Vellutata rossodisera

La mia prima ricettina crudista, semplice semplice, la voglio dedicare alla premurosa Mauschen, con la quale nell’ultima settimana ho tenuto una corrispondenza fitta fitta su tematiche crudiste e spesso anche di “vita vissuta”. Persevero nel filone vellutate e dintorni, questa volta si tratta di una coloratissima (anche troppo…) vellutata di bababietola con latte di cocco e lime.
Ingredienti:

2 barbabietole crude
3 cucchiai di latte di cocco
acqua
2 cucchiai di succo di lime
pepe (se piace)
pistacchi (a discrezione)

Procedimento:
Sbucciate le barbabietole e magari date loro anche una passatina sotto l’acqua. A questo punto se avete un robot da cucina o un minipimer “con le palle” potete fare a pezzettini le barbabietole nel contenitore, aggiungere lime, acqua e cocco e frullare. Chi invece ha un minipimer sprovvisto delle suddette deve sobbarcarsi lo step aggiuntivo che consiste nel grattugiare con la grattugia a buchi grossi le 2 barbabietole. Gli effetti sul candore del mio cucinino ve li lascio immaginare, anche se lasciano poco spazio all’immaginazione :-P. Fatto questo passo intermedio, finisce comunque tutto sotto le grinfie del minipimer o robot da cucina. Io avevo lasciato da parte anche un ciuffettino di barbe grattugiate per decorazione, che sono miseramente quasi affogate e si vedono poco. Comunque, rovesciare la vellutata nei piatti, aggiungere pepe se volete, pistacchi se volete (o altra frutta secca) e il ciuffettino decorativo. A questo punto potete chiamare l’impresa di pulizie e l’imbiachino, nell’ordine :-P. Comunque era molto buona e saziante!!! Credo che ci sarebbe stato bene anche del coriandolo fresco, perchè aggiunge una nota ancora più fresca.
Volevo anche aggiungere che Mauschen mi sta aiutando a capire molte cose sul crudismo e a sfatare tanti “miti” alimentari. Non ho intenzione di diventare crudista al 100%, costerebbe troppo sacrificio, sia a me sia alle persone che mi circondano. E credo anche che il cibo debba essere un piacere, nel rispetto ovviamente delle nostre convinzioni etiche… ma detto questo ho ricevuto da lei tanti input i cui risultati spero di riuscire a mostrarvi in un futuro abbastanza prossimo! Qui sotto vedete me con il mio amore “travestito” da beduino, alla fine di una delle giornate più belle della mia vita, durante il nostro viaggio a Petra in Giordania.

E infine una fotina (una sola poi vi dico perchè) di un antipastino tipo giordano. Panini similpita con semi di papavero, quello rosso era una cosina il cui nome non ricordo, comuque era fatto di pomodoro, coriandolo, olio evo e pinoli tostati; nel piatto allungato la versione giordana (?) del baba ghanoui che consta di melanzane affumicate, peperoni, prezzemolo, sedano credo e limoni e tahine (mentre il baban ghanoui comunemente inteso è solo melanzane affumicate e tahini con limone e evo – per avere questo in Giordania bisognava chiedere il moutabel; e nel piatto tondo sua maestà l’houmous!

Perchè ho messo solo una fotina… perchè purtroppo gira e rigira mangiavo quasi sempre le stesse cose 🙂 con pochissime variazioni su riso, frutta fresca e insalate di vario tipo. Oltre al fatto che ad un certo punto il mio pancino è entrato in confusione e ha deciso che voleva una tregua dal cibo in generale :-(…

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che foto stupende, grazie !!!
    Prima o poi ci andrò anche io, a Petra…

    Reply
  2. la vellutata é particolare ma riunisce tutti ingredienti che mi piacciono, sicuramente la mangerei! le foto son strepitose, avevo già visto lo scorcio anni fa dalle foto di un amico che era andato e che con immensa emozione raccontava “l’apparire” della meraviglia… spero anch’io di andare, grazie per la condivisione!

    Reply
  3. Meraviglia! E le foto ancora di più! Giordania… c’è sempre da imparare! Mondo, arrivo!

    Reply
  4. che meravigliosa zuppa!!! di sapore (ne sono certa) e di colore….e che nostalgia rivedre petra….

    Reply
  5. Buonissime le barbabietole fatte così…

    Reply
  6. Bellissima Petra, ci andrò. Sono stata in Siria. La vellutata è “soffocata” dalle bellissime foto ma è comunque ottima e da fare in una pigra sera d’estate!!

    Reply
  7. Tutto stupendo dalla vellutata, alle affermazioni e considerazioni sul crudismo e i consigli di Mau , alla magnifica Giordania e i suoi piatti!!! 🙂
    Grazie per aver condiviso questo pezzetto di viaggio e di considerazioni con noi! 😉

    Reply
  8. la ricetta è stupenda, e non vedo l’ora di rifarla, magari così mi faccio piacere le barbabietole 😀
    Attenzione però che i pistacchi non sono crudi, ma tostati, non vorrei poi che chi si avvicina al crudismo si confondesse le idee, come è successo a me tante volte (poi se si trovano i pistacchi al naturale, tanto di guadagnato, ma dove si trovano?)

    Reply
  9. @Daniela: non lo sapevo, li avevo comprati in giordania e avevo scelto quelli “non tostati” tra le varie giare, ma evidentemente non li so riconoscere all’aspetto :-P…comunque i pistacchi non sono necessari per la ricetta erano piu’ una guanizione

    Reply
  10. Wow che meraviglia di colori, foto, e sapori! Bravissima!

    Reply
  11. Che bella vacanza…mi piace guardare le foto delle vacanze…
    Sulla vellutata non so cosa dire x i sapori: devo provarla. grazie per lo spunto

    Reply
  12. se non sono tostati vanno benissimo, allora sono crudi, ma dall’aspetto mi sembravano tostati.
    Scusami tu, mi sono sbagliata io allora !
    Pistacchi al naturale, magari li trovassi io 🙂

    Reply
  13. @Daniela: ma figurati!!! io volevo solo dire che magari mi avevano fregato 🙂

    Reply
  14. Buona e dai colori assai splendenti! Molto belle le foto che hai messo, e capisco bene la tua emozione. Il mio ragazzo architetto come te, ci terrebbe tantissimo a visitare questi posti magnifici. Sarà una questione degli storici-restauratori? Un bacio Eleonora!

    Reply
  15. Che bella ricetta, mi stupisco sempre di fronte ai colori naturali e non capisco proprio perché si debbano fare i coloranti artificiali… guarda questa tua!!!

    PS, non prendertela, ma il tuo amore “travestito” così non ingannerebbe nessuno 😆
    non so perché… ma c’é qualcosa nel suo travestimento che non mi convince!!! 😛

    Reply
  16. Complimenti!!!!!!!!! E grazie per la condivisione delle foto con noi 😉

    Reply
  17. Che splendore quelle foto, ti invidio tanto per il tuo viaggetto… io adoro viaggiare ma da un paio di anni sono bloccata 🙁
    Anche la foto della vellutata crudista è fenomenale, un colore accesissimo e brillante che mi ha invogliata ad avvicinarmi alle barbabietole (che, normalmente, non gradisco molto). Complimenti!

    Reply
  18. grazie a tutti! ma soprattutto grazie a Mauschen che come ho detto mi ha messo la classica pulce nell’orecchio sul crudismo 🙂

    Reply
  19. 1. Questa vellutata devo farmela a tutti i costi, devo comperare il latte di cocco!!! Buonissimissima e GRAZIEEEE 😀
    2. Sei BELLISSIMAAA!!
    3. Baciottoli!!!!!

    Reply
  20. @Mauschen:
    1. Grazie!
    2. Grazie!!
    3. Grazie!!! …e ricambio 🙂

    Reply
  21. Noooooooooooooooooooo, mioooodioooooooo..Petra, il mio sogno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e che bella zuppina crudista!!! brava Ele

    Reply
  22. Ciao Ele! come stai? Devo riemergere su Veganwiz… Comunque volevo dirti che ti ho scopiazzato un pò di preparazioni negli ultimi 2 mesi e domani faccio questa, oh yeah… Ho comprato le barbabeitole con l’idea precisa di fare questa meraviglia per occhi epalato e ho pure i pistacchi non salati. Quindi già grazie… 🙂 Un bacioooooo Manu

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti