Dopo il salto nella tradizione secolare ci voleva un po’ di sperimentazione. Si tratta di un altro modo per riciclare l’amido che risulta dallo “sciacquo” del Seitan.
Quassù trovo la farina di Manitoba integrale (forse esiste anche in Italia, non saprei) ed ultimanente il seitan lo faccio con quella: mi piace la texture dell’integrale ma la manitoba è imbattibile per l’alto contenuto di glutine (di cui non dovrei abusare purtroppo dato che lo tollero poco ma una volta ogni tanto si può fare….è l’unico glutine che mangio in definitiva). Il procedimento forse è un po’ laboriso, a me andava bene perchè eravamo in due ed abbiamo fatto 4 ravioloni a testa, certo farci il pranzo domenicale non è consigliato direi.
I ravioli li potete riempire come volete voi. Io lo ho fatti con melanzane + pomodoro + timo, zucca + ramerino, broccoli + formaggio vegan.
Ingredienti:
(per otto ravioloni)
amido proveniente dallo sciacquo del seitan
per i ripieni:
– alle melanzane:
1 melanzana piccola
timo
1/2 spicchio di aglio
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
– alla zucca:
150 gr di zucca (la mia era già cotta)
ramerino
1/2 spicchio di aglio
– ai broccoli:
150 gr broccoli
1/2 spicchio di aglio
timo
formaggio vegan (quello che avevo messo sulla mattonella di zucca)
Procedimento:
Per preparare i ripieni:
– quello alle melanzane: tagliare a dadini me melanzane, cuocere con l’aglio tritato e il concentrato di pomodoro. Lasciare assorbire l’acqua. Aggiungere il timo e tritare con il robottino tritatutto.
– quello alla zucca: riscaldare la zucca (o cuocerla) assieme all’aglio e al trito di rosmarino. Schiacciare con una forchetta o tritare con il robottino
– quello ai broccoli: far cuocere i broccoli con l’aglio, aggiungere a fine cottura il timo. Tritare con il robot e aggiungere il formaggio vegan (il mio era morbido abbastanza)
Un altro ripieno (del quarto raviolo) l’ho fatto con il formaggio “in purezza”.
Veniamo alla preparazione del raviolo. Si può procedere in due modi direi. Io ho fatto con il microonde perchè avevo idea che fosse più veloce e l’impasto rimanesse più appiccicoso, ma forse si può fare anche con una padella antiaderente, coperta. Ho rovesciato 3 cucchiai di amido un un contenitore per il microonde, l’ho messo nel micro, coperto, per un minuto e mezzo. L’ho tirato fuori e con l’aiuto di una forchetta l’ho estratto dal contenitore.
La parte rivolta verso il basso rimane bella appiccicosa, per cui su questo lato ho messo il ripieno e ho chiuso, pigiando bene con una forchetta.
Non attacca alla perfezione (manca la “colla” del glutine, ma io non lo sciacquo completamente via quando faccio il seitan, sennà rimane troppo asciutto), ma attacca piuttosto bene comunque. Il raviolo è fatto!
Sarebbe consigliabile cuocerli a vapore, dato che sono di fatto già cotti: noi li abbiamo giusto lessati un minuto scarso, sono molto molto delicati. Una spruzzatina di olio e di vero parmigiano vegano e via!
L’ideale sarebbe essere in due e fare una catena di montaggio….mentre uno riempie il raviolo l’altro lo prepara, ma il mio fidanzato era perso dietro a qualcos’altro (di culinario, sempre :-P). A noi sono piaciuti, sono molto molto morbidi, somigliano un po’ ai raviolini cinesi del dim sum…magari fatti con l’amido della farina bianca anzichè integrale gli somiglierebbero ancora di più.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Genialissimi….Ieri ho fatto il Mio Primo Seitan.. Stra Contenta del Risultato… e ho ancora l’ Amido.. Magari…..ci stanno dei Raviolotti..eehhee.. La Manitoba Integrale in Italia non l ho mai Vista.. ma magari c’è… proverò… Grazie x l Idea.. Kizzissimiiiiii
super geniale!!!!! da provare assolutamente al prossimo seitan!!!
Sono strepitosi! Guarda i miei gnocchi gluten free! Non sono integrali ma sono un modo come il tuo per recuperare l’amido! Sei stata un genio!
Grazie a tutti!!
@ Mirko: si infatti i tuoi gnocchi li avevo visti, così come quelli che poi ha fatto Titti, ma io ho un forno minuscolo e avrei dovuto prepararli in 5/6 tranche e non mi andava. Invece così ho fatto tutto al momento.
Tra l’altro queste “crepe” le abbiamo fatte anche in versione dolce, stesso metodo sono venute deliziose anche in quel caso. Riempite con cioccolata nera o marmellata al ginger e pera che mi ha portato la sorellina dalla Scozia. O anche solo yogurt di soia con zucchero dark equosolidale (lo zucchero vero, insomma!).
Strepitosi, anche in versione dolce! un’idea niente male, ottima direi 🙂
Geniale!!!! Devono essere stati squisiti! 😉
Che bellissima ricetta! Dovrò cominciare a fare il seitan con la farina per poter recuperare l’amido!!! Le ricette sono una più bella dell’altra… 🙂
Geniale..ottima ricetta!!!complimenti..devono essere veramente dleiziosi!!
madò che meraviglia!!!!!!!
Ma che idea!!! 😛
..complimenti Ele! Mi piace molto il risultato che hai ottenuto utilizzando l’amido avanzato dal Seitan 😉
c’ho una piccola domandina: what is the dim sum??? O_o I don’t know it 😥 I have a little bit of knowledge about the chinese kitchen 🙁
( )
Ciao Nello! Grazie dei complimenti. Allora, te la faccio un po’ lunga: il Dim Sum è uno dei piatti tradizionali cinesi, nonchè a quanto pare il loro piatto preferito domenicale. Non sono altro che i raviolini al vapore, chiusi in mille modi diversi (cioè assumendo forme di mezzaluna, raviolo, fagottino e via discorrendo) e riempiti in svariati modi (la maggior parte dei quali non cruelty free purtroppo). Quando li servono a forma diversa corrisponde ripieno diverso :-). Li avrai visti senza dubbio. Sono fatti di pasta piuttosto sottile e cotti a vapore nei tipici cestelli di legno di bambù, anche se si trovano comunemente anche fritti. Dim Sum indica proprio il “modo di mangiare” piuttosto che il piatto o il raviolo in sé diciamo: cioè un pasto costituito da questi raviolini che poi accompagnano con salsa di soia e/o la salsa piccantissima rossa. Tendenzialmente credo che la pasta del raviolo venga fatta con la farina di riso.
grazie Ele per la spiegazione molto dettagliata 😛
…sei stata gentilissima 😉
Direi grande sperimentazione, al picnik di Milano Titti aveva fatto gli gnocchi con l’amido di recupero del seitan e mi son piaciuti, quindi la prossima volta che faccio il seitan recupero pure io 🙂
Assolutamente geniale! Sono bellissimi!
Un solo appunto: non stiamo perdendo le buone abitudini floreali nelle tue ricette?
@ Jack: hai ragione!!! Questi ravioli sono stati fatti quando c’era il mio compagno quassù, e quando c’è lui esco un po’ dalla routine e spesso non mi ricordo di mettere il girasole! Invece il Pancosanti è stato fatto in Toscana mentre ero in vacanza e non me lo ero portato dietro 😉
Ok.. perdonata per entrambe le volte.. 😉
Caro Jack, vedo che sei stato un anno a Londra!! A fare cosa? Io ci sto da tre anni quasi e non ci starei per sempre.
Comunque…l’inglese lo devi conoscere bene, ragion per cui…potresti registrarti come chef anche su VeganWiz.com e postare le tue ricettine anche in inglese 🙂 faresti davvero felice la Chef Editor (io) che te ne sarebbe molto grata 🙂
Eleonora sei un genio!! Io non ho mai fatto il seitan e quindi ‘un zo nulla (alla toscana, ti garba?) 😉
ma riconosco la genialità di questo raviolo!!
Grazie anche per le tue parole stellina, sei cara.
Geniale!! O_O
da provare assolutamente..mi ispirano tantissimo! come la manitoba integrale..sarebbe meraviglioso..ma io non l’ho mai vista..faccio fatica anche a trovarla biologica..figuriamoci integrale.. 🙁
brava davvero..un’idea bellissima!!appena faccio il seitan… 🙂
Geniale! Da provare. Brava. 😉
Questa mi sembra un’idea davvero strepitosa 😛 Ottimissimo riciclo direi 😛 Bravissima Ele, questa è davvero un ottima ricetta 😉
Lode alla tua inventiva Eleonora! Sembrano davvero belli e complimenti per la varietà di ripieni!
La manitoba integrale ho visto che la vendono su TiBioNa, non l’ho mai usata ma mi era sembrata molto interessante… penso di prenderla nel prossimo ordine.
ecco il link: http://www.tibiona.it/shop/index.php?cPath=24_151_219
Ehi Eleonora! Vedrò di fare del mio meglio e registrarmi anche sul tuo blog! 🙂
Ciao Jack! Non e’ il MIO blog, e’ la versione inglese di VeganBlog!!! Postare le tue ricette in inglese su VeganWiz e’ come farlo su VeganBlog, solo che ha un respiro piu’ internazionale, ed abbiamo bisogno dell’aiuto e del contributo di tutti per farlo crescere…contribuendo in tal modo alla diffusione dell’Etica vegan anche attraverso la cucina (e la panza):-)
WOW..fantastico..ho fatto diverse volte il seitan ma mi piangeva il cuore ogni volta “buttare” alle piante tutto qll amido..ottimissima idea di riciclo!super i ripieni 😀