle di nonna Eddy, un pieno di energia effetto vitamina, mangiate calde col veg-ragù (col veg-ragù) ti fanno il pieno per sei giorni e anche ++++ 😆 😆

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  9. strabellissime anche le tue eddy! ^__^

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  10. Oddio che ridere Nello… è anche l’orario di questa canzoncina..

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  11. Buonissime e di grande effetto! 😉

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  12. Bellissime ma anche buonissime!!!! adoro la pasta colorata 🙂 appena riesco a trovare un pò di tempo voglio provarci!!!

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  13. Sono proprio belle, complimenti Eddy ! 😀

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  14. Non so cosa scegliere tra la pasta e le palline: sono una meglio dell’altra!

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  15. Insomma mi avete fatto venire voglia di tagliatelle colorate, sei davvero brava io non riuscirei mai a tagiarle così precise a mano 🙂
    Ps: dove le hai messe a seccare?

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  16. Grazie! Le ho lasciate su un tagliere spolverato di semola ma poi seccando tendono a inarcarsi un po’ e si staccano ulteriormente da sole e le ritroverete belle essiccate.. Non vi dico l’esperimento che ho fatto con le prime..temendo la forma a nido, ho provato a metterle sullo stendino, ma lasciamo perdere.Visto che le prime tendevano a cadere, ho cambiato tecnica. Decisamente meglio 🙂

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  17. Me l’ero persa questa! Straordinaria. Come te del resto! 🙂

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