Cavatelli di grano arso pugliese

Questa ricetta è tutta dedicata a Paola a lei che mi ha fatto conoscere questa deliziosa farina e che me l’ha regalata; Quando eravamo da loro ci ha cucinato le orecchiette con questa farina fatte da mamma Francesca, io mi sono cimentata con il ferretto a fare questi cavatelli, il prossimo giro proverò con le orecchiette, devo dire che come prima volta posso essere soddisfatta, tutto stà a dosare la pressione del ferretto, bisogna farci la mano…cara Paola ti ricordi a Teo come eran piaciute le orecchiette ? Mi ha detto: mamma ne hai fatta poca 🙁 Mi sà che finirò in fretta la tua poi la ordino da Aldo. Vi riporto alcune notizie prese proprio dal nostro amico Aldo: la farina di grano arso è una specialità pugliese (in dialetto gren iars) ottenuta dalla macinazione del grano duro precedentemente tostato; si presenta con una colorazione e un profumo intenso.
In passato veniva ottenuta dalla macinazione del grano raccolto dopo la bruciatura delle stoppie, a seguito della mietitura. Questa grano veniva recuperato e macinato dalle persone che non potevano permettersi la farina ordinaria.

Modalità d’uso:
Può essere utilizzata per la preparazione di qualunque prodotto da forno dolce e salato, purchè in combinazione di una farina che genera glutine (grano, farro o Kamut).
La preparazione più celebre fatta con questa farina sono gli strascinati (in dialetto strasc-net), delle orecchiette molto scure ottenute con la farina di grano arso e farina bianca in parti uguali; il pane a prosciutto (in dialetto ppen a prusutt), un pane scuro con striature bianche ed infine la focaccia.

Ingredienti per la pasta  4 persone:

  • 300 gr farina di grano duro
  • 100 gr farina di grano arso
  • 200 ml circa di acqua tiepida

Ingredienti per il sugo:

  • 6 pomodori tipo San Marzano
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio di aglio
  • basilico

 Preparazione:

Ho miscelato le due farine mettendo nella planetaria del kenwood versando poco alla volta l’acqua fino a formare un impasto compatto e liscio, l’ho lasciato riposare un po’ prima di iniziare a lavorarlo per fare i mie cavatelli

devo dire che ci ho messo un attimo per capire quanto grosso doveva essere il rotolino di pasta e la pressione da dare per formare il cavatello, ma poi il tutto è andato per il meglio! Li ho conditi con un semplicissimo sugo di pomodoro, fatto con i miei pomodori, una carota una cipolla e del basilico, ho messo tutto a freddo con un goccio di olio, fatto cuocere e poi passato con il passatutto. Erano davvero molto buoni, il sapore di questa farina è davvero molto particolare e gustoso dovete provarla per capire ed apprezzare.

Ps: grazie ancora cara Paola 😀

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ah che bello! Sono felice non solo per la dedica ma anche perchè finalmente sei riuscita a fare la pasta in casa, vuol dire che stai meglio, bene!!!!!!!!!!!!!!!!! Brava, hai anche fatto il sugo che abbiamo preparato per le orecchiette! I cavatelli ti son venuti benissimo, li farò vedere a mia madre! Un bacio grande cara Chicca e salutami i boy! A proposito, come sta il papi??? Continua???

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  2. Che bella questa ricetta! Mi sono sempre piaciute le pasta con farine diverse dalla raffinata e quel rosso acceso del sugo sulla pasta scura é bellissimo! Mi risolleva il morale!!! 🙂

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  3. Cara Paola si stò meglio non come vorrei per poter prendere la mia bici, ma la pasta sono riuscita a trombarla come direbbe Rup 😛 Fammi sapere che dice mamma 😉 Il papi stà bene, quando ci sentiamo ti dirò 😀
    @Barbara questa farina è veramente eccezionale 🙂

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  4. Ciao Chicca! Eccomi qua…mi sto leggendo tutte le tue meravigliose ricette che mi sono persa in questo periodo! Sei davvero strepitosa! Mi raccomando riprenditi che la bici ti aspetta! Ti abbraccio 😉

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  5. bellissimi….e il grano arso lo voglio provare!!!

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  6. Grazie Glenda un abbraccio anche a te…vero la bici aspetta sono io che ho la frenesia 🙂
    Grazie Ambro provalo e poi mi dirai 😛

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  7. bellissimi! ma la farina si trova facilmente?

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  8. Splendida…mi ispira Tanto…!!! il sapore della Puglia poi è una certezza !!! U Sole U Mare U Ientu ….Bacio

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  9. Fameeeeeee che pasta e che sughetto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Questa farina non l’ho mai vista 🙁

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  10. Brava Chicca! E quanta pazienza per preparare i cavatelli

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  11. Quando ho letto il titolo della tua ricetta mi è venuto proprio in mente il sito di Aldo!! Son proprio curiosa di provare il gusto di questa farina dal nome molto evocativo…. Intanto tanti complimenti!!!!

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  12. @Giuditta grazie provala è fantastica 🙂
    @Flavia, Andrada,Gemma grazie 😉
    @Pupazza se leggi sopra cliccando su farina di grano arso ti si apre la pagina dove poterla trovare, oppure devi andare in Puglia, questa farina non si trova facilmente 🙂

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  13. aaah ok grazie, non mi ero accorta del link =)

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  14. Ma che belli, Chicca! Incuriosisce molto anche me questa farina, magari mi deciderò a fare un ordine da Aldo e la proverò!

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  15. Uh che belli! Non conoscevo affatto questa farina… incredibile quanti differenti universi di sapori si celino dietro le cucine regionali! Sei stata bravissima come sempre! Ammiro anche la tua pazienza 😀

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  16. Wow che genio che sei! Mi fanno una gola…ne mangerei mezzo chilo come niente adesso!

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  17. Bellissimi!!! mi ha decisamente incoriosito la farina di grano arso, se mai mi dovesse capitare (anche se penso sia improbabile) la prenderò, sono stata in Puglia anni fa, ma non ho avuto l’occasione di provarla. Complimenti! bellissima ricetta.

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  18. @Pupa di nulla figurati 😉
    @Cri deciditi credimi te ne innamorerai 🙂
    @Valerie grazie mi sono stupita anch’io credimi di solito non ho pazienza e faccio prima a fare tagliatelle e affini 😛
    @Mirko te la farò assaggiare 😀
    @Nicole 😛
    @Felicia grazie se vuoi la puoi trovare dove ho indicato sopra, giuro non ho la percentuale sulle vendite 😀

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  19. Che spettacolo!!
    Ne mangerei un piatto e pure abbondante!!
    GRazie
    Mo’

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  20. Guardando la foto in cui si vede il ferrettino, mi hai ricordato mia nonna materna 😛

    …lo usava sempre quando faceva questi tipi di pasta in casa 😉

    che bel piatto sugoso!!!! 😛

    bacione Chicca 😉

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  21. Grazie tesoro, sicuramente avevi una nonna fantastica 😉
    Bacione anche a te 🙂

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  22. Bellissima pasta. Sei stata molto brava. Complimenti. 😛

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  23. Che belli Chicca, ma il movimento per farli é come quello per gli scilatelli che ho fatto io: http://www.veganblog.it/2010/07/31/scilatelli-con-ragu-alla-provenzale/ ?
    Questi tuoi cavatelli sono veramente perfetti, devo venire a casa tua ed imparare bene a farli !!! 😉

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  24. Ciao a tutti 😉
    Grazie mille Cesarina per la segnalazione in queste ricetta. Molto belli i cavatelli che hai preparato, sicuramente anche buoni.
    Circa un mese fa ho preparato un pane usando la farina di grano arso, il gusto era eccezionale ma il colore un pò meno, tant’è che mia sorella e mia mamma non ti dico per educazione a cosa l’hanno associato :O

    Aldo

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  25. Grazie Aldo, sai che ho già in mente di provare a fare anche il pane oppure la focaccia che aveva fatto Paola che c’è Qua sul blog, se non ricordo male è “focaccia pugliese”!
    Grazie ancora a te per i consigli che mi hai dato per le farine 😉

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  26. Ele ti ho risposto sulla tua ricetta 🙂

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  27. Ho visto, grazie ! 😉

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  28. Mi devi insegnare a farli! Vengo con Elettra? 🙂

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  29. Gnam gnam! Complimenti! Non ho mai mangiato la pasta con quella farina! S’imparano sempre cose nuove! :mrgreen:

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  30. Titti certo che dobbiamo organizzare Mirko non lo avete sentito per domenica? 🙂
    Davide hai ragione non si smette mai d’imparare 🙂

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  31. mi erano sfuggiti e sono splendidi… ma quanto spettacolare sarà la cucina pugliese? dovevo farmi portare anche la farina di grano arso oltre alle orecchiette!

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  32. Chicchina sono una meraviglia questi cavatelli e interessanti tutte le notizie che ci regali ogni volta riguardo i tuoi ingredienti.. Fonte d’ispirazione e sapere per tutti sempre 😛 Grazie 😉

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  33. Gnubby mi ha fatto molto piacere conoscerti oggi…sei un vulcano d’energia pura 😛 Come ti ho detto devi proprio assaggiare questa farina 🙂

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