Farisnack per pigri

Lo ammetto, mi sono ispirata alle varie ricette per farinata. Mio marito ne va matto, il suo cruccio è non trovare posti in cui comprarla (come ad esempio ci stanno le pizzerie con specialità siciliane)… Ovviamente la mia farinata non è nemmeno degna di stare al pari di quelle che ho visto qui.

Ingredienti (per 2 persone):

1 hg di farina di ceci
100 ml di acqua
olio evo
1 pizzico di sale
prezzemolo tritato

Procedimento:
E niente, si amalgama la farina con l’acqua, sciogliendo bene gli eventuali grumi, e il sale, 1 giro di olio, poi nella teglia, spolverizzare con il prezzemolo e cuocere in forno a 180° finché si forma la crosticina. Il bicchiere era una reale spremuta di arance rosse – amorevolmente spremute ogni sera dal mio caro – con un dito di dry gin (ah… il vizio!).

Bene, vi “regalo” gli unici fiori che fin’ora hanno resistito alle mie cure floricide… inizio a pensare di avere il pollice secco… (almeno voi, muscarini belli, non la abbandonate mammina, vero?).

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Cara Vale, la parola d’ordine è “sperimentare”! E tu lo hai ben fatto! Brava!
    La farinata qui da me si chiama cecina ed è proprio un piatto tipico, anche se non è facile trovare qualcuno che la faccia buona. Meglio farsela in casa!

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  2. Un paio di anni fa avevo provato a fare le panelle, sempre con farina di ceci e acqua, ma fritte. Sono siciliane. Non sono venute granché così, mi sono buttata sulla farinata.
    Ma forse ci riprovo, e chissà.
    Magari stavolta, con l’appoggio di veganblog…

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  3. che belli! ma come sono, croccanti? o rimangono morbidi? e poi, scusa se te lo chiedo, ma più o meno quanto tempo ci vuole per formarsi la crosticina? Un’oretta? insomma, tu quanto li hai fatti restare in forno?

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  4. La farinata o cecina come la si voglia chiamare è sempre buonissima 🙂

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  5. Vale: io adoro la farinata e la tua mi sembra divina….e poi, che meraviglia di foto!!!!!!!

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  6. maria cristina zanuso 8 Aprile 2009, 22:28

    Ciao Vale,

    Ho visto i tuoi fiori, belissimi, come si chiamano?
    Grazie.

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  7. I fiori si chiamano Muscari, detti volgarmente lampascioni o pan del cuoco, o pentolino, fanno parte della famiglia delle liliacee. Sono bulbose, le circa 60 specie hanno colori tra il blu e l’indaco, e un lieve, piacevole profumo muschiato. In alcune regioni del sud Italia il bulbo del lampascione (non questi che vedi in foto) viene cotto per la preparazione di ricette tradizionali , l’ho scopperto or ora su wiki… quindi non sono proprio ot, i miei muscari (anche se io non li mangerei mai).
    Come detto nel post, è davvero facile coltivarli. Si interrano sparsi in una fioriera, badando a lasciare qualche centimetro tra un bulbo e l’altro, e basta. Quando fioriscono, verso fine marzo, bagnare un po’ la terra se non piove. Io nemmeno li ritiro, li lascio a vegetare nel vaso, visto che comunque qui, d’inverno, fa abbastanza freddo da permettere ai bulbi di riposare.

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  8. …OTTIME LE PANELLE SICILIANE…PRESTO POSTERO’ LA RICETTA,
    CHE E’ FACILISSIMA ED ASSOLUTAMENTE PALEMMMMMMITANA!!!
    BACIOTTI!!!
    P.S.: VALE, PERCHE’ NON POSTI ALTRE RICETTE DI LIQUORI???

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  9. Annie, non vedo l’ora di provare le tue panelle, allora!
    Altri liquori al momento non ne ho, magari questa estate raccolgo un po’ di erbe e ne faccio altri.

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