Buonasera cari chef, nel mio periodo forzato di nullafacenza estivo ho avuto anche il tempo per fotografare passo passo la ricetta più semplice ma più buona del mondo..è da sei anni che la preparo e ogni volta è un tentativo di avvicinarmi all’originale..ma purtroppo si sà, le cose fatte dalle nonne hanno quel sapore lì, ineguagliabile..e nel mio caso poi è geneticamente impossibile perchè è della nonnina dell’onnivoro che stiamo parlando, non della mia!
Fattostà che a questo giro ci sono andata vicino, sarà che l’ho fatta pensando a voi…e con un trucco tutto mio (**)!
Ingredienti
Pane toscano (raffermo, o anche no!)
Fagiolini
Olio evo
Aglio
Aceto, Sale, Pepe
Procedimento
Per prima cosa pulire e lessare i fagiolini,scolarli, conservare l’acqua di cottura e lasciar raffreddare.
Poi prendere il pane (che se raffermo avrete fatto “raffermare” già tagliato a fette in previsione di fare tale ricetta, perchè sennò vi sarà impossibile tagliarlo..Nonna Rina docet 😉 ), passargli sopra un generoso filino d’olio (**) e farlo bruschettare per benino in fornose vi riesce anche meno per benino di me, che ho rischiato di bruciare ogni bene..e poi inagliarlo con altrettanta generosità (quando ci vuole l’aglio ci vuole, alla larga gli schizzinosi 😉 )
A questo punto ripassare le bruschette con un altro filino d’olio, un po’ di sale e bagnarle con l’acqua di cottura dei fagiolini (che nel frattempo si sarà raffreddata). Questo passaggio è fondamentale..il pane deve rimanere bruschettato, non papposo come la panzanella per intendersi, sennò che bruschetta sarebbe…e quindi occhio a non farvi prendere la mano dall’acqua!!
Dopo che il pane si sarà un po’ ammorbidito spezzettarlo,
aggiungerci i fagiolini e condire con un po’ di aceto, un altro pochino d’olio, sale e pepe. Lasciar riposare in frigo qualche ora e servire..finchè non l’avrete provata non potrete avere idea di cosa vi siete persi fino ad ora 😉
Un ringraziamento per questa ricetta va chiaramente a Nonna Rina, la nostra unica e straordinaria vecchina, una di quelle nonne che tutti vorrebbero avere…grazie di cuore!
però vorrei dedicarla a tutte le nonne, compresa la mia. anche se non rientrava nei canoni classici della “nonna” ma più di quelli di “donna severa del sud” so che in fondo, in un modo tutto suo, mi ha voluto bene e uno di quei posti speciali del mio cuore è occupato da lei..chissà che avrebbe detto del passaggio a veg!!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Semplice ma grande, come le nonne!
Bella ricetta e bei pensieri!! 🙂
w le nonne
w il pane toscano
w le zuppe col pane raffermo
stupenda! secondo me si può fare anche coi fagiolini di sant’anna rigorosamente in salsa di pomodoro, che invece sono un must della mia di nonne 😀
provero’ con i ” miei ” fagiolini alla pizzaiola…l’olio bono mi e’ arrivato,
il mio problema e’ trovare qui del pane toscano, non dico buono, ma almeno decente.
continuo la ricerca… c’era un panificio nella mitica piazza Erbe che faceva arrivare il pane di MONTAIONE,ma data la scarsita’ di richiesta non ce l’ha piu’. peccato.Complimenti per il report fotografico
alle prossime…
Nella sua semplicità “grande”, buona, anzi direi squisita 🙂 Bellissimo servizio fotografico!!! Buona la bruschetta!!!
W la Toscana e W le nonne… E’ deliziosa e credo che questa ricetta racchiuda in se tutti quei sapori semplici ma unici che ormai ogni ricetta di oggi ha perso e perde!!!
La proverò certamente, è fantastica, le nonne ne sanno sempre una..
La mia nonna, lei di paese e mente “ristretta” ha preso la mia scelta in perfetta calma, non me l’aspettavo, e non mi ha detto nulla a riguardo.. Anche se, ogni tanto, con molta calma tenta di convertirmi… Nonostante ciò.. LE VOGLIO TR BENE… E’l’unica nonna che mi è rimasta non ho più nessuno ne nonni, ne bisnonni… Grazie per avermela ricordata in tutta la sua IMPORTANZA!! ^_^
E’ un piatto che sa di tenerezza.
Peccato non avere il pane toscano qui da me, e peccato non avere più nonne 🙁
mamma che ricetta da urloooo….
a me già l’idea del pane sbruciacchiato con l’olio buono e tanto aglio mi manda via di testa…figuriamoci poi coi fagiolini!
ma perchè non ci avevo mai pensato????? O_O
grazie rumor, ne preparerò una terrina enorme e ne mangerò fino a scoppiare!!! hehehehe….
ho la fortuna di avere ancora una nonna ed una bisnonna (fra l’altro sono madre e figlia e mi fa tanta impressione vederle insieme perchè già la nonna ha la sua bella età…) e stasera vado a coccolarmele un po’! ^__^
ma che buoni!!adoro le ricette croccanti!!complimenti a te a alla nonna allora in quanto ideatrice! 🙂
Mi hai fatto commuovere..^_^
In primis, un’ode a nonna Rina!!! E poi VIVA VIVA VIVA questa bruschetta!!
Io non amo tanto l’aglio (non perchè sia schizzinosa, anzi il suo sapore mi piace molto) per il nauseante odore che emana da chi l’ha ingoiato. 🙁 Ma quando è necessario, VIVA l’AGLIO!!!! 🙂 🙂 😉 😉
io non amo i fagiolini, ma se lasciati al dente riesco a mangiarli, proverò … 🙁 purtroppo io non ho molti ricordi legati alle nonne, una è morta giovane e l’altra quando avevo 4 anni … :cri:
Wow Cla, e per la ricetta da leccarsi i baffi e per la descrizione..bella davvero, e le foto meravigliose.
Ne approfitto per dire alla mia nonnina “Ines” che la amo tanto, è una mamma per me, ha 83 anni ed ha preso abbastanza bene la mia decisione di non mangiare più certe cose, anche se ogni tanto ci riprova a dirmelo ed io “a No, non ricomnciare è” e lei “fa come te pare” 🙂
Ciao Nonna, ci vediamo domani.
è bellissima davvero.
Sicuramente da provare.
Brava!
p.s.W L’AGLIO
che bellez4l3ssi4p3ll3grinicetta semplice, ma che evoca così tanti ricordi.. è prorpio la cosa più bella..che arricchisce ogni piatto!! 😛
Potrei mangiare nuovamente per un piatto di questa goduria 🙂
@ Jack .. grazie!
@Gnubby .. perchè no, però in tal caso sarei indecisa se versione calda o fredda..
@Micillo.. grazie..già l’olio non è poco ma mi sa che il pane ti toccherà fartelo, stavolta però senza citazioni 😉
@Felicia ..grazie, il bello sta proprio nella sua semplicità..2 ingredienti ma massimo risultato 😉
@Mimi..ma infatti è bello poterle riscoprire così..pensando che erano ricette già vegan di per sè! tienitela “stretta” la tua nonnina!!
@Silvana … che bello “un piatto che sa di tenerezza”..grazie..in effetti è così!anche io non ne ho più già da tempo ma ci sono quelli “acquisiti” ..e la nonna Rina è fantastica!
@Marta…grazie per l’entusiasmo!!! sono felice di averti ispirata, vedrai non te ne pentirai..e se avrai bisogno di un’aiuto per finire la terrina…….
@Monica … grazie, riporterò 😉
@Mariannina … che dolce che sei, grazie
@Titti… grazie, ne sarà felice!!! eh sì..l’aglio ci vuole…magari non sarà per una seratina romantica 😉
@Nadir..prova, io a dirla tutta forse li avevo cotti un po’ troppo! mi spiace per le nonne..anch’io non è che abbia avuto molta fortuna…forse è per questo che sono molto affezionata alle nonne del mio compagno..
@Tati… grazie cara..che ridere “fa come te pare”!!!!
@Luana…grazie 😉
@Pimpi .. grazie mille, è proprio così 😉
@Chicca..sì, è davvero godurioso 😉
Sbavo! E W le nonne. 😉
Complimenti per la ricetta…deve essere davvero appetitosa, e poi mi fa un certo effetto perchè “nonna Rina”era la mia adorata e vispa nonnina che era anche una cuoca bravissima…è lei che mi ha fatto appassionare alla cucina ed alle cose genuine…quindi…ricetta da provare!
Grandissima nonna Rina 😛
…non ho parole per questa pietanza 😀 semplice ma allo stesso tempo unica ed inconfodibile nel suo sapore 😉
bravissima Claudia 😉
Rumorfree e Nonna Rina, grazie a voi e a quando il prossimo connubio culinario? 😉
bravissima la nonna! E brava anche tu!!! La rifarò appena ho del pane che sta invecchiando… devo ricordarmi di tagliarlo però!!! : )
quando ci si vede?!
Claudia questa l’avevo persa ma anche se siamo a dicembre la salvo per quest’estate! Oggi mi dedico al salvataggio delle ricette domani ricomincio a cucinare!