Ok, mettiamo subito i puntini sulle i: il crudismo non è affar mio, nel senso che non mi sono mai messa a informarmi seriamente su tale disciplina. Il poco che so in merito, lo so grazie a voi di VB e alle vostre ricette… ovvio, spesso e volentieri mangio interi pasti crudi, da banali insalate in poi, ma non ho mai avuto come alcuni di voi lo slancio verso questo tipo di cucina come stile di vita o come un ‘traguardo da raggiungere’ al di la della volontà di consumare un pasto fresco e nutriente. Fatto sta che a guardare tutte le vostre delizie mi avete messo su una certa curiosità. E così ieri, che avevo voglia di contrastare la tremenda calura con qualcosa di freddo e non elaboratissimo, prendendo idee un pò qua e un pò là ho generato questa robetta… e vi confesserò che mi è piaciuta così tanto che l’ho rifatta anche stasera! Non conosco bene i parametri di cosa si possa definire crudista e cosa no… ad esempio, mi sono domandata cosa ne penserebbe un crudista convinto dell’uso dell’olio e del sale… curiosità alle quali sicuramente molti di voi sapranno darmi risposta. E certamente non ho le competenze per creare un pasto dagli ottimi requisiti nutrizionali e digestivi e ben bilanciato… però insomma, mi sono ingegnata per farmi un piatto di pasta crudo e spero apprezzerete lo sforzo… e dico anche che sarà il primo esperimento di una lunga serie perchè ho gradito molto, e voglio farmi un pò di cultura in materia. Ok, messe le mani avanti, passo alla ricetta, non prima di dedicarla a Mr. Martella che ho avuto l’onore di conoscere ‘vocalmente’ proprio mentre mi stavo apprestando a prepararla… ebbene si, oggi ho avuto l’onore di ricevere una telefonata dal Capo dei Capi (ahahahahah), e devo dire che è stata un piacere… una persona simpatica curiosa & chiaccherona, esattamente come me la immaginavo, che ha dato ampio sfogo alla mia logorrea abissale e mi ha intrattenuto mentre (non) spadellavo per un tot di tempo. Mi ha fatto molto piacere. E poi, giacchè sono in fase di mal di Toscana acutissimo (tra tesi e tutto è una vita che non torno in patria, e mi mancaaaaaah), sentire l’accento delle mie parti è sempre una soddisfazione… Ma torniamo alla cucina!
Ingredienti:
circa 1/4 della radice intera di sedano rapa
1 generoso ciuffo di basilico
1 generosa manciata di capperi al naturale
5-6 pomodori secchi
sale grosso
Procedimento:
Anzitutto, tagliate il sedano rapa in sfoglie sottili. Se avete la mandolina, corredata di tutta la mia invidia, usatela per il bene dei muscoli dei vostri polsi (devo decidermi a comprarne una, ma sono traumatizzata dalle superiori che una mia conoscente che frequentava la scuola alberghiera si è segata mezzo polpastrello perdendone praticamente l’uso proprio con quello strumento… vi giuro, appena ne vedo una ho paura come davanti a un tirannosauro). Dopodichè, tagliatelo a listelli sottilissimi (ieri mi erano venuti meglio e molto piu fini, ma oggi tra la fame e la multi-tasking al telefono con Sauro ho un pò tirato via e sono venuti un pò sghembi, come notate da foto).
A questo punto, tritate 1 parte del basilico e 1 dei capperi e mescolateli ai vostri spaghetti. Mettete il tutto in uno scolapasta/colino e bagnate copiosamente, dopodichè mettete sopra del sale grosso e lasciate così a marinare mentre fate il resto: questo passaggio conferisce al piuttosto insipido sedano rapa un saporino delizioso!
Nel frattempo prendete 4 pomodori secchi… se sono conservati sott’olio come i miei, scolateli. Io di solito sciacquo sempre i sottoli, anche perchè il più delle volte sono immersi in olio di semi e non evo. Con un frullatore a immersione, tritate il tutto assieme ai rimanenti capperi e basilico… se utilizzate i pomodori secchi magari aggiungete 1 filo d’olio evo. O magari anche no, insomma, vedete voi e confrontati con il vostro grado di purezza (il mio, da brava viziosa che sono, è nullo :D). Al che basta risciaquare il sedano per togliere il sale e impiattare, utilizzando 1-2 pomodori secchi ancora come guarnizione… vi giuro che è una giuoia del palato, e ve lo dice una viziosa. Includo la ricetta nella sezione ‘mangiare crudo’ anche se probabilmente da dilettante della cucina crudista avrò fatto alcuni ‘errori’, e sarò felicissima in caso di leggere alcune vostre considerazioni e consigli in merito. Enjoy!
P.S.:
Qualcuno sa dirmi qualcosa sull’uso smodato dei capperi? Dal calare del mio barattolino mi sono accorta che ne abuso fortemente, perchè li amo e li metterei dappertutto, e anche in questa ricetta ci ho decisamente dato dentro… fanno bene? Fanno male? Ne vanno messi meno? Sono molto salati quindi magari non bisogna esagerare? Aspetto pareri in merito!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Piatto godurioso! M’ispira alquanto.
Seguirò anch’io tutti i commenti degli esperti crudisti! 🙂
Che meraviglia!!! Io adoro il sedano rapa! Lo faccio in tanti modi ma questo mi mancava!!! Per l’organizzazione della grigliata come siamo combinati?
Amabili! Bravissima!
Grande Gnubby… il “Capo” ti saluta…
🙂
A me i capperi proprio non piacciono!
🙁
Cmq sarebbe quasi ora che iniziassi pur’io a magnà un po’ crudo… :-\
Io adoro i capperi e sai che mi piace un sacco anche il sedano rapa che però mangio quasi sempre cotto mentre è ottimo anche crudo 🙂 I capperi secondo me vanno semplicemente limitati perchè molto salati ma per il resto non credo abbiano effetti collaterali 😀
i capperi fanno bene al fegato…ideali la mattina come post-sbornia..te lo giuro!!! ne faccio anch’io un uso smodato (ma non perchè la raccatto sempre grossa… 😉 ) di quelli in salamoia però..quindi credo meno salati di quelli sotto sale…
Ma che bello!!!!!!!!!!!!!!!!!!! condivido il tuo pensiero sui cibi crudi: anche io preferisco i cotti, ma ogni tanto sono un toccasana!
Questi spaghetti sono perfetti. I capperi non mi piacciono.. Ma sono gusti personali, quindi nn saprei dire. Sul crudismo anche non mi voglio sbilanciare perchè non mi sento pienamente competente a riguardo, comunque certamente se di tanto in tanto ti concedi piatti crudi ti fanno solo bene… Sul fatto dell’olio e del sale ti posso dire che , il sale sarebbe meglio evitarlo, specie quello bianco, come lo zucchero, perchè tr raffinato, ma se integrale sarebbe meglio.. Ma non si deve esagerare, l’olio si può consumare ma espressamente con spremitura a freddo ( io non li uso e non mi pongo il problema 😉 )
Oh!!! Questo me lo preparo domani!!! (a patto di trovare i pomodorini secchi non sott’ olio e il sedano rapa, però…se no…dopodomani :D)
ciao Gnubby che buona raw-pasta! devo dire che le tue ricette light mi sconfinferano abbastanza sai! brava, sono goduriose e light. Info fuori argomento veganblog: ma Gnubby essendo che sei di Pisa e sei musicodipendente conoscerai mica il Cela e la band? un saluto manu
sisi conosco conosco! violent breakfast! (comunque io ahimè sto a milano)
si gnubby, ho letto che vivi/lavori a milano! Però forte che gli/lo conosci!!! ahah è piccolo il mondo! un bacio
eh si! ma com’è invece li conosci tu?!
Il cela è il cugino del mio ragazzo…
ah! senti là. si, il mondo è decisamente piccino 🙂
Si sisisi! Cmnq anche io soffro del tuo probelema coi capperi e per me … non esiste soluzione… ciao un bacio!
Mi ispira moltisimo !!! 😀
Heeey bella ricetta 🙂 i capperi sono sottaceto quindi meglio limitarsi, l’aceto è molto acido e può creare acidità, scusa il gioco di parole.
Il sale non è che crea salinità, ma generalmente è meglio evitarlo, contando che deriva da una pietra e i crudisti non mangiano pietre 🙂
Anzichè il cloruro di sodio è molto meglio il sodio organico del sedano, dei meloni bianchi ecc. ecc.
Sull’olio ne ho sentite tante, ma quella che mi sembra più logica è che non è un cibo che si trova in natura e quindi è un po’insensato da consumare, contando che la dieta migliore sembra essere quella composta da cibi crudi naturali integrali maturi e in quantità industriali. Ecco tutto quello che serve sapere sul “crudismo” 🙂
Ciaoo
Ma è buonissssssssimoooooooooooooooooo!!!!! Io ho usato i capperi sotto sale e non sotto aceto e non ho fatto fare l’ acqua al sedano. Poi per evitare ancora meglio il sale ho fatto stare in ammollo per un bel po’ i pomodorini secchi e i capperi e ho cambiato l’ acqua più volte. Ho evitato anche l’ olio. Così dovrebbe essere 100% crudista….e comunque: che buonooooo!!!!
Dimenticavo: ho aggiunto anche dei pomodorini freschi nel sugo per renderlo un po’ più liquido.
Complimenti per la ricetta, brava!
Per il discorso del sale e dell’aceto penso sia stato già detto abbastanza. Aggiungo solo che sia il sale che l’aceto possono essere mortali in grandi dosi (basta vedere cosa succede se versi il sale su un prato o su una pianta….). Il sale che entra nel nostro organismo viene in parte smaltito (se gli organi filtranti funzionano tutti bene) altrimenti l’organismo comincia a depositarlo dove può…
Fondamentalmente, per quanto riguarda l’olio, tieni conto che viene ottenuto da un frutto, che è appunto l’oliva. Ogni frutto dal momento in cui viene scomposto tramite processi meccanici (tra i quali rientra anche la masticazione) viene irrimediabilmente sottoposto all’azione dell’ossigeno (ossidazione) e comincia a perdere buona parte delle vitamine e delle sostanze nutrienti… e comincia a diventare rancido (anche se per convenzione lo si definisce “rancido” solo a partire da uno stadio molto avanzato, mentre io lo sento rancido già dal momento in cui esce dalla bottiglia… probabilmente perché non sono più abituato).
Bisogna anche dire che se si predilige un crudismo basato sulle verdure risulta molto difficile raggiungere il proprio fabbisogno giornaliero di calorie, dato che queste provengono o dalla frutta o dai grassi (e l’olio è decisamente una sostanza con il 100% di grassi). Personalmente preferisco ottenere le mie calorie dalla frutta… anche perché a sole verdure dovrei mangiare circa 40 cespi d’insalata per raggiungere le 2.000 kcal :)))
Detto ciò, devo dire (come ho già fatto altrove) che il crudismo non è né una religione, né una setta, né tanto meno un club esclusivo con regole, norme, standard e quant’altro. Ognuno dovrebbe sentirsi libero di vivere quest’esperienza con l’obiettivo di migliorare la propria salute (che non significa non avere malattie, bensì raggiungere livelli di energia ed “efficienza” simili a quelli dei nostri amici animali in libertà), di sentirsi libero e di far crollare quello stato di assopimento e distrazione tipici di certi stili di vita moderni.
Forse un ultimo appunto sul sale, l’aceto e i condimenti vari: in una fase iniziale o di transizione va benissimo utilizzarli perché facilitano decisamente il passaggio ad un crudismo più puro e semplice. Ovviamente bisogna volerlo, altrimenti ognuno (giustamente) deve sentirsi liberissimo di fare ciò vuole o si sente in grado di fare.
Ciao a tutti,
Francesco