Pici al radicchio, pomodori secchi e chiodini

I pici sono una pasta toscana di semola di grande consistenza e resa, il resto e’ pura invenzione.


Ingredienti per 1 porzione:
Pici 50 g.
Pomodori secchi sott’olio ( autoprodotti) 3 falde
Radicchio di Castelfranco 4 foglie
Olio evo 2 cucchiai
Funghi chiodini trifolati sott’olio ( autoprodotti) 2 cucchiai
Pangrattato 1/3 di cucchiaino
Sale 1/2 cucchiaino

Procedimento:
Lesso in acqua salata con l’aggiunta di 1 cucchiaino di olio i pici  fino a quasi cottura ( 18 minuti su 22)
Sfoglio il radicchio, trancio grossolanamente e braso in padella con il restante olio fino a che sia morbido.

Sfiletto le falde di pomodoro secco

Le aggiungo alla padella del radicchio e faccio andare un 4 minuti tenendo il tutto morbido con qualche cucchiaio di acqua di cottura dei pici.

Aggiungo i pici scolati, metto a fuoco allegro

Immetto un mestolo di acqua di cottura e mando 2 minuti, aggiungo i funghi

Spadello per altri 2 minuti ed all’ultimo, spolvero con il pangrattato saltando un paio di volte. Impiatto e servo.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Eh ma che buoni sughetti unti che fai!!! Proprio come piacciono a noi! Ma non saranno pochini 50 grammi di pasta? 😆

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  2. Ecco questo è un altro dei tuoi piatti che fanno strabuzzare gli occhi. Buonissimi 😀

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  3. invitante da morire! come tutti i tuoi piatti del resto 🙂

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  4. con te e le tue ricette si rischia, nell’esternare tutta l’ammirazione e lo stupore, di essere ripetitivi!Dirò solo, allora, che apri voragini fameliche nel mio stomaco con queste visioni!Grazie

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  5. Pici=casa!!! E’ stato bello stamattina aprire il laptop e vedere uno scorcio di senesita’ 🙂
    Che bellezza, sto letteralmente leccando il monitor 😛

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  6. io amo i pici!!! da buona toscana! 🙂

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  7. Gustossimi… Gnamm !!! 😉

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  8. Beh, i pici con il radicchio e i funghi non li ho mai provati! La prossima volta che li produco proverò a farli così!

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  9. Ottima ricetta come sempre! Ricercata ed elegante 🙂

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  10. Fa venir fame solo a guardarla 😛

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  11. @ Pizza pie
    stasera non avevo molto appetito, considerala una dose da primo piatto preceduto da entreè o seguito da secondo o dessert.
    Ma ti assicuro che i pici sono ben sostanziosi…

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  12. @ Cri
    ho premesso che il sugo e’ una invenzione…
    @ EleonoraNW3
    solo in Toscana ci sono dei prodotti che a leggere gli ingredienti sembrerebbero insulsi ( vedi pici, farinata, acquacotta, panzanella, fettunta, castagnaccio, etc.) che invece sono dei capolavori del gusto…
    Ho tanti ricordi e qualche rimpianto, uno che mi brucia ancora, e’ che un tot di anni fa ebbi l’opportuita’ di rilevare un bar trattoria a Poggio Murella, non distante da Saturnia.
    Non lo feci, e me ne dolgo ancora.
    Come sarebbe andata? e chi puo’ dirlo…

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  13. Ho letto la versione ristorante…interssante :-)!
    Quello che dici è vero, ma nonostante il campanilismo cavalcante (è la lontananza) direi che è una caratteristica italiana in generale …giorni fa Nadir postò il pancotto, per esempio, per non parlare della pizza che in questi secoli ha spopolato! prima di finire quassù (e in USA) mortificata da versioni con ananas e peperoni o pollo tikka masala…giuro 🙂

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  14. che bella ricetta!!!
    Giovanni, tu che te ne intendi, ma si possono conservare verdure e funghi sott’olio anche senza cuocerli?
    in questo momento sto provando ^con dei peperoncini e delle olive verdi…ma potessi farlo con funghi e altre verdure…
    complimenti questi pici come sempre sono stupendi!!!

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  15. @ Mäuschen
    non mi risultanio ricette di conserve a crudo,tutto viene perlomenno sbollentato, per le olive ci sono vari trattamenti, appassimenmo, salamoia e l’indolciemnto che una volta veniva fatto con calce viva o cenere, e sono tre due casi di “cottura” chimica.

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