Una ricetta della mamma, che ultimamente legge i libri che lascio in giro per la casa e quando torno da lavoro la trovo ai fornelli, tutta concentrata!
Ingredienti:
4 finocchi
200 g di fagioli cannellini secchi
1 cucchiaio di tahin
2 spicchi d’aglio
4 cucchiai d’olio di sesamo
20 g di semi di sesamo
1 foglia d’alloro
1 rametto di timo
sale
Procedimento:
cuocete i fagioli (precedentemente ammollati per una notte) in acqua con una foglia d’alloro e uno spicchio d’aglio. Noi usiamo la pentola a pressione per ridurre i tempi e risparmiare energia preziosa, ma ovviamente si può usare una pentola normale. Quando sono cotti, passateli al passaverdura con un pò della loro acqua di cottura, quanto basta per ottenere una crema piuttosto densa. Aggiungete il tahin e aggiustate di sale.
Ora passiamo ai finocchi:
lavateli e tagliateli a metà e lessateli in acqua bollente salata. Scolateli e lasciateli asciugare su un canovaccio di cotone. Poi, aiutandovi con un cucchiaino, svuotate leggermente l’interno dei finocchi, tritate la polpa con il minipimer e mescolatela con la crema di fagioli. Con questo composto riempite i finocchi, metteteli in una pirofila una d’olio, aggiungete il timo e uno spicchio d’aglio e cospargete con i semi di sesamo.
Infornate a 180° per 10-15 minuti, serviteli caldi o tiepidi. Buoni! Brava mamma!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
direi complimenti alla mamma!!!!!!!!!!!! 🙂
ma che buoni! M’ispirano un sacchissimo!
infatti erano proprio buoni. la mamma è stata brava (come sempre!) 🙂
Buoni!!!! brava tua mamma, non ho mai provato i finocchi ripieni, li farò sicuramente!!!!
Ma che dolce la tua mamma, complimenti perchè questo piatto è davvero interessante.
non vorrei essere invedente ma… posso farti un appuntino se non ti disturbo… è un peccato cuocere l’olio di sesamo sia perchè butti via così tutte le sue ottime proprietà sia perchè è un olio che non è tanto adatto ad alte temperature infatti il suo “punto di fumo”* è basso… il più adatto alle cotture e il più stabile è l’olio d’oliva che ha un punto di fumo più alto.
Se usiamo questi olii così ricchi di omega 3 perchè fanno bene dovremmo anche sapere che gli omega 3 sono grassi molto delicati e non andrebbero sottoposti a temperature maggiori di 100° per pochi minuti…
poi per quello che costano questi olii specialmente se li compriamo biologici sarebbe preferibile consumarli crudi e riservare le cotture all’olio d’oliva, che non è che sia il massimo del salutare cotto… nessun grasso andrebbe cotto ma se proprio si deve…
scusami se ti ho distrurbata… magari queste cose già le sai… però ripeterle non è mai un danno
* punto di fumo:
temperatura minima alla quale un olio o un grasso comincia ad emettere fumi visibili, inizio della decomposizione della molecola, superata queste temperatura si ha la liberazione di composti altamente tossici (acroleina) specie per il fegato.
La formazione di acroleina è tanto maggiore quanto più l’olio è ricco di acidi insaturi.
su internet si trovano molti approfondimenti in merito… dato che oltre ad essere tendenzialmente ambientalisti, animalisiti… siamo anche tendenzialmente salutisti spesso andrebbero curati anche altri aspetti che vanno oltre l’uccisione degli animali…
scusami ancora, l’ho scritto a te perchè mi sono meravigliata nel vedere un olio di sesamo usato in cottura dato che poi quando si va a ricercare un olio buono lo si sceglie anche in base alla spremitura a freddo…
Che mamma super!!!!!! Trovare pronto un simile piatto 😛
Se il risultato è questo, continua a lasciare i libri in giro 😉 !
Davvero appetitosi!
Ciao Eli, faccio molta attenzione all’uso dell’olio, anzi, sono una che preferisce proprio non usarlo. In questo caso l’olio serve soltanto per ungere la teglia (forse 4 cucchiai sono un pò troppi…). Quando cucino non faccio mai scaldare l’olio, nè quello di sesamo, nè quello d’oliva o di altri semi. Lo metto in padella, accendo il fuoco e butto subito le verdure, che scotto a malapena perchè non perdano parte delle loro proprietà.
In quando all’olio a crudo, non lo uso mai (io personalmente) perchè non è raccomandabile per la digestione. Diciamo che l’olio a crudo, mescolato ad esempio ai carboidrati, inibisce il processo digestivo che inizia già nella bocca.
Nella macrobiotica l’olio di sesamo si usa quotidianamente, specialmente in cottura. Questo poi può essere condivisibile o meno.
Grazie delle informazioni, sono sempre utili, non si finisce mai di imparare… 😉
“non è raccomandabile per la digestione”, “olio di sesamo specialmente in cottura”?
mmm girano informazioni troppo contrastanti… così non ci si raccapezza più… c’è da diventare matti se si sta dietro a queste cose, purtroppo nessuno ci può fornire la verità assoluta e quindi si cerca di districarsi in una giungla di informazioni contrastanti…
io studio tutti i giorni e cerco sempre di trovare fonti attendibili (scarto forum e via dicendo) e possibilmente non “commercialmente interessate”, ma non sono mai arrivate a queste info che dici tu…
mi potresti dire dove le hai prese? sarei interessata ad approndire l’argomento, grazie 🙂
Buonissimi. Brava la mamma. 😉
Eli, le ho prese su libro di Michio Kushi “Medicina macrobiotica” Ed. Mediterranee.
Quando si parla di alimentazione ci sono tantissime informazioni e tantissime idee, proprio come dici tu. Credo che l’importante sia leggere, studiare, approfondire e non fermarsi mai. Non è molto che studio la macrobiotica, ed è veramente un mondo molto vasto e molto complesso.
Da fare anche questi, non ho ancora preso i finocchi tra un po’ però si inizia! Brava mamma mi piaccion proprio questi finocchi 😛
Mi piace troppo questa ricetta! I finocchi al vapore (In pentola a pressione che anch’io uso tantissimo proprio per i tuoi stessi motivi!) li faccio spesso ma con questa cremina sono da provare! Le mamme… sono sempre avanti!!!! 🙂
Gustosissimi questi finocchi e brava la tua mamma !!! 😀
Ahimè i finocchi non mi piacciono molto,ma proverò questa tua ricetta che mi sembra davvero molto gustosa 🙂
ho cominciato da poco ad apprezzare i finocchi e questo è uno spunto interessante. Viva la mamma!
interessante la discussione sugli olii, vale la pena di approfondire per capire dove sta il giusto.
CHE DELIZIOSI!
@luciaca, sì, in effetti questa discussione è molto interessante. infatti anch’io sto cercando di approfondire, chiedendo a chi ne sa più di me. sabato sarò ad un corso di cucina e voglio chiedere delucidazioni all’insegnante….
Allora, mi sono informata sul discorso dell’olio. Gli oli migliori in assoluto per le cotture a temperature elevate sono quello extra vergine d’oliva, quello di semi di sesamo e quello di cartamo. Questi tre raggiungono il punto di fumo a circa 200° (punto di fumo= temperatura alla quale l’olio inizia a fumare perchè i grassi saturi si scindono).
Quindi, quando facciamo ad esempio un dolce, oppure vogliamo saltare l’aglio e la cipolla in padella prima di aggiungere delle verdure o del seitan (e altro), meglio usare questo tipo di olio, avendo però l’accortezza di non farlo fumare, quindi di non superare i 200°.
ah bene ok quindi è compreso anche quello di sesamo…