Ecco il mio primo esperimento con la macrobiotica. Ho iniziato con le basi, una cosa molto semplice indicata per la colazione, che si può fare sia nella versione salata sia in quella dolce. Iniziamo con quella salata.
Ingredienti:
1 parte di farina di riso
6 parti d’acqua
1 pizzico di sale marino integrale
salsa di soya
gomasio
Procedimento:
in una grande pentola con il fondo spesso mettete la farina di riso (meglio se macinata al momento, ma io non ho la macina e quindi l’ho comprata) e l’acqua e mescolate bene con la frusta per non far formare i grumi. Mettete sul fuoco e fate cuocere mescolando continuamente. Aggiungere anche il sale. Ci vogliono circa 20 minuti perchè sia pronta (io mescolavo e intanto leggevo un libro di ricette!). Con il misurino che ho utilizzato io (erano circa 200 g di farina di riso) è venuta una quantità industriale di crema! Quindi, se non volete lasciarla in frigo troppo a lungo (consigliato per 2-3 giorni, non di più, perchè è sempre bene avere il prodotto fresco), fate delle dosi più piccole.
Quando la crema inizia a bollire, fate passare altri due minuti, sempre mescolando, poi spegnete il fuoco e coprite.
Una volta raffreddata, si conserva in frigo.
Questa è una tipica ricetta-base della macrobiotica, che viene usata frequentemente a colazione. Io ho provato la versione salata, cioè condita con gomasio e un pò di salsa di soya. Prendo dal pentolone il quantitativo che mi serve e lo metto in una pentola più piccola, riscaldo, condisco e mangio. A me piace molto.
Tutto questo perchè la scorsa settimana sono venuti a trovarci mia cugina e suo marito, che ormai da diversi anni seguono un’alimentazione macrobiotica. Ora, la macrobiotica in sè non esclude i prodotti di origine animale, anche se il loro consumo è ridotto al minimo. Luca, il marito di mia cugina, mi ha dato qualche dritta e un paio di titoli di libri da acquistare, così è iniziata la sperimentazione, anche grazie al fatto che ora sono in ferie e ho finalmente un pò di tempo per cucinare.
La macrobiotica è un mondo e se qui c’è qualcuno che un pochino se ne intende, mi farebbe piacere ricevere consigli e/o informazioni. 🙂
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Bellissima! Questa devo provarla, ho molta farina di riso, ho anche del riso e con il Bimby si può macinare e la macrobiotica mi ha sempre incuriosita molto, anche se non ho mai approfondito, farina di riso di che tipo hai usato? Era fina fina fina? E eventualmente, se me lo macino, che riso devo macinare? E i semini sopra, nella foto, di cosa sono?
Bellissima anche la foto!
Si, la foto è davvero bella…
🙂
Bellissima e cavoli quante cose ceh si imparano!!!!! Grazie mille 😉
Mi piace mi piace mi piaceeeeeeeeeeeeeee
Ciao!! Io sono macrobiotica da marzo…finora ho “studiato” su qlc libro, ma mi piacerebbe fare qlc lezione…tu di che zona d’italia sei?
Pizza a me sembra sesamo (o gomasio proprio?).
bbbbona deve essere: praticamente una sorta di polentina di riso…
la crema può anche essere fatta con il riso integrale, al posto della farina, fatto bollire 1 a 6 di acqua con un pizzico di sale e poi passato con il passaverdura. si può condire con il gomasio oppure con il malto. faccio macrobiotica da un pò e questa è la versione che preferisco
ciao, io sto mangiando macrobiotico da un pò di mesi e a colazione prendo la crema di riso dolce, però fatta direttamente dal riso integrale, bollito per un’ora con 5 o 6 parti di acqua e un pizzico di sale.
Si può cuocere la sera e poi la mattina se ne riscalda un pò, si frulla con minipimer e si aggiunge malto di riso.
A me piace molto e poi riempie lo stomaco per tutta la mattina.
Per variare si può fare anche misto: riso con 20-30% di orzo,avena, farro o miglio o solo uno di questi cereali, cuocendo sempre per un’ora a fuoco basso.
Se ne può cucinare un bel pò e usare anche a pranzo per fare un bel piatto di cereali e verdure o cereali e legumi.
Buone ferie e buona sperimentazione macrobiotica!
Buona buona buona
Anche a me la macrobiotica incuriosisce molto, bravissima e grazie per la suggestione! Cosa mi ha tenuta un po’ lontana? Il caso..che mi ha fatto sbattere in alcuni che l’applicavano in modalità religiosa. Mi capitò anche col veganesimo..infatti ci fu un degno numero di anni, almeno un paio, in cui continuai a praticarlo senza dichiararlo. La svolta definitiva per sentirmi ‘in famiglia’ credo sia stato il vegan training 2008 in concomitanza con la maternità. Da allora gli ambienti veg* per me sono stati ‘casa’ stile ET 😆
@pizza, allora, io sono proprio alle primissime armi. ho usato della farina di riso bianco, cosa che in realtà non va bene, perchè si prediligono di gran lunga i cereali integrali. però avevo quella in casa e di certo non la buttavo via. Se lo macini da sola macina del riso integrale o al massimo semi-integrale. Io me lo farò portare da mia cugina che lo compra a Reggio Emilia (dove abita) e lo paga pochissimo al kilo (al biologico costa un’esagerazione).
I semini sono semi di sesamo: il gomasio è fatto con i semi di sesamo e il sale marino integrale. Penso che qui sul blog ci sia la ricetta. Io sto cercando disperatamente il mortaio giapponese per farmelo in casa.
@valina, io sono toscana, provincia di lucca. te?
@neofrieda, in effetti tutte le “correnti” se portate all’estremo sono un pò forzate. Sono del parere che ci voglia la giusta misura in tutto. Il cibo non deve diventare una religione o una setta, ma un modo per star meglio con se stessi, con gli altri, mentalmente e fisicamente. In questo credo la filosofia che sta dietro alla macrobiotica aiuti molto, ma mi piace pensare che ognuno di noi possa adattare ogni “corrente” al proprio bisogno, alla propria personalità e alla propria vita.
@sauro, gemma, francesca, clotilde, silvia, grazie! francesca, non avevo dubbi che ti piacesse!!!! 🙂
Grazie Loira, benissimo, tu pubblica ricette macrobiotiche che io ti seguo a ruota !!!
Anche a me interessa ma per ora non ho ancora letto libri, mi sono informata in rete ed ho capito che di base associano sempre nei pasti principali (pranzo e cena) una zuppa (p. es. di miso), poi dei cereali integrali (con eventuali verdure) ed un pò di legumi, ma maggiori info da chi ne sa di più sono stra-ben accette !!!
Questa cremina é molto intrigante, per la colazione la proverò dolce, magari…
Grazie per le spiegazioni, il riso integrale qui lo mangiamo sempre… anche Pizza!!!
Il mortaio non cercarlo più: te lo faccio trovare quando arrivi!!! Qui li vendono dappertutto!!!
Intendi quello con le scanalature all’interno vero? Suribachi+surikogi vero?
Elettra, ne so ben poco di macrobiotica, ma voglio comprare un paio di libri che mi ha consigliato Luca, il marito di mia cugina.
Oltre alle cose che hai elencato, nella macrobiotica si cerca di eliminare completamente lo zucchero, sia bianco sia quello di canna puro, non per una questione etica (non principalmente almeno) ma per una questione di salute. Lo si sostituisce con altri dolcificanti (vedi malto), ma ancor meglio sfruttare il dolce della frutta (tipo l’uvetta, le prugne….).
Hai qualche sito da consigliarmi?
Ciao!
“La via macrobiotica” – di Dealma Franceschetti. E’ una pagina facebook molto interessante.
@pizza, sì, intendo proprio quello :-))))))))))))))))))
Ma non lo comprare te, basta che mi indichi dove andare a prenderlo!!!!
Ah sì Loira, é vero, no zucchero – sì malto !
Io avevo sbirciato un pò qui: triplaw.lafinestrasulcielo.it/italiano/lamacrobiotica/indice-dei-contenuti
e qui:
triplaw.macrobiotica-sintesi.it
Baciotti,
Ele.
Deliziosa!!!! Ecco un modo per utilizzare la farina di riso che avanza quando, comprandola per alcune preparazioni in cui però ce ne vuole davvero poca, me ne rimane in casa un sacchetto quasi intero!! Uff! 😉 Brava! Mi piace!
@grazie anto! in effetti anche a me ne rimane sempre un pò e non so mai come usarla…. ecco una buona soluzione!;-)
Ah si é vero: io in Italia compro l’aceto di umeboshi della Finestra sul cielo e in etichetta é indicato che é per un’alimentazione macrobiotica!!! E’ il mio preferito!!!
In effetti pensavo di prendertene due: uno piccolo per le spezie e le piccole quantità e uno più grande per “non si sa mai” e regalarveli… 🙁 ma adesso ho rovinato la sorpresa…
Qui a Udine piu’ di trent’anni fa, nel 1977, abbiamo aperto un circolo macrobiotico il mitico “RISVEGLIO” ,con ristorante e spaccio di prodotti, pero’ da un paio di anni lo abbiamo chiuso.Per delucidazioni sull’argomento non esitate a chiedere, i prezzi sono modici, scherzo, oggi tutto gratis! Leggetevi qualcosa di Georges Ohsawa, cosi’ vi riscaldate un po’e poi ne parliamo
Ok Giancarlo, grazie!
Pizza, fai un bel pacchettino e noi fingeremo sorpresa nello scartarlo!! 😉 eh eh!
Ok! Affare fatto! 🙂
Giancarlo uomo dalle mille risorse! Spazi dalle feste ludiche 😯 alla profondità dell’alimentazione macrobiotica!!! 😉
Mi incuriosisci sempre di più! Abbiamo vissuto vicino più di 30 anni e siamo entrati in contatto ora che siamo così lontani!!!
Ciao,
io sono nata macrobiotica e nella maggior parte dell’alimetazione lo son rimasta, se vuoi qualche dritta chiedimmi pure,
a presto!
Ciao Galataia, finalmente ti ho ritrovato!!! ho perso il tuo indirizzo e mail! come possiamo metterci in contatto??
ciao ragazzi..io ancora non sono macrobiotica ma ho degli amici che lo sono da un pò e la cosa mi incurioscire molto anche perchè non ho mai amato molto la carne ed il pensiero di poterla sostituire con delle altre pietanze più gustose mi piace molto… si accettano volentieri dritte….appena posso devo comprare qualche libro!!!!!!
Ciao isaisa, la macrobiotica in sè non è vegana, ma è facilmente adattabile. Io mi sono avvicinata a questa filosofia affascinata dalla concezione dei cibi, dallo yin e dello yang, dalla purezza e semplicità di questo tipo di alimentazione. E comunque la macrobiotica non è riducibile ad una “dieta”, ma si tratta di abbracciare uno stile di vita che sia il più possibile vicino all’ordine naturale dell’universo.
Posso consigliarti alcuni libri che anch’io ho letto e continuo a leggere, trovando ogni volta nuovi spunti di riflessione.
Ragazze, anch’io mi sto avvicinando alla macrobiotica. Dubito che diventerò una purista, ma l’idea mi attira, almeno qualche ricetta.
Da qualche parte ho letto che si usa il malto di riso. Va bene qualunque malto o il malto è solo di riso? Scusate, sono un po’ ignorantella.
Sono di nuovo io!
Innanzitutto mi scuso se arriveranno tanti messaggi uguali, ma il cellulare mi dà problemi, così ora provo a scrivere dal computer.
Stamattina ho preparato la crema di riso con la farina. Ho seguito scrupolosamente la ricetta, ma il risultato è stato un po’ troppo colloso e compatto, così quando oggi pomeriggio l’ho mangiata per merenda, l’ho stemperata un po’ con l’acqua.
Onestamente non mi è piaciuta granché. L’ho dolcificata con poco miele, perché non ho ancora trovato il malto, poi ho aggiunto dell’uvetta, ma il sapore non mi ha conquistato.
Anche a voi esce così oppure l’ho tenuta troppo sul fuoco? Mi dite qualcosa in più sulla consistenza?
Ieri, invece, ho provato a fare la versione con il riso che qualcuno suggeriva e anche quella non mi ha fatto impazzire, ma potrebbe essere dipeso dal fatto che ho usato il riso bianco, che impiega meno tempo a cuocere rispetto al riso integrale o semintegrale, e che l’acqua non era completamente assorbita. Il risultato era una pappetta inodore e incolore.
Sono io che sbaglio o questi piatti sono proprio così? Dai vostri commenti e da altri che ho trovato in rete mi aspettavo qualcosa di più gustoso.
Ciao Loira, condivideresti con noi i libri che ti hanno suggerito? Io e mio marito siamo proprio all’inizio, regime 7 e…non è’ facile.
Grazie